Cap.29

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⚠️Capitolo smut, se ti da fastidio non leggere⚠️

- Oh... è che mi vergogno un po' Jongin. Ho un brutto fisico.

Risposi con uno sguardo triste.

- Non farci caso. Tu mi piaci così come sei.

- Mi vergogno a cambiarmi davanti a una persona con un fisico meraviglioso. È una cosa logica Jongin.

Dissi dispiaciutamente. Jongin si sedette sul letto accanto me, voltato di lato. Nessuno dei due parlò, finchè lui non ricominciò.

- Devi sapere una cosa molto importante. Il fisico non è tutto nella vita, e non lo è neanche l'aspetto. Quello che c'è dentro conta.

- La smetti di ripetere quelle stronzate che dicono le pagine facebook motivazionali? Io mi odio e non smetterò mai di farlo. Nella scuola dove ero prima mi prendevano in giro per il mio aspetto, ma con il canto sono riuscito a mostrare il mio valore, ma continua a non piacermi il mio corpo. E poi cosa vuoi tu, hai un corpo da favola, sei davvero bello e sei un ballerino. E cosa sono io? Un ragazzo antipatico, con la faccia a forma di patata, basso e senza talento se non quello di cantare. Le persone che consolano dicendo di amarsi eccetera, sono sempre quelle che di problemi non ne hanno.

Jongin andò a farsi una doccia senza dire nulla, era una persona probabilmente dall'animo sensibile e dolce. Quelle cose gli avranno fatto male.

Era calata la notte, il mio orologio segnava le 23:00. Jongin era in bagno da più di un'ora. Visto che non c'era nessuno, mi cambiai mettendomi una maglietta larga e restando in mutande. Come un bambino nel lettone dei genitori mi infilai sotto le coperte, appoggiando la testa sul cuscino. Una lacrima cadde dal mio occhio. Avevo offeso le parole dolci di Jongin. Ma io quelle cose le pensavo veramente, odiando sin da piccolo il mio corpo. Chiusi gli occhi.

Poco dopo sentii qualcosa toccare il mio collo da dietro. Non ci feci molto caso. I tocci si trasformarono in baci, senza dubbio quelli di Jongin. Mi girai verso di lui.

- Perchè stai baciando il mio collo?

- Taci.

Jongin si infilò sotto le coperte, andando vicino a me e abbracciandomi da dietro. Mi teneva stretto a lui. Improvvisamente mi girò a pancia in su, e andò sopra di me. Mi guardava negli occhi, con lo sguardo pieno di desiderio e un sorriso pervertito. Mi sentivo molto accaldato con lui sopra di me. Nessuno di noi due aveva il coraggio di parlare, c'era lo sguardo che sostituiva le nostre parole e ci connetteva. La tensione sessuale era alle stelle. Decisi di rompere il silenzio.

- Jongin, vuoi farlo?

Chiesi timidamente sotto il dominio del suo sguardo.

- Certo che voglio, altrimenti in questo momento non sarei sopra di te. Ti senti pronto?

Rispose Jongin con sicurezza di sè.

- A dire la verità... mi sento pronto.

- Anche io sono pronto.

- Fammi tuo.

Dissi cercando di provocarlo.

Jongin si tolse i boxer, io mi levai la maglietta e tutto il resto.

- Va bene se lo facciamo sotto le coperte?

Domandai a Jongin.

- Come desideri, a me va bene tutto se va bene anche a te.

Eravamo finalmente pronti. Iniziammo con i preliminari. Jongin mi baciò le labbra con foga, finendo in un bacio alla francese lento, per poi diventare sempre più veloce. Mi sentivo al settimo cielo, mi sentivo desiderato, mi sentivo la persona più bella di tutti. Il sesso con Jongin mi stava aiutando con l'accettazione del mio corpo, capendo che a qualcuno e probabilmente l'unica persona che voglio lo ama e lo desidera. Jongin scese verso il mio collo, baciandolo con foga e lasciando dei segni rossi sulla mia pelle chiara e pura. Stavo ricevendo molto. Successivamente scese sotto, succhiando i miei capezzoli, un punto molto debole per chiunque ma soprattutto per me.
Dopo un po' Jongin si fermò mentre stavo sprofondando nel piacere.

𝘣𝘺 𝘮𝘺 𝘴𝘪𝘥𝘦 // 𝘷𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora