Capitolo 49

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L'area fredda pungeva sulla faccia dell'uomo che attendeva con ansia l'arrivo del suocero,seduto ad un tavolino nel mezzo alla Londra dominata dalla neve; picchiettava nervosamente le dita sul marmo del tavolo,"Posso portarle qualcosa?"gli chiese un cameriere,"Sto aspettando una persona"disse sbrigativo;il cameriere,capendo l'umore dell'uomo,decise di andarsene ma continuò ad osservarlo.D'un tratto una figura, alta e dai capelli neri con qualche capelli bianco ribelle tra chioma, entrò nel grande bar,dopo aver identificato la persona che cercava,la figura si avvicinò."Scusami del ritardo,Sirius"disse l'uomo cercando di levarsi la neve dal cappotto."Ordiniamo qualcosa di caldo?Fuori si gela",Sirius annuì,l'altro uomo,con un gesto della mano,chiamò un cameriere,"Due cioccolate calde",prese le ordinazioni il giovane si allontanò."Allora,Edmund,qual'è l'idea di cui volevi parlarmi l 'altro giorno" chiese felpato poggiando il mento sopra le dita delle mani giunte,"E' folle,ed improbabile ma come abbiamo detto l'altra volta tutto vale,ho pensato a...",in quel momento tue tazze fumanti di cioccolata si posarono sul tavolo,Sirius riservò al cameriere una delle sue peggiori occhiatacce mentre Edmund lo ringraziò educatamente,"Stavi dicendo?" chiese il malandrino portando la tazza alle labbra,cosa che fece anche l'uomo di fronte,"Ho pensato a mio fratello"disse posando la tazza sul tavolo,Sirius fece un espressione confusa,"Hai un fratello?"chiese,"Sì oltre a Merida,è il padre di Ian ma tranquillo è completamente l'opposto del figlio e di mio padre" disse notando lo sguardo preoccupato dell'altro al sentir nominare Ian. I due finirono la loro consumazione , pagarono e uscirono dal bar. "Andremo da lui, ora" disse deciso Edmund, Sirius annuì e si strinse al braccio che l'uomo gli porgeva;dopo aver controllato di non essere guardati da occhi indiscreti, i due si smaterializzarono. Sirius e Edmund atterrarono sul suolo morbido del terreno, vestito dalla fitta neve di gennaio come tutta la cittadina che emergeva dinanzi agli occhi dei due maghi. Il bianco villaggio di Budleigh Babberton dava uno spettacolo meraviglioso agli occhi, le case innevate presentavano ancora gli addobbi natalizi, le luci non accese, dato che era giorno, le ghirlande, gli alberi di natale che si intravedevavano dalle finestre, c'erano alcuni bambini che giocavano, altri che con lo zainetto alle spalle rientrava in casa, quel luogo era semplicemente magico ma senza la vera magia. "Dove ci troviamo?" chiese Sirius guardandosi in torno, "Il villaggio babbano di Budleigh Babberton, mio fratello è venuto a vivere qui molti anni fa, in modo da non farsi rintracciare da nostro padre" spiegò Edmund avanzando verso una casetta alla fine della strada e, seguito dal genero, arrivò davanti ad essa. Bussò, non aspettarono molto che un uomo alto e robusto, dai capelli bianchi e alcuni neri,molto somigliante al fratello, li venne ad aprire." Edmund?" chiese stupito, "È un piacere rivederti Jaques" disse con un sorriso accennato, "Entrare" disse sorridendo a sua volta mentre si faceva di parte per far entrare in casa gli ospiti. "Lui è Sirius, il marito si Lenore" lo presentó il suocero, "Piacere di conoscerti, Sirius. Prego venite in salotto" disse educatamente conducendo i due verso la prima stanza della casa. Era un semplice salotto alla maniera babbana, quello in cui i due entrarono, c'èra un albero di natale addobbato, una televisione, un camino. "Jay, chi era alla porta?" una donna bassina dai capelli castani entró nel salotto, "Heather, è bello rivederti", "Edmund? Oddio da quanto tempo" disse la donna abbracciando il cognato, "È lui chi è?" chiese sorpresa dopo aver spostato lo sguardo su sirius, "Sirius, il marito di mia figlia", Heather