Italian GP; Lewis Hamilton

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《L'avrà sicuramente provocato.》
《Chissà com'era vestita.》
《Se l'è meritato.》

Erano quelli i commenti che la gente faceva ogni qualvolta mi vedesse. Persone che non sapevano nulla della mia vita e che non conoscevano il dolore che avevo patito in seguito allo stupro. Non mi fidavo più degli uomini, non dopo ciò che era accaduto. Mi ero dimostrata troppo buona ed uno dei miei colleghi aveva deciso di approfittarne. Indossavo la mia tuta da meccanico, non ero vestita provocante, come sostenevano gli altri. Non potevo sopportare di lavorare in un ambiente prettamente abitato da uomini e quindi decisi di dare le mie dimissioni. Il team principal era dispiaciuto, sia per l'avvenimento, sia per aver perso, a detta sua, uno dei meccanici migliori che vi fosse in Formula 1. E non era stato l'unico a tentare di farmi restare. Uno dei piloti, con cui avevo stretto un bel legame, non voleva che me ne andassi. Ma neanche lui, per quanto potesse starmi caro, aveva compreso il mio stato d'animo e, soprattutto, io avevo smesso di fidarmi anche di lui, nonostante si fosse dimostrato sempre gentile ed educato nei miei confronti.

《Per favore, T/N, non puoi farti rovinare la vita da quel bastardo!》 Esclamò Lewis, avvicinandosi a me, ma io indietreggiai, quasi in un gesto meccanico. 《Hai lottato tanto per ottenere questo lavoro, la tua libertà. Capisco ti abbia fatto soffrire e che tu non riesca a dimenticare.  Probabilmente non accadrà mai, ma non puoi perdere la fiducia in tutti noi. Sai che io, Toto, Nico e gli altri meccanici ti vogliamo bene e guarda, se avessi anche solo scorto qualche piccolo pensiero manevolo in lui, ti avrei protetta. 》
《Lewis, ti ringrazio delle magnifiche parole che stai spendendo per me, ma io non credo di avere intenzione di rimanere qui. Non smetterò mai di essere grata a Toto di avermi permesso di diventare quella che sono adesso, ma questa esperienza non ha avuto solo aspetti positivi e, nonostante questi siano in maggioranza, non me la sento di continuare.》 Sospirai, per poi spostare il mio sguardo lontano dai suoi occhi.
《Il problema, T/N, è che tu hai paura anche di me, quando sai che non ho mai fatto nulla senza il tuo consenso.》 Si passò una mano tra i capelli, nervosamente. 《Prima hai indietreggiato e lo hai fatto con me, quando abbiamo condiviso moltissimi momenti insieme, immagina solamente come potresti comportarti con una persona estranea. Vivrai costantemente nella paura, non riuscirai mai ad affezionarti a qualcuno. Dovresti farti aiutare, io sono disposto a farlo.》Gli sorrisi forzatamente e dopo avergli lasciato un leggero bacio sulla guancia, mi allontanai da lui.

Erano trascorsi quasi tre anni da quel giorno, avevo rotto qualsiasi rapporto con tutti miei ex colleghi della Mercedes. All'inizio mi giungeva qualche messaggio o chiamata da parte di Lewis, ma poi aveva cessato di cercarmi, rispettando la mia volontà. Mi ero trasferita da una mia amica a Milano, mia città d'origine. I primi mesi non uscivo dalla mia camera ed avevo incubi perenni, in seguito grazie alle sedute con uno psicologo, la mia situazione migliorò, nonostante gli incubi vi fossero ancora. Dormivo poche ore a notte e ciò mi aveva procurato profonde occhiaie che neanche il trucco riusciva a coprire. Ero cambiata molto, anche per scelta mia. Avevo tagliato i miei lunghi capelli e li avevo tinti di biondo, cercavo di cancellare la vecchia me, come se ciò mi permettesse di dimenticare il mio passato.
《Che cos'è?》 Chiesi ad un tratto a Giulia, quando mi pose davanti gli occhi una busta.
《Aprila.》Feci come mi aveva detto, per poi trovarmi tra le mani un pass per il Paddock di Monza. Sbiancai e lo lasciai, come scottata. 《Perché lo hai comprato?》Alzai la voce e lei non si scompose, come se se lo aspettasse.
《Credi che io non abbia capito che ti manca Lewis? Non puoi rimanere qui a marcire per l'eternità.》 Rispose lei, senza scomporsi.
《A me Lewis non manca, chi te l’ha messa in testa quest'idea? E poi io in quell'ambiente non voglio tornarci.》 Ruotò gli occhi.
《È inutile che fingi con me, ti ho visto quando controllavi il cellulare nella speranza di un suo messaggio.》
《Credo tu abbia i miraggi.》Sbuffai io. 《E comunque non ci vengo.》

One-Shot// Motorsport (SOSPESO)Where stories live. Discover now