Chiara Binotto non ha ereditato le stesse passioni da suo padre.
A 22 anni si ritrova con un percorso di studi completamente diverso, rispetto a quello del Team Principal della Ferrari; in cui la Formula Uno non occupa neanche la più piccola percent...
«La corretta redazione degli elaborati progettuali attiene alle competenze dell'architetto e per coloro i quali scelgono di avvalersi delle sue prestazioni professionali esiste il diritto di esigere, con consapevolezza, documenti fondamentali per la buona riuscita dell'intervento des-»
Guardo dritto davanti a me, fisso, cercando di trovare un senso alle parole che sto ascoltando, ma entrano ed escono dalla mia testa, così come l'aria che sto respirando; con la piccola differenza che non mi fanno vivere come l'ossigeno, anzi, mi rendono soltanto più confuso. Eppure non posso interromperla, le ho promesso che l'avrei ascoltata e le avrei detto se nel suo discorso ci sarebbero state delle cose che potevano essere migliorate.
Mi porto una mano sulla testa, mi gratto i capelli scompigliandoli, poi infine cerco di nuovo di concentrarmi.
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«A titolo di esempio, si sceglie di analizzare nel dettaglio la documentazione di cui dovrebbe essere corredato un progetto di architettura per la realizzazione di un fabbricato di elevata complessità tecnica-»
Questa volta non sono stato io a non aver ascoltato, no, è lei che si è interrotta. Si gira verso di me e mi domanda «Charles, va tutto bene?»
Io la guardo, facendo un sorriso per provare a nascondere le mie insicurezze, anche se forse non faccio altro che accentuarle.
«Va tutto bene, Otte. Senti, mi chiedevo, vorresti fare una pausa?» Alle mie parole, lei mi rivolge uno sguardo malizioso, che io ricambio prontamente.
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«Scopiamo?»
Non faccio in tempo a ricevere una risposta, infatti Charlotte si avvicina fino a sedersi sulle mie gambe «Potevi dirmelo prima, sai che non dico mai di no!» Esclama lei, prima di accostare il viso al mio e baciarmi con passione.
La mia mente smette di correre e si ferma a quel momento; le mie mani agiscono quasi istintivamente, trovando la schiena di Charlotte «Sei davvero bella vestita così, sai? Dovresti farle più spesso le 'prove generali'.»
Lei scoppia a ridere, con il respiro già un po' affannato «Piantala di prendermi in giro, sei solo un idiota.»
«Un idiota che ti scopa bene, però.» Aggiungo io, prima di toglierle la giacca con foga. Anche lei inizia a spogliarmi; alcuni vestiti finiscono sui miei caschi; la mia felpa ad esempio colpisce il trofeo di Monza, minacciando di farlo cadere.