rimase stupita da quella affermazione e invitó i due ospiti a sedersi. "È così la piccola Lenore si è spostata. Non ci avete invitato però" disse Jaqués con tono finto offeso, sedendosi accanto alla moglie. "Ormai Lenore non è poi tanto piccola, ha 34 anni. Il matrimonio lo ha organizzato nostro padre, capirai perché non hai ricevuto l'invito" disse Edmund, "Lo ha organizzato lui? Non dirmi che ha fatto come con Mérida?!"disse Jaques con il dolore negli occhi al ricordo della sorella , "Eh già, un matrimonio combinato" gli rispose sospirando, "Non ci posso credere, quel uomo non cambierà mai. È per questo che ho voluto perdere i rapporti, non c'è la fecavo più con lui, con i suoi ideali" disse guardando il soffitto, "Ha sempre trattato male  quella piccola creatura soltanto per la grande somiglianza fisica  con la zia" disse Heather con tono malinconico, non lo aveva mai dato a vedere ma ci teneva a sua nipote e le dispiaque un sacco quando si dovettero allontanare,"Non è soltanto per quello, cara Heather" disse Edmund con un sorriso amaro sulle labbra, "È sempre stata una bambina ribelle e indisponente, nonostante dimostrasse di essere una bambina dolce e ubbidiente.  Anche di carattere è uguale a Mérida ma ha qualcosa un più, quel qualcosa che nostro padre non ha mai visto", calò il silenzio, "Comuqnue siamo venuti qui per un motivo anche se devo deddure, dalla nostra chiacchierata, che abbiamo già una risposta ", Sirius fu grato al suocero di essere arrivato al dunque di quella visita ma allo stesso tempo era confuso, non riusciva a capire le parole di Edmund. I coniugi Avery lo guardarono curiosi," Lenore è scomparsa in seguito ad una litigata con una persona, eravamo venuti per sapere se fosse qui o se in qualche modo ci abbia contattai" spiegó, le facce di Jaqués e Heather si trasformarono in espressioni preoccupate, "Lenore non è qui e non le parliamo da molto tempo" disse la donna. Edmund e Sirius fecero un sospiro di sconfitta. Al malandrino però venne qualcosa in mente ma nel mentre stava per parlare di parlare fu interrotto dallo zio di sua moglie, che sembrava avergli letto la mente, "Eh no Sirius, non sappiamo niente neanche di Ian. Non sento mio figlio da prima che andasse ad Azkaban, anzi credo dal suo ultimo anno ad Hogwarts" . Detto questo i due uomini si alzarono sconfitti  e insieme ai padroni di casa si recarono verso la porta, "Ed,se vi serve una mano non esitete a chiamarmi o a venire qui" disse Jaques qualche secondo prima di chiudere la porta. Successivamente i due si smaterializzarono nella Londra babbana dove poi si separarono. Sirius tono al numero 12 di Grimmauld place con il cuore pieno di tristezza, ansia e delusione.Entró in casa sperando di trovare buone notizie, anche se di quel periodo non se ne potevano sentire tante. "Sirius, vieni qui" la voce di Remus rimbombò per la casa, felpato non perse tempo a recarsi dal migliore amico speranzoso. "Hai buone notizie Moony? Per favore dici di sì" disse entrando nel salotto ma la faccia di Remus gli fece capire che quello che stava per sapere non era buono. "Ho mandato una lettere ad Ezra qualche giorno fa, non lo avevi messo nella tua lista così ho deciso di aggiungerlo io. Lenore non è da lui" disse dispiaciuto, Sirius si lasció cadere a peso morto sopra al divano, "Non ho messo Ezra nella lettera perché non credevo che lenore sapesse dove fosse" dichiaró il manlandrino, "Prima della tua fuga si scambiavano delle lettere, ma giusto tre all'anno" disse Remus avvicinandosi e dando una pacca sulla spalla all'amico. Sirius in quel momento voleva rimanere solo, i pensieri nella sua testa correvano come le auto in autostrada, ormai dentro di sé aveva capito che il caso di Lenore è molto più grave di quello che pensava, capi che sua moglie, la sua Lenny, era stata rapita...
