Goodbye, dad

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Appena l'uomo capì che non c'era nessuno, varcò la porta, ma un proiettile gli attraversò la testa, quasi senza sentirlo; era da parte di Fauce D'Ebano, che aveva sparato quasi senza accorgersene, con un sorriso soddisfatto sulla sua faccia. Steve, vedendo la scena, tirò il suo scudo in faccia al cattivone, stordendolo, e andò subito da Tony per provare a fare qualcosa, ma era troppo tardi e con tutte le forze che gli erano rimaste, riuscì semplicemente a dire
"Vi voglio bene, ragazzi..."
TONY STARK ERA MORTO.
Steve a sentire quelle parole scoppiò a piangere sopra il corpo del suo amato, dando un pugno fortissimo terra. Intanto Claudia e Peter erano venuti a vedere, con le lacrime agli occhi avendo visto tutto da dietro il muro. Valentina era unita agli altri in quell'enorme pianto, scordandosi di essere legata.
"Come ho potuto permettere che accadesse" disse Spiderman fra le lacrime.
"No. È stata colpa mia. Non avrei dovuto farlo andare avanti per primo" disse l'ex soldato.
Valentina cercò di dire qualcosa, ma aveva ancora lo scock in bocca. Allora la giovane strega andò a slegarla e lei, finalmente libera, disse:
"No. È stata colpa mia. Sono io la causa per cui siete subito venuti qui e sono la causa della sua morte."
Ognuno aveva un motivo per dire che la colpa era sua, quindi Steve disse:
"No, la colpa non è di nessuno di noi. La colpa è di quell'orribbile e spregevole mostro!"
Tutti si girarono verso quello che sembrava un mix tra Voldemort e Squiddy, che era disteso sul pavimento con la pistola in mano e lo scudo in faccia. Il capitano si riprese lo scudo e guardò con uno sguardo schifato il mostro, come se volesse ucciderlo a mani nude, ma non ne avesse le forze. A quel punto chiamò l'Avengers Tower:
"Ciao Nat, sono io, Steve. Venite subito, è successa una cosa... Siamo in una casa abbandonata, ora vi mando le coordinate" disse con la voce roca. Meno di 5 minuti dopo entrarono Clint, Nat e Bruce che appena videro la scena, si misero a piangere. Tutti si scambiarono uno sguardo pieno di lacrime. Nat pianse sulla spalla di Clint, Bruce era talmente sconvolto che appoggiò la mano al muro, Steve guardava i suoi amici con le lacrime agli occhi mentre Bucky lo consolava: suo marito era morto, e tutta la sua felicità se ne era andata con lui. Ma cosa dovevano dire Peter e Valentina, che avevano perso il loro papà, il loro supereroe?
Il giorno dopo, Fauce D'Ebano era già in prigione e si tenne il funerale di Tony. La Chiesa era piena di persone che non si facevano vedere da quando Tony era nato, ma c'erano anche Nat, Steve, Loki, Thor, Claudia, Valentina, Peter, Bruce e Bucky.
"Siamo qui riuniti per ricordare la morte del nostro caro Tony Stark, deceduto ieri per un colpo di pistola. Se qualcuno vuole dire qualcosa, venga pure." disse il prete, spostandosi per far mettere al posto suo il capitano.
"Grazie a tutti per essere qui per ricordare mio marito. Lui era una persona fantastica, intelligente e gentile. A me più di tutti penso abbia fatto male il suo addio, a parte per il fatto che avvenì davanti ai miei occhi... scusate..." disse scendendo per le troppe lacrime che gli rigavano il viso. La messa continuò tra i numerosi singhiozzi di sottofondo e quando finì, gli avengers andarono alla torre.
"Ragazzi, lo so che siamo tutti distrutti, ma dovremmo pensare anche a mangiare. Va bene se ordino della pizza?" disse Nat apparentemente affamata; ricevette un cenno di si da parte di tutti. Una mezz'oretta dopo erano tutti riuniti a tavola in silenzio, nessuno aveva voglia di parlare nè sapeva di cosa parlare. Dopo pranzo ognuno se ne andò, chi a casa, chi in camera a "studiare" e chi a "lavorare". La giornata trascorse nel silenzio più totale da parte di tutti i membri della squadra, che rimasero nelle loro stanze a piangere senza una fine. Il giorno dopo, a Valentina mancava troppo suo padre, ed entrò nel laboratorio, cercando qualcosa di suo. Esplorò per un pò la stanza, tra le foto appese della famiglia, della squadra, qualche premio... Ma poi si trovò davanti ad un contenitore della sua altezza, con un cartello con su scritto "TOP SECRET".  All'inizio aveva intenzione di non aprirlo, ma alla fine moriva dalla curiosità di scoprire cos'era, quindi l'aprì. Dentro c'era un'armatura simile a quella di Ironman, solo che era blu, e davanti c'era un biglietto con su scritto "Per Valentina". Suo padre le aveva fatto un'armatura. Ma perchè non gliel'aveva data? Forse doveva trovare qualcuno della sua altezza per provarla, allora decise di provarla lei stessa; se la mise e iniziò a fluttuare per la stanza.
"Che forza, la prossima volta la uso in battaglia. Grazie papà..." disse Valentina tra sè e sè, guardando in alto nell'ultima frase.
Angolo autrice
Ok guys, eccoci arrivati alla fine del capitolo. Si lo so, questo è stato molto toccante ;(. Spero che vi sia comunque piaciuto e ci vediamo domani per il prossimo capitolo.
Zau <3

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