━ Capitolo 26

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▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬|Quella testa di caspio di Alby|

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|Quella testa di caspio di Alby|

Gally sospirò rassegnato e se ne andò. Poco a poco gli altri lo seguirono, fino a quando non rimanemmo solo io, Chuck e Newt, guardando le porte chiuse. All'improvviso, delle braccia mi strinsero con forza, così velocemente che saltai in aria. Abbassai lo sguardo e vidi Chuck che mi abbracciava. Vidi subito che stava piangendo, e sapeva che sarei stata l'unica che non avrebbe mai riso di lui. Affondai la mano nei suoi capelli ricci, cercando di consolarlo, e sinceramente, anche io sentivo il bisogno di piangere. Newt ci si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla, mentre accarezzava la schiena di Chuck, cercando di consolarlo.

—Andiamo, Chuckie...— disse Newt con tristezza.

—Non abbiamo nemmeno potuto salutarli— disse il bambino, bagnando la mia maglietta di lacrime. Rimanemmo lì un altro po', era già buio e nessuno aveva voluto cenare. Nemmeno Frypan aveva voglia di cucinare. Da quel punto in poi fu tutto piuttosto normale, aiutai Newt con un paio di cose prima che si facesse l'ora di andare a letto.

—Dov'è Chuck? — chiesi passandomi il braccio sulla fronte, ero davvero stanca.

—Non lo so, bisogna andare a cercarlo— rispose Newt, stanco.

—Credo di sapere dove potrebbe essere— dissi guardando le porte.

Newt sospirò e mi prese per la mano, per andare a cercare il bambino. Quando arrivammo, vidi Chuck accanto alla porta sinistra, appoggiato al muro.

—Chuck, vieni alle amache con noi? — chiesi, inginocchiandomi e cercando di guardarlo negli occhi.

—No...— rispose guardando per terra. A quanto pareva, era disposto a passare lì la notte.

Guardai Newt, questi fece spallucce e si sedette accanto a Chuck. Io feci lo stesso e ci preparammo a dormire. Guardai l'orologio, erano le 23:34, presi un respiro profondo e lascia cadere la testa sul muro. Chiusi gli occhi, cercando di dormire, sentivo il sonno che mi intorpidiva. Allora mi ricordai della notte precedente, di Minho che faceva stupidaggini mentre Alby rideva e Thomas vomitava, esagerato come sempre. La tristezza si fece sentire... come avremmo fatto senza di loro? Newt sarebbe stato il nuovo leader? E chi sarebbe stato l'Intendente dei Velocisti?

Guardai nuovamente l'orologio, era l'1:47. Il tempo correva e io non riuscivo a conciliare il sonno. Vidi come Newt si muoveva, cercava di allontanarsi senza svegliarmi. Mi allontanai per fargli spazio.

—Non pensavo fossi sveglia— disse alzandosi.

—Non riesco a dormire... dove vai? — guardai Chuck, dormiva placidamente.

—In bagno, adesso torno— rispose sistemandosi i vestiti. Il ragazzo se ne andò a passi lenti, e lo seguii con lo sguardo mentre si dirigeva verso i bagni. Chiusi nuovamente gli occhi, sdraiandomi nell'erba, e alla fine, con le palpebre pesanti, riuscii ad addormentarmi. Ma durò solo un'ora, e mi svegliai nuovamente.

The Maze Runner: Una Ragazza nella Radura ➢ Newt [Italian translation]Where stories live. Discover now