Capitolo 13

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<non so come reagirai a questo> disse lei mentre giocherellava con le stringhe della felpa
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Alvaro's pov
OK, devo ammettere di essere veramente preoccupato
<ehm, sai no il tipo in ospedale> mi chiese lei. Io annuii
<era uno degli scagnozzi di papà, e mi ha detto che nonostante fosse morto, lui scriveva tutto in un diario>
Cercai di farla continuare.
<ok, ehm, su questo diario ha scritto anche che lui ha.. >
Era sul punto di piangere
<lui ha-ha u-ucciso la - m-amma> a quelle parole scoppiò in un pianto isterico e cadde per terra singhiozzando.
<shh, andrà tutto bene> gli dissi io mentre la calmavo con delle carezze sulla schiena.
<cè un' altra cosa però>
Disse lei
<si? > dissi io
<su questo diario ho trovato alcuni fogli che parlavano di gang e cose del genere. A quanto pare queste gang hanno i leader che sono parenti. Essendo che il babbo era Il leader dei 'black mambas', ora che è morto il posto spetta a me.>
Disse lei tutto d'un fiato.
<ciò significa che io dovrò andare in Italia per almeno 3 anni per sistemare tutti i casini che ha combinato lui>
A questi punto volevo chiederle se potevo entrare anche nella gang, non volevo lasciarla da sola, con nessuno che conoscesse.
Come se vi avesse letto nel pensiero
<no, se te lo stai chiedendo, non ti farò entrare nella gang, non potrei sopportare di perdere qualcun' altro di cosí importante>
<dai Elle, perfavore, possiamo convincere anche i ragazzi> lei rise e andò verso la macchina.
<ci penserò, ma questi anni dovrò per forza andare in Italia da sola>
Disse lei sottolineando la parola "sola"
<ok, e noi ti aspetteremo.> dissi io convinto.

Laura's pov:
Dopo la chiaccerata con Alvaro decidemmo di tornare a casa e spiegare tutto ai ragazzi.
Tutti vollero entrare nella gang. Cosí fecero.

Era arrivato il momento di dare la notizia sul fatto che me ne sarei dovuta andare 3 anni.
<ragazzi, ascoltatemi> dissi io morendomi le unghie per il nervoso
<so che non la prenderete bene> dissi ancora io e gli occhi di tutti si fecero preoccupati, tranne quelli di Alvaro che già sapeva.
<dovrò andare 3 anni in Italia per sistemare tutti i casini che ha combinato mio padre prima di morire>
<ok andiamo! > dissero tutti felici.
<è questo il problema> dissi io
<dovrò andare da sola> aggiunsi
<oh> dissero tutti in coro dispiaciuti
<ma il lavoro continuerà, faremo tutto a distanza e ci sentiremo tutti i giorni praticamente> dissi io cercando di trovare il lato positivo.
<ok, se devi, fai, ma poi torna eh> mi disse Roshaun mentre mi grattava la testa con le nocche
<rosh smettila> dissi io ridacchiando
<se no cosa fai principessa> disse lui continuando

Lo facciamo vero?

No dai ma povero rosh

Eh vabbe, non gli faremo male

Ok come vuoi

Lo presi per il braccio e lo feci roteare in aria e alla fine finí con la schiena verso il pavimento.
Tutti mi guardarono scioccati
<avete visto di cosa siamo capaci eh> aggiunsi io fingendo di togliermi la polvere dalla spalla
<scusa rosh, io ti amo di bene e tu lo sai, ma princicessa, te lo meritavi>
<OH, LAURA, PER QUANTO IO TI POSSA AMARE DI BENE PREFERISCO ELLE> urlò lui con tono sarcastico
<ahy, cosí mi offendi peròh eh> dissi io facendo di finta di asciugarmi una lacrima
<e poi quello drammatico sarei io> disse alvaro causando una risata da tutti tranne che da me.
<edgar vuoi essere il prossimo a fare la fine di rosh? >
<mmh, fammi pensare? No> e ora Laura prendi le pillole e fa tornare Elle, graziepregociao>

<sisi kk, basta che non sfracassi piú i maroni> e presi le pillole.

Una settimana dopo
Oggi dovevo partire per l'Italia. Arrivammo in aeroporto e cominciò il teatrino con tutte le lacrime che quasi non sopportavo.
Ricordiamoci che io ho pianto solo di fronte a mio fratello e a Benedetta. Quindi l'idea di vedere tutti piangere non era il massimo.

No Time To Die | M.PWhere stories live. Discover now