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Il ministero ero pieno di persone che andavano avanti e indietro per il piano terreno, gli aeroplanini di carta volavano  dentro e fuori agli ascensori ed un uomo camminava spedito verso di essi. Sirius non perse tempo ad arrivare al secondo livello e a fondarsi nel suo ufficio per preparare tutti i documenti che avrebbero denunciato la scomparsa della moglie.Stava per uscire dal suo ufficio per andare a dare le carte al Ministro,quando la porta si spalancò e un Cornelius Fudge agitato entrò nella stanza."Ministro"disse l'uomo in modo di saluto,"Black,dov'è Lenore?Non è nel suo ufficio e nessuno l'ha vista arrivare al ministero" chiese guardandosi intorno,"Stavo venendo giusto da li ministro per darle queste carte" disse Sirius porgedogli le pergamene,Fudge le prese,le lesse e sbiancò."Lenore è scomparsa?"chiese incredulo," Si, già da tre giorni. All'inizio abbiamo pensato che se ne fosse andata da qualcuno e abbiamo controllato ma nulla, non è da nessuno che conosce"spiegó Sirius, "Bene, metterò subito una squadra di auror in sua ricerca e girerò la voce" disse il ministro per poi uscire dall'ufficio,in fretta e furia. Sirius, dopo qualche minuto di confusione tornò al suo lavoro,con un grande peso sul cuore.La giornata di lavoro sembrò durare un eterno per il malandrino."Black"si sentì chiamare una volta uscito ed aver chiuso il suo ufficio, da una voce a lui, sfortunatamente familaire  e insopportabile." Anderson, che vuoi? Ho molta fretta di tornare a casa"rispose brusco.*Anderson recita bene la tua parte,mi raccomando* Aaron ripensò alle parole minacciose di John Avery,"Ho saputo di Lenore,se vi serve una mano chiamatemi.Farei di tutto per lei"disse in tono convincente,Sirius lo guardò con un sopracciglio alzato,"Si si,va bene" disse sbrigativo girando i tacchi,ma proprio in quel momento gli venne in mente qualcosa,"Coso australiano,non è che sai qualcosa?" chiese assottigliando lo sguardo,l'unica persona di cui non avevano pensato era lui."Prima cosa ho un nome"disse alzando gli occhi al cielo,"Secondo non so niente"disse svelto per poi andandosene,cosa che fece anche anche Sirius dopo aver guardato confuso il corridoio dove Aaron era sparito...
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Le voci provenienti dal piano di sopra si sentivano nitide nel sotterraneo di quella vecchia catapecchia. Erano passati tanti giorni,probabilmente anche un mese, ormai Lenore non ne aveva più il conto, combatteva ogni giorno contro il cattivo odore di chiuso della cantina, gli abusi del nonno e del cugino,con le varie maledizioni, senza mai arrendersi, l'affetto troppo appiccicoso di Aaron e la mancanza di casa e di suo marito.Le corde iniziavano a fare male,ogni volta gliele stringevano di più e per lei erano attimi di gloria quando gliele levavano per far in modo che si lavasse e altre cose personali.Il buoi era sempre fastidioso,quell'unica fonte di luce,proveniente dal piccolo bagno presente in quella cantina era la sola salvezza per gli occhi della donna."I patti sono chiari,greyback.Tu farai quello che ti dico e io ti darò il corpo di Lenore come cena" disse la voce dura di John,"Mi voglio fidare di te,Avery.Non farmene pentire"ringhiò il licantropo,"Fidati,non te ne pentirai,anche perchè cosa me ne dovrei fare del corpo di quella sudicia traditrice del suo sangue",Lenore immaginò il ghigno che ,probabilmente,si era stampato sulla faccia del nonno,la donna si mise ancor di più sull'attenti per sentire il più possibile ."Ma l'accordo con Anderson?"chiese Ian ,"Oh Ian,non ti credevo così stupito nipote.Credi veramente che io abbia intenzione di rispettare quel patto,dopo anni che aspetto questo momento,dopo anni che aspetto la mia vendetta" disse con tono maligno,"Come stavo dicendo prima al licantropo al mio fianco che ho detto quella bugia solo perchè eravamo davanti a Lenore,e conoscendola avrebbe detto tutto a quello e il nostro piano sarebbe saltato" continuò,"Hai ragione,ho fatto una domanda stupida",dopo queste parole Lenore non sentì più nulla,solo il rumore di alcuni passi che si conclusero con l'apertura della porta del seminterrato,"Lenny,ancora sveglia?"le chiese Aaron sedendosi vicino a lei,"Non riesco a dormire e non chiamarmi Lenny"disseinfastidita guardo la piccola finestra presente in quella stanza.Passarono alcuni minuti di silenzio,esso fu spezzato,poi,dalla voce della donna,"Aaron,dicevi veramente quel giorno?del fatto che sei innamorato ecc..."chiese,"Ovvio che si,principessa",Lenore si voltò incontrando lo sguardo celeste chiaro dell'uomo,"Se mi ami allora perchè ti sei alleato con loro per questo stupido piano?",l'australiano rimase stupito dalla domanda," Perchè così potremmo stare insieme ed essere felici"rispose sorridendo,Lenore fece un sorriso malinconico,"Sai che lui non rispetterà mai l'accordo?Conosco mio nonno e non lo farà,non fede l'ora di vedermi morta per mano sua.Ho avuto anche la conferma prima mentre l'ho sentito parlare sopra","Sono uno sciocco.Ma ti prometto Lenore che ti salverò e che vivremo felici insieme"disse abbassando lo sguardo per la vergogna di essersi fatto ingannare,"Aaron,guardami"disse la donna,con dolcezza, prendendogli una mano e l'australiano rimase stupito dal quel tono che non aveva mai usato con lui,"Quando ami veramente una persona vuoi che essa sia felice,anche se nella sua felicità non compari tu" disse semplicemente.Quelle parole così dolci e significative colpirono l'uomo come se fossero un bolide durante una partita di Quidditch,Aaron rimase sveglio tutta la notte a ripensare a quella semplice frase...
