•Revival {Jikook}•

15. Meno male che il moderno non lo sapevi ballare

JIMIN

Nei giorni seguenti il mio umore fu realmente a terra.
Non sapevo a cosa fosse dovuta questa cosa. Forse l'aver saputo quello che era successo a Hobi. Forse l'aver scoperto cosa era successo a Nam. Forse la consapevolezza che, per quanto cercassi di respingere questa cosa, Jungkook ed i suoi modi misteriosi e sexy erano sempre nella mia testa.

Forse, anche se molto probabilmente, tutte queste tre cose insieme...

Fu in questo clima di tristezza, se così lo possiamo chiamare, che andai all'università quel giorno, seguendo le lezioni come se niente fosse e conversando con i miei quattro amici con tranquillità.

L'unico momento di debolezza arrivò quando incrociai lo sguardo di Jungkook in un corridoio, sentendomi quasi le ginocchia cedere ed una voglia quasi incolmabile di andare a parlargli.
Non so di cosa, volevo solo sentirlo vicino.

E la cosa era dannatamente sbagliata...

La domanda che mi stavo facendo in quel momento era una: quanto i miei muri difensivi avrebbero resistito ai miei sentimenti?

*******

"Jimin, eri fuori formazione durante tutto l'ultimo pezzo. Si può sapere che hai?" mi chiese Hobi dopo due ore di allenamento, considerando il fatto che fossi stanco quasi come un reato.
"Non lo so" risposi semplicemente, non guardandolo nemmeno in faccia e rimettendomi in posizione.

"Sì che lo sai. Perchè stai ballando così?" insistette lui, facendo girare anche gli altri verso di noi.
Ormai succedeva spesso che lui ed io ci gridassimo addosso e gli altri venissero a vedere se fosse tutto apposto.

"Perchè...mi manca ballare come dico io. Mi manca ballare il mio vero genere" gli risposi in tono serio, tralasciando per un momento tutto il resto e concentrandomi solo ed esclusivamente sulla danza.

"Jimin, io non voglio che tu smetta di ballare come vuoi per me".
"Non volevo accusarti...è solo che sono stanco" gli risposi allora, sentendomi estremamente in colpa per le mie precedenti parole.
"Lo so..." mormorò lui, riflettendo per qualche secondo. "Senti...lo stereo qui si collega a qualsiasi cosa. Telefono, computer, chiavetta. Prenditi del tempo e butta fuori tutto quello che ti sta tormentando, perchè ho capito benissimo che non è solo perchè stai ballando esclusivamente hip-hop da due settimane, in qualsiasi ora tu voglia. Okay?" mi chiese poco dopo, facendomi spuntare un reale sorriso sul volto.

"Anche adesso?" gli risposi in tono un po' imbarazzato, dando quasi per scontato che il nostro allenamento fosse finito.
"Anche adesso. Tanto qui direi che non abbiamo più altro da fare. Guarda Hongjoong che non sta nemmeno più in piedi" mi disse lui in tono ironico, andando, poi, dagli altri per dirgli che potevano andare a casa.

Dopodichè salutai tutti, sorridendo quasi di istinto non appena vidi Hongjoong e Seonghwa scambiarsi un rapido bacio prima di uscire dalla porta.
Inutile dire che fossero una delle coppie più ben assortite che avessi mai visto in tutta la mia vita...

"Mi raccomando, eh" mi disse Hobi con aria attenta prima di salutarmi e di uscire dalla stanza insieme agli altri.

Io presi un bel respiro non appena rimasi solo nell'enorme sala, decidendo di tenere la porta aperta per far entrare un po' d'aria e prendendo, poi, il telefono per collegarlo allo stereo.

Sapevo già che canzone mettere prima ancora di entrare su Spotify, ovvero quella del primo pezzo che mi ero coreografato da solo.
Chanderlier  di Sia, in versione acustica.

"Scelta azzardata" penserete voi. Esattamente...ma nessuna coreografia mi era mai riuscita ad entrare nel cuore più di quella, quindi...

Feci partire la canzone, posizionandomi al centro della sala poco dopo.
Iniziai a muovermi con calma, sentendomi un po' arrugginito visto che quei movimenti non li provavo da un po'. Ma, dopo qualche secondo, decisi di non concentrarmi sulla tecnica e, invece, di metterci tutto quello che sentivo dentro di me, rendendomi conto che era il miglior modo per buttare fuori tutto.