Umani e Angeli

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Sabato. Laura e Castiel avevano passato tutta la settimana assieme. La ragazza non aveva più avuto rapporti con Sam, Charlie, ma soprattutto con Dean. Il giovane l'aveva contattata più volte per telefono, ma lei si rifiutava di ripondergli. L'angelo d'altro canto, si stava impegnando a scoprire gli hobby e altre caratteristiche della ragazza. Mangiavano assieme in mensa e puntualmente si recavano assieme anche in biblioteca. Il moro però, aveva notato che nella giovane stava crescendo un vuoto dentro, che non riusciva a colmare. Castiel, le ha insegnato i vari aspetti del Paradiso, lei mentre lui le parla, lo ascolta attentamente. Come lui notava in lei un vuoto, lei pensava lo stesso di lui. All'angelo mancava molto la sua casa, progettere le anime umane e vegliare sull'umanità. In particolare però, gli mancavano i suoi fratelli, quelli con cui aveva combattuto fianco a fianco ogni singola battaglia. Il moro aveva chiesto al suo datore di lavoro, Crowley, una giornata libera, in modo tale da poter passare del tempo con Laura anche dopo la scuola. Quella sera infatti, Rowena sarebbe andata ad un convegno tra streghe e lui sarebbe stato a casa da solo. Aveva deciso quindi, di invitare a casa a mangiare la ragazza e prepararle lui stesso del cibo. La giovane si presenta davanti la porta del ragazzo e suona il campanello. Indossa abiti molto comodi: una felpa rossa, dei leggins neri e una fascia rossa legata tra i capelli. L'angelo le apre e la invita ad accomodarsi sul divano del salotto, mentre finisce di cucinare.
Laura: Sono proprio curiosa di sapere che stai cucinando.
Castiel: Non sono molto bravo, però ci metto tutto me stesso.
Laura: Apprezzo l'impegno.
Castiel: Sai, all'inizio non provavo piacere nel mangiare questi oggetti che gli umani definiscono "cibo". Alla fine però, mi sono ricreduto. Tu non hai mai provato nulla di strano nel dormire o mangiare?
Laura: No, io ho sempre vissuto da umana e non ho mai avuto problemi.
Castiel: Si, perché evidentemente il potere che c'era in te l'avevi nascosto dentro di te, senza voler farlo uscire.
Laura: Comunque io non voglio essere un angelo!
Il moro appoggia i piatti sulla tavola e invita la ragazza a sedersi.
Castiel: Perché rifiuti ciò che sei?
Laura: Hai detto che ti hanno ripudiato perché amavi troppo l'umanità. Inoltre, gli angeli non mangiano, non dormono, non bevono. Io non riuscirei a vivere senza le caratteristiche umane.
Castiel: Si, hai ragione, ma essere angelo non vuol dire solo questo.
Laura: Cosa vorresti dire?
Castiel: Tu vivrai molto a lungo, vedrai eventi e fatti che non vedranno gli umani con cui ti relazioni tutti i giorni. Hai la possibilità di volare e visitare luoghi in cui nessun umano ha mai messo piede.
Laura: Capito. Comunque non sono ancora sicura di voler imparare ad essere angelo.
Castiel: È fondamentale che tu lo faccia. Se non sai gestire le tue emozioni, il tuo potere ne risentirà, apparirà quando meno te lo aspetti e potresti fare del male a molte persone, senza volerlo.
Laura: Lo farò solo per non ferire quelli che amo.
I due iniziano a cenare. L'angelo ha preparato la pizza fatta in casa. Il moro ha aggiunto al suo piatto più mozzarella, mentre Laura, ha aggiunto la panna con lo speck.
Laura: In ogni caso, complimenti allo chef!
Castiel: Ti ringrazio, sono felice che tu l'abbia apprezzata!
Laura: Sei davvero molto bravo, Castiel.
La ragazza, con un gesto goffo, accidentalmente si sporca la felpa con la panna. Il giovane si affretta a prendere una salvietta e pulire delicatamente la felpa.
Laura: Grazie, Castiel. Non serviva davvero. Anzi, scusami, non so proprio mangiare senza spocarmi!
I ragazzi sorridono nel vedere la felpa rossa ora completamente bianca.
Castiel: Volevo dirti che come angelo e come umana sei una ragazza dal cuore d'oro.
Laura: Castiel, riesci a fare anche i complimenti? Mi sorprendi!
Castiel: Pensi che un angelo, ormai umano, non riesca a fare i complimenti?
Laura: Se si chiama Castiel, si lo penso.
Scoppiano dalle risate e finiscono la pizza. Entrambi sazi, decidono di guardare un film alla tv.
Castiel: Rowena mi ha insegnato come usare questo affare, però se devo cambiare da tv a Netflix, non riesco mai a ricordarmi come si fa.
Laura: Tranquillo Cas, dai pure a me. Faccio io.
Castiel: Questa tecnologia, troppo complicata!
Laura: Il problema è solo imparare. Non preoccuparti, ti spiego io.
Castiel: Gli umani fanno così tante cose, io non mi capisco più!
La castana guarda l'angelo, il quale fa una faccia triste e stressata, cerca di restare seria però, dopo qualche secondo scoppia in una risata particolarmente rumorosa.
Laura: Sai Castiel, sei davvero così innocente e dolce quando fai così. Non demoralizzarti, è solo un telecomando.
Castiel: Si, ma sembro imbranato in tutto.
Laura: Sei un ragazzo fantastico, non pensarlo neanche. Scusami se cambio argomento, ma vorrei chiederti una cosa.
Castiel: Dimmi pure.
Laura: Come ci si sente quando si vola?
Castiel: Per un angelo è come per un umano mangiare. Una cosa che fai quotidianamente, però ammetto che da quando sono qui, sulla Terra, è diverso.
Laura: Diverso in che senso?
Castiel: In poche parole, vedo le persone spostarsi con quegli aggeggi a quattro ruote o a due..
La ragazza sorride alla frase dell'angelo e risponde.
Laura: Quelle a quattro si chiamano "automobili", mentre quelle a due "biciclette".
Castiel: Si, comunque, indipendentemente dal nome, noi abbiamo la possibilità di vedere tutto dall'alto e credimi penso che un umano lo definirebbe "meraviglioso". È come se liberassi la tua mente, i tuoi pensieri e chiudessi gli occhi per un momento. Comunque, io ti aiuterò ad imparare a volare. In realtà dovresti saperlo già fare, però credo che il tuo caso sia diverso.
Laura: Prometti una cosa, Castiel.
Castiel: Dimmi.
Laura: Voglio che tu non ti senta obbligato a farlo. Ad insegnarmi tutto quello che riguarda gli angeli e il loro mondo. Vorrei che tu lo facessi perché lo vuoi fare. Non voglio essere una "missione", vorrei solo essere tua amica. Se a te fa piacere insegnarmi, io accetterò volentieri il tuo aiuto.
Castiel: Ti aiuterò, perché sei l'unica che può capirmi e perché, mi sto affezionando a te. Io ti insegnerò ad essere angelo e tu mi insegnerai ad essere umano.
Laura: Ti ringrazio, Castiel.
I ragazzi si stringono in un lungo abbraccio, che da di amarezza, solitudine, ma anche di speranza e felicità.

Nerd AngelWhere stories live. Discover now