Kiss me; Marcus Armstrong

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Non pensavo l'avrei mai più rivisto e soprattutto non credevo che, vedendolo, i miei sentimenti nei suoi confronti riaffiorassero. Eppure Marcus era lì, davanti ai miei occhi, vestito di tutto punto, probabilmente per un appuntamento o un ennesimo incontro di lavoro. E la sorte volle che anche io mi trovassi a Monte-Carlo, dove mi ero trasferita, nel medesimo locale, in compagnia della mia amica più cara. Non le avevo mai parlato di Marcus e, quindi, se mai si fosse accorta del mio cambiamento, immaginavo non avrebbe mai potuto comprenderne il motivo. Lui non mi aveva notata e non sapevo se reputarlo o meno un bene.
《È proprio carino, non credi?》Mi voltai verso la voce di Aline ed inarcai le sopracciglie, non capendo a chi si riferisse. 《Il ragazzo che stavi osservando!》 Esclamò a voce alta, per fortuna la musica evitò che tutti sentissero le sue parole, ma il neozelandese si volse ugualmente verso di noi, entrando, per la prima volta, a contatto con il mio sguardo. Fece un'espressione interrogativa sul volto, come se fosse sicuro di avermi già visto da qualche parte, ma non capendo chi fossi. La terra sembrò franare sotto i miei piedi. Sapevo di non averlo visto per molto tempo, ma non credevo non mi avrebbe più riconosciuta. Cercai di dare la colpa al trucco ed all'abbigliamento diverso dal mio solito, ma, in cuor mio, non riuscivo a capacitarmene. Dopo un leggero sbuffo, guardai la mia amica e feci per parlare, quando lei mi interruppe. 《Lo conosci già, vero?》 Spalancai la bocca sorpresa ed annuii.
《Come lo sai?》 Domandai.
《Non lo sapevo, l'ho capito.》 Mi sorrise. 《I tuoi occhi parlano, gli devi aver voluto molto bene.》 Sospirai.
《Forse più di quanto, in realtà, meritasse.》 Ricambiai il sorriso, amaramente. 《Credevo di essere importante per lui, almeno come un'amica, non pretendevo di essere un qualcosa di più come lui lo era per me, ma forse mi sono unicamente illusa.》 Spostai lo sguardo verso l'oggetto della nostra conversazione, il quale, nel frattempo, stava conversando con un ragazzo, probabilmente con un suo amico. 《Non hai visto come mi ha guardata, prima? Non sapeva chi fossi.》 Chinai il capo, scuotendolo.
《Forse non ti ha riconosciuta, credo tu sia cambiata da quando eravate amici.》 Feci spallucce.
《Non credo di essere diversa da prima, fatta eccezione per il mio abbigliamento.》 Mi pose una mano sulla spalla e mi strinse a sé.
《Adesso non pensare a lui, in fondo, siamo qui per divertirci!》Mi prese per mano e mi condusse sulla pista. Iniziò a ballare al suono della musica ed io ridacchiai. Era davvero incorreggibile. Cercai di imitarla, ma i miei occhi ricaddero nuovamente su Marcus, che rideva. Avevo sempre amato il suo sorriso e la sua risata, soprattutto quando ne ero io la causa. Mi scappò un sorriso e, come se avesse percepito il mio sguardo su di sé, si voltò a guardarmi. Sbarrò gli occhi ed in quel momento mi resi conto mi avesse riconosciuta, probabilmente dal mio smiley piercing.

《Sei davvero sicura di volerlo fare?》Marcus mi guardò con un sopracciglio alzato, non molto convinto di ciò che avessi intenzione di fare.
《Certo.》 Sorrisi. 《Desidero questo piercing da molto tempo.》Feci spallucce. 《Potresti farlo anche tu.》 Allungò le mani e scosse la testa.
《Puoi scordartelo.》 Scoppiai a ridere.
《Va bene, niente piercing per te.》Ridacchiò. Lo presi per mano e lo tirai nel negozio del piercer più bravo di Christchurch. 《Continuo a non approvare questa tua scelta, ma l'appoggerò.》 Mi sorrise. 《D'altronde è questo quello che fanno gli amici, no?》
《Immagino di sì.》Risposi semplicemente. Poi mi rivolsi al piercer. 《Avevo prenotato per fare un piercing.》
《Accomodati.》Rispose lui, indicandomi la stanza in cui mi sarei dovuta recare.
《Vorrei che lui venisse con me.》Indicai Marcus, il quale mi aveva stretto ancora di più la mano. Sapevo non avesse alcuna intenzione di lasciarmi proprio in quel momento. L'uomo dinanzi a noi lo osservò attentamente e poi parlò.
《Può venire anche lui.》 Rispose scocciato ed il ragazzo al mio fianco roteò gli occhi, facendomi sogghignare. Entrambi lo seguimmo e, una volta entrati nello stanzino, andai a sedermi e Marcus si pose al mio fianco, senza abbandonare la mia mano. Se non fosse stata per l'emozione del momento, probabilmente sarei arrossita. Tra di noi non vi era mai stato un contatto più lungo di un leggero pugno sul braccio. Avrei decisamente voluto che il tempo si fermasse.
Il piercer si avvicinò e chiusi gli occhi, per non osservare il suo lavoro. Forse, un po', ma giusto un po', avevo paura potesse fare male. Immaginai il mio migliore amico mentre cercava di farsi forza e di non svenire. Ha sempre avuto il terrore degli aghi. Sentii qualcosa passare attraverso il frenulo del labbro superiore e, infine, qualcuno che mi scosse le spalle. Riaprii gli occhi e mi ritrovai l'uomo davanti, che si era ormai alzato e Marcus, che sembrava sul punto di rimettere. Lo guardai e cercai di rassicurarlo.
《Ehy, io sto bene.》
《Mi fa piacere, io, invece, affatto.》Scossi la testa divertita e poi mi incamminai verso l'entrata, per pagare.《La prossima volta io non verrò.》Mi riferii quando uscimmo dal negozio.

One-Shot// Motorsport (SOSPESO)Where stories live. Discover now