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"Nessun indizio, neanche il minimo particolare. Sono mesi che cerchiamo e non abbiamo ancora trovato nulla!" esclamò sirius furioso sedendosi bruscamente sulla sedia del suo ufficio, "Non la troveremo mai" continuó tenendosi la tronte con le dita, "Felpato non essere pessimista, magari accadrà qualcosa quando meno ce lo aspettiamo" disse Remus cercando di tirare su l'umore dell'amico. Era tardo pomeriggio quando remus aveva raggiunto il suo migliore amico al ministero. "Lo spero, Moony, lo spero. Senza di lei non c'è la faccio" disse in tono triste,il licantropo oltrepassò la scrivania di Sirius e lo abbracciò.Staccati da quell'abbraccio iniziarono a chiecchierare sull'ordine,per distrarsi dal caso Lenore,ma dopo un pò furono interrotti dalla porta che veniva aperta violentemente,rivelando un Aaron Anderson dietro di essa."In Australia non si usa bussare?"chiese Sirius infastidito dalla presenza del biondo."Ti ho mentito quel giorno,so qualcosa della faccenda di lenore",il malandrino scattò in piedi e minaccioso si diresse verso Aaron."Lo sapevo che in questa storia c'era il tuo zampillo,non mi sono mai fidato di te" gli urlò andandogli incontro,per fortuna c'era Remus a placarlo da fare stronzate."Non sono io l'artefice di tutto,sono stato ingannato.Se ti calmi ti spiego tutto"disse calmo il il biondo.Sirius si calmò,"Chi è stato allora?"gli chiese brusco,"John Avery",il malandrino scoppiò in una risata isterica,simile ad un latrato."John Avery?Suo nonno che è morto anni fa,non mi prendere in giro,Anderson,dimmi la verità","Ti sto dicendo la verità idiota.John non è morto ha solo fatto finta..." e raccontò tutta la storia,sia sulla falsa morte dell'uomo sia sul rapimento della donna.Dopo che Sirius ebbe accurato che l'australiano stesse dicendo la verità,si precipitò a telefono per chiamare i suocero,"Pronto?","Edmund,sappiamo dove è Lenore.Vediamoci davanti al ministero tra poco"gli rispose velocemente,"Va benissimo,vado a prendere Jaques e arriviamo" detto questo Sirius chiuse la chiamata e seguito dagli altri due andò ad avvertire la squadra degli auror che si occupava della scomparsa di Lenore.Usciti dal ministero si incontrarono con i due Avery,"Aaron,guidaci tu..."
