Capitolo 20

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«Era sera...

Dalla finestra del salotto della grande villa si vedevano cadere i fiocchi di neve. Il moderato albero di natale illuminava quella casa che aveva tutto tranne che l'aria natalizia. Una bambina di dodici anni si nascondeva dietro le gambe della madre mentre le urla di una donna risuonavano nella casa ed un uomo ammanettato veniva portato nella cantina da alcuni elfi domestici. Dalle scale apparirono quattro persone, due uomini con la faccia brutale e due donne,una dallo sguardo freddo,senza emozioni,e una piena di tagli e ferite sanguinanti.I suoi lunghi e lisci capelli neri erano disordinati, gli occhi celesti erano di un celeste spento contornati da un colore misto tra il nero e il viola. "Crucio"urlò uno dei due uomoni, la donna si ritrovò a terra inondata dal dolore, come se cento lame la stessero trapassando. La bambina guardava la scena spaventata, "zia" sussurrava ad ogni gemito e urlo di dolore della donna che la guardava con un sorriso rassicurante, "Lenore, guarda! Questo è quello che succede se non si rispettano le regole di questa casa.Crucio!"urlò il nonno della bambina con cattiveria e divertimento. Successe tutto così infetta...tutti gli occhi puntati ancora sulla esile figura della donna...un lampo verde... due occhi celesti si spensero. "Zia" sussurrò la piccola Lenore facendo uscire dai suoi grandi occhi neri delle calde lacrime, "Non piangere! E' una feccia, non osare farlo" le ordinò il nonno con un luce strana negli occhi...

La scena cambió...

Al posto della bambina c'era una giovane ragazza di diciassette anni , al posto della donna dai capelli neri c'è era un'altra donna, con i capelli castani e gli occhi neri, così simili a quelli della figlia. Stessa scena...un lampo verde e due occhi spenti ,"MAMMA!"... »

Lenore si sveglio nel suo letto a baldacchino, era bagnata dal sudore, il respiro era irregolare e dagli occhi scendeva, come le acque di un fiume, lacrime fredde.Il panico iniziò a prendersi il possesso del corpo della ragazza,gli incubi erano tornati...
Lei si alzò in fretta, cercò di trattenere le lacrime e scappò dalla camera. Chiusa la porta alle sue spalle Lenore iniziò a correre senza fermarsi. Lei terminò la sua corsa solo quando arrivò in un bagno, uno del secondo piano non molto frequentato grazie alla presenza del fantasma più impiccioso del mondo magico. Lenore si chiuse alle spalle la porta non preoccupandosi di chiuderla bene, si avviò verso il lavandino più vicino e iniziò a scaricare le sue emozioni piangendo.Ad un tratto,dallo specchio situato sopra al lavandino,vide la porta spalancarsi.Con un scatto fece girare la testa verso la direzione del rumore trovandosi un ragazzo dai capelli color caramello e gli occhi verdi ,"Lenore"sussurrò lui correndole incontro e abbracciandola. La ragazza si sentì sicura in quelle braccia e non si soprese, si sentiva sempre sicura in quelle braccia, riiniziò a sfogarsi con le lacrime, "Che succede?" le chiese il ragazzo staccandosi. I due si accomodarono nel mezzo del bagno, lei appoggiò la testa sulla spalla del ragazzo mentre quest'ultimo iniziò ad accarezzarle i capelli,"In questo periodo sta andando tutto a nel verso sbagliato..."iniziò a sfogarsi. Il ragazzo rimase in silenzio per dare modo alla ragazza di poter esternare le emozioni che si teneva dentro, "Prima Regulus e Ezra, poi mio nonno e poi gli incubi che tornano" disse la ragazza incerta se fermarsi lì con le parole o continuare, "Len,di me ti puoi fidare,sai che qualunque cosa dirai non uscirà mai da queste mura"disse lui in tono rassicurante.Lenore sospirò, "Regulus e Ezra sono dei mangiamorte, li ignoro da quando l'ho scoperto.Non ci posso credere che si sono uniti a quel pazzo.Ma per quanto possa odiarli mi mancano,non sono solo dei migliori amici,ma dei fratelli",la ragazza fece un'altro sosprio,"Mio padre e mio nonno sono,anche loro,dei mangiamorte,ho ascoltato una loro conversazione e adesso essa mi perseguita,non penso ad altro.Infine ci sono gli incubi,erano finiti quattro anni fa"disse lei facendo un altro sospiro,più forte di quello che aveva fatto in precedenza, "In cosa consistono questi sogni?Ovviamente se non te la senti di dirmelo non devi,non sei obbligata" disse lui con tono rassicurante, "Rivivo la morte di mia zia e questa volta si è aggiunta anche una presunta morte di mia madre che però,non è ancora avvenuta,fortunatamente e ho una paura pazzesca"disse Lenore rabbrividendo. Lui la strinse ancora di più a sé e le bacio dolcemente la testa. La ragazza riuscì a prendere la forza per alzare lo sguardo ed incontrare gli occhi verdi del ragazzo, "Grazie per avermi ascoltata e consolats, Remus"disse lei accennando un sorriso,"Per te questo e altro, Lenore. Sai che, in tal caso ti serva qualcuno con cui parlare, che ci sono. Mandami una lettera e rubo la scopa di James per venire qui" le disse Remus sorridendo. Nello stesso momento in cui i due stavano per alzarsi un' altra figura apparì davanti alla porta del bagno, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri. La ragazza si bloccò, "Sarà anche un mangiamorte ma è sempre lui, il tuo migliore amico, tuo fratello" le sussurrò Remus all'orecchio. Lenore, ascoltate le parole dell'amico, non riuscì a trattenersi e andò ad abbracciare Regulus sotto lo sguardo stranito di quest'ultimo e quello soddisfatto di Remus che sparì lasciandoli soli, "Mi sei mancata" le sussurrò Regulus, "Non puoi immaginare quanto sia stata dura ignorarsi, stupidi", loro si staccarono da quell'abbraccio, durato un bel po' di tempo, e uscirono dal bagno per dirigersi verso la sala comune dei Serpeverde. Durante il tragitto Regulus raccontò tutta la storia, "... E questo è il motivo per cui ci siamo uniti a Tu-Sai-Chi", Lenore non perse tempo a colpire l'amico con il mantello, "Siete degli emeriti idioti! Tutti e due. Ci sono vari modi per far felici e rendere fieri i genitori e questo non è il modo giusto!" lo riproverò lei, "Lo so, me ne sono pentito dopo anche Ezra...Sappiamo che ti abbiamo deluso e ne siamo dispiaciuti" disse lui abbassando lo sguardo, "Forse sono stata un po' esagerata con voi, avrei dovuto ascoltarvi al posto di ignoravi"disse Lenore in tono dispiaciuto, "Il tuo atteggiamento è più che comprensibile Len. Tutto come prima, principessa? " le chiese mentre, con un sorriso speranzoso, rialzava li sguardo verso la sua migliore amica che sorrise al sentire il nomignolo, "Tutto come prima mio principe"...

Mariage combiné ~Sirius Black ~Where stories live. Discover now