Cap.31

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Erano le 19:00 ed ero ancora a vagare nel parco piangendo. Mia madre continuava a chiamarmi preoccupata sul telefono, ma reclinavo la chiamata ogni volta. Non avevo neanche il coraggio di tornare a casa per quanto ero triste.
Mi chiedevo perché, perchè non volesse più stare con me, perchè non gli piacevo più e non voleva più che gli stessi vicino. Il tramonto era vicino, ed ero ancora in mezzo agli alberi e ai fiori. Erano le 21:00, quando tornai a casa. Mia madre era in lacrime, e mio padre preoccupatissimo.

- Jungkook, dov'eri andato? Io e tua madre eravamo in pensiero!

Urlò mio padre con il suo solito tono severo. Scoppiai in lacrime e andai fra le sue braccia.

- Appa... è successa una cosa orribile.

Sussurrai piangendo.

- Che cosa è successo?

- Il ragazzo che amo si è messo insieme a uno che odio davanti ai miei occhi, ed eravamo pure fidanzati.

Mio padre restò senza parole. Non sapeva nulla del mio coming out o di Taehyung, e tutto ciò che c'era dietro.

- Poi Taehyung ha iniziato a ignorarmi senza motivo, e ha conosciuto questo ragazzo.

Continuai, piangendo.

Mio padre mi accarezzò la testa, e mi tranquillizzò.

- Mi dispiace davvero tanto figliolo, l'amore purtroppo non dura per sempre. Ci sarà un ragazzo migliore.

- E chi? Io amo solo lui!

- Jungkook, ci sono tante persone che hanno bisogno di affetto e amore, presto ne troverai una.

- Non capite un cazzo!

Urlai fiondandomi in camera mia, per poi chiuderla a chiave senza neanche cenare. Passai la notte in bianco a piangere. Non ebbi neanche il coraggio di andare a scuola quel giorno, perchè di sicuro avrei visto i due piccioncini beccheggiare fra di loro, e avrei sofferto il triplo. Il mio cuore era come in una gabbia, circondato da spine. Non avevo più determinazione nel provare a riconquistarlo, non avevo più autostima nel provare e provocarlo, non avevo più voglia e speranza per riprovarci. Ormai il suo cuore era in mano a quel grandissimo stronzo di Changmin che lo aveva conquistato con la sua altezza da palo della luce, la sua vocina da checca isterica e la bocca a salvadanaio. Era suo adesso. E io cosa sarò in futuro? Una palla al piede di cui vorrà liberarsi. Questi pensieri ossessivi afflissero la mia mente tutta la notte.

Il giorno dopo

Hyuna's pov

- Momo, questo è il giorno perfetto per dire a tutti del pettegolezzo.

- Sono pronta.

- Vai dalle altre popolari, che lo diranno a tutti... e finalmente la vita di Jungkook sarà un'inferno. Così ce lo leviamo dalle palle.

Momo si staccò da me e appena vide una popolare iniziò a parlare, e rivelare il tutto.  Nel giro di poche ore il gossip era arrivato a tutti. Stranamente Jungkook non era a scuola, ma pensai: forse è meglio così e quando tornerà si troverà una splendida sorpresa.

Il piano era andato più che in modo perfetto.

Taehyung's pov

Mentre cercavo Changmin, Baekhyun venne verso di me correndo. Era strana come cosa, perchè di solito non lo fa mai.

- Ehi, hai sentito l'ultima?

Disse tutto esaltato.

- No, di che cosa stai parlando?

Domandai pigramente.

- Ma dove vivi, su marte? Si è scoperto il nome dell'aggressore del tuo scopamico.

- Senti coso, non è il mio scopamico ma bensì il mio ragazzo. Quindi chi è? Lo farò a pezzi se prova a toccarlo di nuovo.

- Preparati perchè è una cosa incredibile: Jeon Jungkook.

Rimasi di sasso. Jungkook, il mio ex fidanzato aveva picchiato il mio attuale. Non ci potevo credere.

- CHE COSA?

- Sì, è tutto vero.

- Scusa Baek, ora ricominciano le lezioni, torniamo in classe.

Ero sconvolto.

Fine delle lezioni

Vidi Changmin, e corsi ad abbracciarlo.

- Ciao piccolo.

- Ciao Taetae, come stai?

- Bene ma... c'è una cosa di cui devo parlarti.

Changmin si immobilizzò

- C-cosa?

- Ho sentito che il tizio che ti ha picchiato è Jungkook. Tu ricordi qualcosa?

- Ah... io non ricordo niente.

- È davvero una brutta notizia piccolo, se proverà di nuovo a farti del male, io ti proteggerò.

- Grazie per esserci. Ti amo.

- Pure io ti amo.

Le nostre mani si unirono, e tornammo a casa insieme.

Jungkook's pov

Stavo morendo di fame, e scesi giù in cucina a mangiare qualcosa. Mia madre era al lavoro, quindi non c'era nessuno. Mi arrivò una chiamata da Jimin.

- Pronto?

- Ciao Jungkook.

- Ciao, che mi dici di bello?

- Ho sentito che sei stato tu a picchiare Changmin. È vero?

Il sangue stava gelando nelle mie vene. Lo avevano scoperto. Essendo il mio migliore amico non volevo mentirgli.

- Sì, è vero. Non ce la facevo più, è stato lui a rovinarmi la vita.

- Secondo me hai fatto bene, perché è una vera troia. Ma comunque non ha senso picchiare la gente e questo fa di te un coglione. Ma comunque non sono stronzo, e dato che sta cosa non è affare mio, resterò il tuo migliore amico.

Mi sollevai sentendo i commenti di Jimin. Grazie a Dio non avevo ancora perso nessuno, ma di sicuro qualcuno lo avrei perso domani, il giorno in cui sarei tornato a scuola.

Il giorno dopo

Tornai a scuola, e tutti parlavano di me. Appena mi vedevano iniziavano a parlare sottovoce fissandomi. Mi sentivo davvero strano. Nessuno voleva più parlarmi. Avevo già capito che ero diventato il nuovo bullo della scuola e tutti avrebbero avuto paura di me. Non ce la facevo già più.

Durante l'intervallo, ero al mio armadietto, e Taehyung venne verso di me incazzato. Ero fottuto.

- Hai qualcosa da dirmi?

Urlò arrabbiato.

- Ahhh, quindi sei tornato a parlarmi?

Risposi per stuzzicarlo un po'.

- Non provare a provocarmi, piccolo pezzo di merda. So benissimo che hai pestato a sangue il mio ragazzo.

- Sì, l'ho fatto, e ne vado fiero.

Dissi pavoneggiandomi. Taehyung non disse una parola.
Tutti ci stavano fissando, facendo video e foto.

Dopo 5 minuti Taehyung disse una frase, che mi rimase impressa a lungo.

- Mi hai veramente deluso.

E se ne andò, insieme alla folla, lasciandomi lì, da solo, davanti a un'armadietto aperto, in un corridoio vuoto,come un vero coglione.

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~Catallena

𝘣𝘺 𝘮𝘺 𝘴𝘪𝘥𝘦 // 𝘷𝘬𝘰𝘰𝘬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora