❧ 55.

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La mattina dopo, Felix venne risvegliato da un urlo piuttosto acuto. Subito spaventato si girò a guardare Changbin, vedendolo seduto e con il viso tra le mani, si mise seduto a sua volta e lo abbracciò forte da dietro. Sentendolo singhiozzare, aumentò la presa sul suo corpo e gli accarezzò pesantemente le braccia, per farlo sentire al sicuro. Gli lasciò qualche piccolo bacio sulla spalla e poi cominciò a parlare, sussurrando le parole con estrema dolcezza.

"Piccolo mio,
che succede?"

Changbin continuò a piangere in silenzio, singhiozzando più volte. Diversi istanti dopo si girò tra le sue braccia e lo abbracciò forte, affondando il viso nell'incavo del suo collo, bagnandolo con le proprie lacrime.

Felix lo lasciò fare e lo abbracciò meglio, passando le mani sulla sua schiena, lentamente e ancora in modo protettivo. Lo lasciò sfogare, senza insistere, per paura di una brutta reazione, o di peggiorare la situazione. Chiuse gli occhi, rabbrividendo al contatto con le sue lacrime fredde, e cominciò a dondolare piano, insieme a lui.

Diversi minuti dopo Changbin si calmò appena. Guardò il collo del ragazzo umido e con la manica della maglia glielo asciugò piano e poi lo guardò, sussurrandogli un piccolo 'scusa'. Felix scosse la testa, come a dirgli di non scusarsi, e gli asciugò le lacrime con i pollici, lasciandogli poi piccoli baci sulle labbra.

"Va meglio?"

"Mhmh, era
solo un incubo."

"Li fai ancora?"

"Sì, ma era, mh
diverso.."

"Se non me lo
vuoi raccontare,
tranquillo, ok?"

Changbin annuì più volte e si strinse più forte a lui. Gli lasciò un bacio sulle labbra e poi si mise tra le sue gambe, abbracciandolo forte dal bacino. Chiuse gli occhi e si rilassò alle carezze che Felix continuò a lasciargli sulla schiena. Fece qualche respiro profondo e poi sussurrò.

"Eravamo in un
prato, non era a
Seoul però.
Stavamo parlando
tranquilli, quando
è arrivato un tipo,
con una pistola e.."

Changbin al solo pensiero di quella scena rabbrividì nuovamente e ricominciò a piangere, cacciando un urlo. Felix sussultò appena e lo strinse a se, infilando una mano tra i suoi capelli.

"Sssh, non
voglio sapere
altro. Era solo
un sogno, ok?
Non era reale.
Siamo qui,
tutti e due. Ok?"

"Scusami.."

"Non chiedere
scusa. Stai
tranquillo, ci
sono io ora.
Vieni, ci laviamo
la faccia e poi
andiamo giù a
mangiare. Poi
usciamo a fare
qualcosa di bello."

Changbin annuì più volte guardandolo e lentamente si alzò dal letto, spostandosi da sopra le sue gambe. Gli porse le mani, che Felix prese e si alzò a sua volta. Lo tirò a se, abbracciandolo nuovamente e gli lasciò un bacio sulle labbra. Insieme entrarono in bagno e Felix aprì l'acqua tiepida, si bagnò le mani e lentamente le passò sul viso del ragazzo. Ridacchiò guardandolo e gli lasciò un bacio sul naso.

"Sei proprio
adorabile, che
piccolo bimbo."

"Yah che fai,
sfotti?"

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