Capitolo 1

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Comincio cosí, nella mia solita catapecchia di camera insieme al mio drogato e abusivo padre, un toccasana direi..
Come tutte le mattine, la sveglia suona alle 6.30, appena me ne accorgo, faccio tutto quello che posso per sbrigarmi a spegnerla prima che arrivi mio padre con le forze.

Ma hey, non ce l'ho fatta, mi sono addormentata e quella ha continuato a suonare fino a quando non ho sentito un grande urlo da parte mio padre, la quale mi minacciava di uccidermi se non la spegnevo.

A quelle parole gli occhi mi diventano lucidi e pensai "perchè non posso avere una famiglia normale, un padre che mi ama, e magari una madre ancora viva". Ma nulla da fare inizio ad avere un attacco d'ansia come sento dei passi su per le scale, realizzando che sta arrivando il demone in persona.

Cerco di chiudere la porta il piú veloce possibile, ma, ahimè, è inutile, ha messo un piede e per mia sfortuna è rimasta aperta.

<QUANTE CAZZO DI VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI SVEGLIARMI LA MATTINA> mi urla il quarantenne con gli occhi rossi, forse dalla cocaina presa quella mattina.
<scu- scusa, non succederà piú, mi dispiace padre> risposi io con gli lucidi, sull'orlo di una crisi isterica di pianto.
A detta di quelle parole, mi arrivò un pugno in pieno stomaco, facendomi cadere e sputare sangue, ma non aveva ancora finito, mi arrivò un calcio in faccia, che mi fece sanguinare il naso e mi fece svenire per dei buoni 5 minuti.

Sono cosciente, ma fingo di non esserlo in modo che lui se ne vada e io possa cominciare a prepararmi. Appena sento la porta chiudersi e i passi di sotto, mi alzo molto silenziosamente, mi vesto, mi trucco e cerco di coprire il piú possibile i lividi e i tagli.

Senza destare sospetti, esco dalla finestra di camera mia e fortunatamente ci riesco.
Arrivo davanti all'entrata della PVHS e mentre mi incammino verso l' armadietto vado a sbattere contro una ragazza:
<uhm- scu- scusa, non volevo, non si ripeterà piú> dissi io, cercando di rimanere il piú calma possibile, ma la ragazza riuscí a percepire della paura nella mia voce tremolante.
<ehy, ehy, non ti preoccupare non fa nulla, tu piuttosto, stai bene, sembri spaventata> chiese lei molto preoccupata
<si, grazie, se non ti dispiace dovrei andare, possiamo vederci nella pausa pranzo se vuoi? > chiesi io speranzosa di poter farmi una amica.
<si certo, comunque il mio nome è Benedetta> disse lei con un sorriso smagliante.

Lei cerco di abbracciarmi ma il mio passato, presente, e futuro, non gliel'ha permesso, infatti mi sono spostata, in modo molto scaltro, non so forse ci è rimasta male, ma appena avrò un pò piú di confidenza, le spiegherò un pò la situazione. La salutai con la mano e mi diresti vergo la mia prima classe.

Le prime quattro ore, passarono una meraviglia, tranne per una piccola incovenienza durante la quarta.
Praticamente mi faceva male lo stomaco, dovuto al pugno di Stamattina, cosí chiesi di andare in bagno. Per i corridoi vidi un ragazzo che mi fissava, ma non ci diedi peso ed entrai in bagno.
Mi sollevai la maglietta e notai che avevo un livido grosso quanto l'Australia.
<Ehy tutto ben- OH CAZZO MA CHE ÈH>
Disse una voce familiare dietro di me.
Come mi giro vedo Benedetta che sta sulla soglia del bagno con le mani davanti alla bocca in segno di stupore.
Non riesco a reagire, riesco solo a piangere.
Comincio e non finisco piú, tanto che Benedetta ha impiegato 45 minuti per calmarmi.

Prendiamo un permesso in segreteria e usciamo da scuola.
<vuoi dirmi cosa succede Laura?>
chiede la bionda mentre pulisce i suoi occhiali.
Non dovrei farlo, perchè non ho molta confidenza, ma il mio carattere di merda mi fa dire la verità, cosí le racconto tutto mentre piango.
<cazzo Laura, devi fare qualcosa> mi consiglia Bene mentre mi tranquillizza.
<cosa posso fare, ogni due secondi mi controlla il telefono, non ho libertà, l'unica volta che posso uscire è giusto per andare a scuola, dimmi, CHE CAZZO DEVO FARE> urlo l'ultima frase in lacrime.

Poi luce
Ho un'idea
I miei occhi si illuminano

<ehy tutto Ok, hai sorriso nel bel mezzo di una crisi isterica> mi fa notare lei ridacchiando.
<HO AVUTO UNA CAZZO DI ILLUMINAZIONE, CAPISCI?!?! >
urlo io esaltata all'idea di potere uscire da questo girone dell'inferno.
<okok, ora calmati e sputa il rospo> mi dice lei aiutandomi invitandomi a proseguire

<ecco vedi..>

Spazio autrice
Buona sera loves
Ecco il primo capitolo alla mia storia. So che in questo momento non parlo molto del secondo protagonista (iykyk)
Ma hey, voglio fare questa storia il meno banale possibile, quindi aspettate con pazienza e ci si sente al prossimo capitolo
Votate e commentate❤️☺️
~L

No Time To Die | M.PWhere stories live. Discover now