Ricominciare

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Martedì mattina. Castiel si sveglia e trova un messaggio da Laura.
Laura: Sono pronta. Oggi non farò lezione. Salto la scuola, se lo fai anche tu.
Castiel: Pronta per cosa? Comunque va bene, per una volta posso anche saltare le lezioni.
Laura: Ci troviamo, tra 10 minuti, davanti al "Crowley's pizza", ti dico dopo.
Castiel: Va bene. A dopo.
Subito dopo, i due si ritrovano davanti al ristorante.
Castiel: Hey Laura. Dimmi tutto.
Laura: La mia speranza si è avverata.
Castiel: Sono contento per te, ma perché vedersi?
Laura: Perché tu avevi detto che la speranza è ciò che ci fa volare, liberare la mente ed andare avanti.
Castiel: Capisco. Quindi, dal tuo punto di vista, ora ti senti pronta per volare?
Laura: Si. Vorrei provare.
Castiel: Va bene. Non possiamo provare qui però. Dove vorresti andare?
Laura: Non saprei.
La ragazza riflette a lungo sul luogo per poter restare tranquilli, senza essere visti o disturbati. Alla fine, pensa ad una soluzione diversa dal solito.
Laura: Tu hai il teletrasporto. Puoi portarmi di nuovo su quell'isola deserta?
Castiel: Certo. Ci mettiamo su un angolo, distanti da tutta questa gente e uso i miei poteri. Per la precisione comunque, pure tu hai il teletrasporto, però devo ancora insegnarti come usarlo.
Laura: Appena saremo in quell'isola, ti chiederò pure quello se non è un problema.
Si spostano verso il retro della pizzeria. L'angelo appoggia due dita sulla fronte della ragazza e chiude gli occhi per concentrarsi. I due aprono gli occhi e trovano davanti a sé l'oceano. Il vento accarezza loro i capelli, la sabbia calda si estende sotto i loro piedi.
Laura: È davvero bellissimo questo posto.
Castiel: Pure a me piace davvero molto.
Laura: Mi trasferirei qui!
Castiel: Senza nessuno, da sola?
Laura: No, ovviamente con qualcuno che amo.
Castiel: Sembra una di quelle frasi d'amore.
Laura: Si, potrebbe esserlo. Comunque ora voglio provare a volare.
Castiel: Prova. Io resto qui ad osservarti.
La ragazza mostra le sue ali e i suoi occhi dorati brillanti. Chiude gli occhi, fa un respiro profondo e comincia ad alzarsi verso l'alto. Un battito d'ali, un altro e un altro ancora. La castana raggiunge un punto alto in cielo e guarda il moro ancora sulla spiaggia. Sente il vento scontrarsi contro di lei, in ogni direzione lei vada. Sente di essere più leggera, non porta più il peso delle amicizie perse o del tradimento. Sente di essere di nuovo la ragazza sorridente e nerd di sempre. Pian piano scende verso la spiaggia. L'angelo accenna un sorriso sulle labbra.
Castiel: Quindi ce l'hai fatta? Sei un angelo ora!
Laura: Piano con le parole. Non so ancora come si usa il teletrasporto!
Castiel: Quelle sono cose minori. Il volare è la prima cosa che caratterizza un angelo.
Laura: Si, hai ragione.
Castiel: Hai detto qualcosa di quello che sei ai tuoi amici?
Laura: No, non so neanche se reggerebbero la cosa.
Castiel: Noi angeli non ci mostriamo mai agli umani, però tu sei diversa. Tu sei nata umana e continuerai ad esserlo, anche se parte del tuo DNA è la grazia del Nephilim che è dentro di te.
Laura: Si ma come puoi spiegare a degli umani una cosa simile? Dovrei per forza mostrare le mie capacità.
Castiel: Se vuoi che ti credano si, devi farlo.
Laura: È tutto così complicato.
Castiel: Si, ti capisco. Vuoi che andiamo ora?
Laura: Stai scherzando vero?
Castiel: Ti sembro un ragazzo da battute?
Laura: Si, tu non potresti mai fare battute. Hai perfettamente ragione.
Castiel: Cosa intendevi con "stai scherzando"?
Laura: Abbiamo una spiaggia stupenda, l'oceano davanti ai nostri occhi. Tuffiamoci!
Castiel: Sai nuotare?
Laura: No! Ma adoro andare in acqua!
I due corrono incontro alle onde. Giocano con l'acqua e ad un certo punto, la castana spinge in acqua Castiel, il quale non era intenzionato a bagnarsi la pancia.
Castiel: Laura! È freddissima!
Laura: Cosa sarà mai un po' d'acqua sulla pancia?
Castiel: Parla quella che in questo momento si è fermata all'acqua sulle ginocchia.
Laura: Quelli sono soltanto dettagli.
Castiel: Vieni qui che ti faccio vedere io!
L'angelo prende la ragazza in braccio e la porta su un punto più fondo dell'oceano.
Castiel: Ora ti lascio!
Laura: No! Non mollarmi o ti schiaffeggio!
Castiel: Che fifona che sei!
Laura: Parli tu!
I ragazzi escono dall'acqua e si prendono delle foglie gigantesche di palma per sdraiarsi sopra.
Castiel: Non avevo mai fatto una cosa simile prima.
Laura: Benvenuto tra gli umani!
Castiel: Ti ringrazio, Laura.
Laura: Guarda che sono io a dover ringraziare te. Se non ci fossi stato tu, a quest'ora io sarei ancora una normale ragazzina nerd e magari pure pericolosa per se stessa e per gli altri.
Castiel: Non so cosa sarebbe successo. So solo che sicuramente oggi hai fatto un passo enorme avanti. Ora dovrai farne altri, ma più piccoli.
Laura: Speriamo bene. Vorrei restare qui questa notte.
Castiel: Se preferisci stare qui a me va bene.
Laura: Perfetto! Però avviso i miei che passerò la notte da Charlie.
Castiel: Quindi vorresti mentire?
Laura: A volte Cas, mentire è l'unica soluzione.
Castiel: Non sono d'accordo.
Laura: Ovvio che non lo sei. Sei un angelo!
Castiel: Anche tu!
Laura: Si, ma io ho degli optional diversi.
La castana manda un messaggio ai suoi genitori dicendo che passerà la notte a casa dell'amica e che non ritornerà prima della mattina seguente.
Castiel: Credo sia il caso di costruire una specie di baracca.
Laura: Intendi una di quelle con rami e foglie?
Castiel: Esatto. Questa notte sarà fresca e ventosa. Senza riparo non credo sia la scelta esatta.
Laura: D'accordo. Mettiamoci al lavoro!
L'angelo prende dei rami spessi e li spezza con le sue mani, mentre la castana intreccia le foglie delle palme per poter fare una copertura superiore al posto del tetto e dai lati come delle pareti. Una volta creato l'esterno della capanna, costruiscono dei "letti" per passare la notte. Inoltre, come tocco finale, prelevano delle noci di cocco per mangiare.
Castiel: Sono stato davvero bene oggi con te.
Laura: Pure io, Cas.

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