Capitolo 9

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stavo ancora analizzando tutto nella mia mente e mi venne spontaneo rispondere...
—————————————————————<Mattia Polibio, per me sarebbe un onore essere la tua fidanzata> dissi io con un sorriso a 32 denti
Lui mi mise a cavalcioni su di lui e ricominciamo a baciarci con foga fino alla fine del giro.
<ora andiamo, ho un'altra sorpresa> mi disse il moro.
<Matti, non devi fare questo per me> dissi io con la faccia 🥺
<shh, zitta e cammina> disse lui ridacchiando.

Arrivammo dopo poco sulla spiaggia, c'era una coperta con dei cuscini e una sportina, presumo dentro ci fossero degli snack.
<Matti... >
<ti piace? >
<come sempre> dissi io prendendogli la mano e portandolo sulla coperta.
Rimasimo accoccolati fino a quando non mi addormentai.

Mattia's pov
OK, si è addormentata, è cosí bella mentre dorme.
Devo fare una cosa che speravo di non aver mai dovuto fare.
Poco tempo fa mi è arrivata una lettera, da parte di suo padre, dove mi diceva che se non l'avrei portata in un posto piú appartato entro mezzanotte avrebbe ucciso tutta la mia famiglia compresi i miei amici.
Per quanto io possa amare Laura, si lo so che è un parolone ma è cosí, la famiglia viene prima di tutto.
Quindi ho "drogato" le bibite in modo che lei si addormentò, dopodichè l'ho presa in braccio, l'ho caricata in macchina e l'ho portata al luogo prescelto in precedenza con suo padre.
L'appoggiai per terra le diedi un ultimo bacio, e me ne andai con le lacrime agli occhi.
Risalito in macchina, ho tirato un pugno al volante facendo cosí suonare il clacson.
Partii mentre le lacrime solcavano il mio viso.
<ma che cazzo sto facendo> dissi io una volta che riaquistai lucidità.
Svoltai immediatamente la macchina e tornai al posto dove l'avevo lasciata, ma non c'era piú...
<cazzo, cazzo, cazzo, cazzo> sono le uniche parole che riuscivano ad uscire dalla mia bocca.
Anche se mi avrebbero preso per cazzone, dovevo dirlo ai ragazzi.

Laura's pov
Mi sono risvegliata legata ad una sedia, non capivo, prima ero ad un appuntamento con Mattia, e ora sono qui.
Cercai di liberarmi, ma una voce dietro di me mi bloccò.
<cara, dove pensi di andare cosí in fretta? >
Conoscevo quella voce fin troppo bene.
<ti ho detto che se ti avrei trovata saresti morta> disse quel verme di mio padre.
Piangevo in silenzio ma se ne accorse, mi tirò uno schiaffo.
<PIANGERE È DA PUTTANE> strillò il vecchio mentre mi tirò un altro schiaffo.
<come sono finita qui> chiesi io mentre subivo.
<oh tesoro, hai presente il tuo fidanzatino?
Ecco, gli ho detto che avrei ucciso tutta la sua famiglia e tutti i suoi amici se non ti portava da me>
A quelle parole mi cadde il mondo addosso.
Io mi fidavo
Cazzo
Cazzo
Cazzo
Non è possibile

Mi misi il cuore in pace, tanto sapevo già quale sarebbe stata la mia fine

Ora che servi fai qualcosa

Ah, ora serve il mio aiuto eh?

Ma sei Cieca, non vedi la situazione in qui siamo?

Sisi

E allora fai qualcosa no?

OK, ma cosa ci guadagno?

Magari il fatto che saremo ancora vive?

Si, come vuoi

Sentii gli occhi roteare, questo significava che Laura era entrata in circolo
Gli occhi erano viola

Mi buttai all'indietro, spaccando cosí la sedia
<pff, hahaha, ma chi è che usa le sedie di legno per rapire qualcuno> dissi io mentre mi scrocchiavo le nocche e il collo
<sei pronta a morir- COME HAI FATTO A LIBERARTI> disse sconcertato mio padre.
<magia coglione> dissi io mentre correvo contro di lui. Gli saltai addosso, cominciai a picchiarlo come faceva lui con me.
Pugni
Calci
Schiaffi
Sangue che svolazzava
E io
Non provavo nessuna sensazione, era come se la mia anima non esistesse.

Presi la pistola che precedentemente aveva portato nella stanza, e sparai tre proiettili in mezzo alle sopracciglia.
<adesso non fai piú il coglione eh> dissi io ridendo.
Avevo tutti i vestiti sporchi di sangue, ma tanto avevo riconosciuto il posto, non era distante da casa mia ed era sera, non girava nessuno a quest'ora.
Ma tanto se qualcuno avesse dovuto picchiarmi o fare qualcosa ci avrebbe pensato Laura.

Arrivai davanti a casa, tirai fuori le chiavi e aprii la porta, tutti stavano piangendo.

Mattia's pov
Sono tornato a casa dai ragazzi e gli raccontai tutto per filo e per segno.
<sei solo uno stronzo, lei si fidava di te> disse piangendo Benedetta.
<lo so cazzo, non cè bisogno che me lo ricordi, ma aveva minacciato tutta la mia famiglia e tutti i miei amici, capitemi ragazzi. > dissi io cercando di trovare un lato positivo in tutta questa cazzata.
<conoscendo nostro padre e la lettera che gli mandò qualche giorno fa, non supererà la notte, complimenti cazzone> disse Alvaro, mentre mi scagliava un pugno in faccia. Me lo meritavo quindi non feci nulla.
Eravamo tutti disperati, tutti piangevamo sul divano, quando sentimmo la porta aprirsi.

La vidi
Tutta ricoperta di sangue.
Ma non era suo.
È gli occhi viola
Cazzo, quegli occhi non promettono nulla di buono.

Tutti corsero da lei.

Laura's pov
Tutti corserò da me e vedendo il sangue su di me tutti si preoccuparono
<no, il sangue non è mio> dissi io incamminandomi verso camera mia.
<Polibio, aspetta solo che esco dalla doccia e facciamo due chiacchere> dissi io mentre stringevo i pugni.
Andai in bagno, mi feci una doccia mi lavai tutto il sangue di dosso, non riuscivo a piangere a fare nulla, ero bloccata.
Volevo urlare, ma rimasi calma.
Laura cosa mi fai.

Spazio autrice
Buongiorno guyss.
Scusate se il capitolo è corto.
A 10 🌟 pubblico il continuo
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Hehe♥️
~elle✨

No Time To Die | M.PWhere stories live. Discover now