21. Nascondere

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Su poche cose scommetterei la vita, forse solo un paio. Non sono una brava giocatrice d'azzardo, non mi piace né scommettere né giocare. Vincere però, indipendentemente dal campo, mi piace sempre.

É forse questo uno dei motivi per cui dopo ben mezzora non ho ancora detto nulla ad Allen, riguardo a Tommy, e sui miei sensi di colpa nei suoi confronti. Sono abbastanza sicura che a questo proposito mi prenderebbe in giro, rassicurando, con parole sdolcinate, che lui più di tutti sta benone. Bufale!

Allen va preso di sorpresa, incastrato fra le sue stesse frasi e manipolato, solo in cerca della verità. Ora come ora non mi dirà nulla, troppo stretto alle sue convenzioni ed al dolore.

Si è precipitato da me in poco meno di sette minuti, è corso fino alla mia panchina e per poco non sbarrava gli occhi quando Rex, ancora seduto accanto a me, ha abbaiato in segno di saluto. Inutile sottolineare la sorpresa e la successiva rabbia nei confronti della sorella. A quanto pare il pomeriggio tocca sempre a quest'ultima l'ardito compito, portare a spasso il cane.

Rex, comunque, non sembra particolarmente dispiaciuto. Si è piazzato ai nostri piedi lasciando che il padrone occupi il posto su cui prima giaceva. Da allora Allen tiene ancora una mano sul suo collare, penso abbia paura che scappi di nuovo.

«Tieni»

«Cos'è?», guardo incuriosita la cuffia che mi porge aspettando che ne colleghi l'estremità allo speaker del telefono.

«Ascolta e basta». Non protesto a lungo, infilo la cuffia nell'orecchio e aspetto le prime note della canzone. Cross imita il mio esempio e lentamente si lascia andare sulla panchina. Lascia che la canzone parli per noi.

Fix you dei Coldplay, la riconosco quasi immediatamente, una canzone dedicata a chi si sente insoddisfatto, impotente difronte agli eventi immodificabili della vita, in cui neanche amare o fare del proprio meglio basta. Una canzone che per certi versi non mi sono mai soffermata ad analizzare ma il cui significato, spesso e volentieri, coincide con gli eventi della mia vita.

Inevitabilmente l'angoscia di prima ritorna, così come la tristezza e la consapevolezza che la situazione con i miei genitori non si risolverà da sola. Una piccola lacrima lascia le mie ciglia quando il pensiero di Tommy mi attraversa.

Sto facendo la cosa giusta lasciando tutto nelle sue mani? Forse non dovrei fidarmi, infondo è' solo un bambino ed ha bisogno di aiuto. Tutti hanno bisogno di aiuto, di una luce che li guidi a casa.

Il ricordo di mia nonna mi sfiora ma lo scaccio immediatamente, mi rifiuto di scoppiare in lacrime come una bambina.

MI lascio cullare dalle note dolci della canzone e dalle parole, respiro a pieni polmoni. Non posso che chiedermi in che modo questa canzone sia collegata al ragazzo al mio fianco. Chi ha perso? Perché mi sembra quasi di sentire la fragilità con cui si apre di fronte a queste note.

Lui a differenza mia si schianta, cade e si rialza. Picchia forte contro il pavimento quando crolla ma lo fa altrettanto forte quando si rialza. Non so in cosa stia passando, cos'abbia passato ma trova comunque la forza di starmi accanto.

É inevitabile la piccola invidia che provo nei suoi confronti, però mi accontento della sua presenza. Come ha fatto Naomi, sta imparando a conoscermi e ad occupare un ruolo piuttosto importante nella mia vita.

Quando le ultime note sfumano mi sembra d'essermi risvegliata da una trance. La canzone ha parlato per noi, ed il suo messaggio mi è arrivato, parlando e sussurrando all'orecchio come una vecchia e dolce canzone di Dolly Parton.

Faccio collidere le nostre mani e mi stringo al suo braccio destro. Strofino un po' la testa in modo affettuoso, non potendo farne a meno.

«Grazie Allen, ne avevo bisogno»

Come il cielo a mezzanotte Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang