Cap. 39

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Eravamo appena atterati  a Los Angeles. Ero distrutto e volevo solo dormire. Ovviamente Changmin aveva in mentre altri piani.

- Sono così esausto... gli invitati quando arrivano?

- Gli invitati arriveranno in questi giorni. Ti va di andare a fare shopping? È pomeriggio qui!

Changmin non aveva pensato al fuso- orario, mentre io morivo di sonno, lui era gioiosissimo e non vedeva l'ora di fare shopping.

Dopo aver comprato varie cose, andammo in hotel, ed ormai erano le 19:00. Mi buttai sul letto, ma Changmin voleva andare a cenare.

- Su pigrone, andiamo al Mc Donald, Qui hanno panini diversi da quelli in Corea!

Non avevo neanche la forza di alzarmi.

- Amore... il viaggio mi ha distrutto. Non ho fame e sono stanco... se vuoi tu vai, io dormo. Perdonami.

- Va bene... riposati amore.

Changmin uscì dalla porta dell'hotel rattristato. Cominciai a piangere, e chiamai Jungkook.

- Pronto?

- Pronto Kookie.... giuro su Dio che non ce la faccio più. Sono sfinito e mi fa stare malissimo l'idea che dovrai subirti il matrimonio.

Dissi singhiozzando per il pianto.

- Non importa, cercherò di accettarlo. Ma continuerò ad amarti.

- Come fai a non essere triste per questa cosa? Io sto piangendo a dirotto.

- Sono un'uomo forte. Io devo farcela, solo per te. Ti amerò comunque, qualsiasi cosa succeda fra te e Changmin.

Sentii Jungkook scoppiare in lacrime da dietro il telefono.

- Jungkook... io ti amo davvero un sacco. Ti ringrazio per esserci stato sempre, per sopportare tutto questo dolore. Siamo entrambi maturati e cresciuti in tutti gli ambiti.

- Cercherò di passare avanti. Ti amo Taehyung.

- Ti amo Jungkook.

Chiusi la chiamata, piangendo disperatamente per la sua mancanza. Lo desideravo sempre di più vicino a me. Era vero amore.

Contemporaneamente

Changmin's pov

Dopo aver preso da mangiare, cercai un posto per sedermi, ma era tutto pieno. Però fra tutti, c'era un posto vuoto. Lo vidi con la coda dell'occhio, e mi avviai velocemente per starci.

Sfortunatamente un'altro ragazzo si sedette al posto nello stesso momento.

- Oh cazzo, non può essere!

Esclamai deluso.

- Mi dispiace molto, ma non ci sono altri posti. Possiamo mangiare insieme?

Mi chiese il ragazzo gentilmente.

Osservandolo bene era davvero carino: aveva il viso serio, ma sorrideva. Gli erano occhi piccoli e neri e era molto alto.

Era un figo.

- Certo.

Mi sedetti a parlare con lui, e scoprii di avere un sacco di cose in comune con lui.

- Quindi anche te ami fare i dolci?

- Sì! Sono la mia passione.

- Finalmente qualcuno con cui parlarne.

Ci scherzai e risi molto in sua compagnia.

𝘣𝘺 𝘮𝘺 𝘴𝘪𝘥𝘦 // 𝘷𝘬𝘰𝘰𝘬Where stories live. Discover now