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~"Cuginetta,oggi a tenerti compagnia ci sarò io" Ian Avery si piazzò davanti alla cugina,sedendosi su una sedia,"Che gioia"rispose Lenore roteando gli occhi,"Come ai vecchi tempi quando eravamo piccoli,bella l'infanzia eh"disse facendo un sorriso strafottente,segno che quello che aveva detto era puramente ironico,"La mia lo è stata"disse la mora sicura di se,"Ovvio che lo è stata,sei sempre stata la preferita di tutti,perchè,ovviamente,eri la più piccola",Ian sputò queste parole con disgusto e rancore,"Non ero la preferita di tutti,o almeno del nonno non lo ero.Se non mi sbaglio,quello ad essere il preferito dello psicopatico ,eri proprio tu,essendo il primo nipote maschio"ribattè Lenore,"Perchè era l'unico a non vederti come la principessina di casa,come facevano tutti,sei sempre stata solo una bambina antipatica e seduttrice",Lenore rimase confusa da quelle affermazioni,non si ritrovava in nessuno di quei due aggettivi,"seduttrice? Io?! Ian dovresti controllare meglio la droga che ti danno,probabilmente è scaduta"disse ironica beccandosi un occhiata mala dal cugino,"Facevi credere a tutti di essere una bambina dolce e carina,non c'era minuto in cui mia madre o la nonna o zia Merida non ti elogiassero. E poi vogliamo veramente parlare di come zia ci trattava in modo differente"disse in tono arrabbiato,"Zia ci ha sempre tratto allo stesso modo","E qui ti sbagli Lenore cara, dopo essersi sposata veniva a trovarti una volta alla settimana,mentre a me?Beh due volta al mese erano già tante"rispose guardando male la cugina,"Avrà avuto i suoi impegni"cercò di giustificare,"Ovviamente quando c'eri di mezzo tu i suoi impegni sparivano.Ma adesso non parliamo del passato,viviamo nel presente.Non hai più nessuno a proteggerti qui"disse con un ghigno largo sulle labbra,alzò la bacchetta puntandola contro la cugina,"Crucio!"disse ghignando.Lenore dentro di se sentì un dolore familiare,un dolore simile a delle lame premute contro la pelle;nonostante il dolore, la donna non urlò,non si fece scappare nemmeno il più silenzioso gemito.Ad un tratto si sentirono dei rumori al piano di sopra,"Vado a controllare cosa succedere di sopra,tu non ti muovere"disse alzandosi dalla sedia,Lenore lo guardò con un sopracciglio alzato e gli mostrò i polsi e i piedi legati,"Come se avessi alternativa"disse sbuffandò mentre il cugino correva al piano di sopra.I rumori di prima aumentarono,tra passi e dei sonori CRACK,Lenore tese l'orecchio per sentire meglio ma fu distratta dall'apertura della porta."Aaron,che sta succedendo sopra"chiese pensando che fosse l'amico ad aver aperto la porta,"Non sono Aaron"l'alta figura di Sirius apparve dal buio della scala,"Sir"sussurrò Lenore con gli occhi pieni di gioia,il malandrino corse a liberarla."Oh Lenny,ma che ti hanno fatto"disse notando le numerevoli ferite,"E scusami per quello che ho detto,ero arrabbiato e non ho pensato...",ma Sirius fu zittito dalle labbra di Lenore che si appoggiarono sulle sue,in un bacio bisognoso."Non fa nulla e anche quella cosa che ti ho detto,non è colpa tua se ho perso il bambino"disse appena dopo essersi staccata da quel bacio."Meglio che mi precipito sopra almeno aiuto gli altri,tu corri fuori,ci saranno gli auror","Non intendo andarmene,vi aiuterò e si,ho ancora le forze necessarie"disse Lenore decisa e dopo aver recuperato la sua bacchetta si fiondò,insieme al marito,al piano di sopra.Uscì per la prima volta dalla cantina elo spettacolo che le si parò davanti non era dei migliori:incantesimi che volavano,nuvole di gas che annebbiavano la vista."Bombarda"si sentì gridare,la catapecchia iniziò a tremare.Si sentirono dei CRACK,Sirius non perse tempo a prendere la moglie per un polso e a trascinarla fuori dalla casa.Uscirono tutti sani e salvi,i mangiamorte e i lupi mannari se ne erano fuggiti grazie alla smaterializzazione."Lenore"gridarono tre voci,Remus,Edmund e Jaques si fiondarono dalla donna quasi soffocandola in un'abbraccio,stessa cosa fecero  Aaron e alcuni auror di sua conoscenza,nel mentre la catapecchia di legno cadeva al suolo...

Ecco a voi un altro capitoloo,spero vi sia piaciuto e non vedo l'ora di scrivere il prossimo dato che ci sarà una scena che io reputo epica.
Nell'immagine sopra fate finta che la tizia abbia i capelli neri e non così chiari,purtroppo non ho trovato altre immagini e questa,sin dalla 

Mariage combiné ~Sirius Black ~Where stories live. Discover now