Ritorno in Paradiso

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Due settimane dopo
Dopo la serata di passione tra Laura e Castiel, tutto procedeva come sempre. Andavano all'Università, studiavano assieme, passavano ore e ore alla Playstation e inoltre, aveva fatto conoscere l'angelo ai suoi amici. Facevano serate di ritrovo a casa di Laura, dove ordinavano la pizza, una persona portava da bere, o meglio Dean, portava da bere, Sam era l'addetto ai giochi da tavolo, mentre Charlie era solita a portare nuovi videogiochi e Castiel veniva sempre accompagnato dalla sua pessima ironia. Il donnaiolo all'inizio non apprezzava molto la presenza del moro, ma alla fine hanno fatto amicizia.
È mercoledì. La ragazza si avvia verso la scuola.  Si avvicina ai ragazzi e chiede se hanno più visto l'angelo. Sono due giorni consecutivi che non si presenta a scuola, non le scrive e la cosa comincia a farsi preoccupante. Sam, Charlie e Dean dicono alla castana di non aver visto il ragazzo. Lei decide quindi di scrivergli.
Laura: Castiel tutto bene? Non ti ho più visto.
La ragazza subito dopo si dirige verso la classe di Economia. Finite le lezioni pranza in mensa con gli altri e poi, studiano in biblioteca. È sempre più tesa. Il moro non le ha ancora risposto. Le viene in mente un'idea: dirigersi a casa di Rowena. Nel pomeriggio Laura va a fare visita alla strega. Suona il campanello e ad aprirla trova la rossa.
Rowena: Ciao cara, tu dovresti essere Laura. Come posso esserti d'aiuto?
Laura: Io cerco Castiel. È in casa?
Rowena: Si è in casa. Lo trovi in camera sua.
La strega accompagna la castana fino alla stanza del ragazzo e poi si dirige verso la cucina.
Laura: Ciao Castiel. Mi puoi spiegare perché non vieni più a scuola e non mi rispondi?
Castiel: Torno a casa.
Laura: Tu cosa?
Castiel: Torno in Paradiso.
Laura: Quando pensavi di dirmelo?
Castiel: Non volevo dirtelo. Non sapevo come fare. Lunedì mattina mi stavo avviando verso l'università e per strada incontro Balthazar.
Laura: E?
Castiel: Balthazar è venuto a prendermi. Si è ribellato in Paradiso, perché mi hanno esiliato. Assieme ad altri miei fratelli è riuscito a togliere il peso che grava su di me, per il mio amore verso gli umani. Mi ha proposto di tornare a casa. Sai benissimo che è sempre stato il mio sogno, così ho accettato.
Laura: Dirmi che avevi accettato una cosa del genere non ti sembrava una cosa adeguata da fare?
Castiel: Non sapevo come ci si comporta in questi casi.
Laura: Si così hai pensato bene di andartene, sparire senza dirmi nulla.
Castiel: Mi dispiace, Laura.
Laura: Per quanto staresti via?
Castiel: È la mia casa.
Laura: Capisco. Ho capito. Lasciamo perdere.
La castana con passo molto veloce e deciso raggiunge la porta, salutando la rossa. L'angelo la ferma.
Castiel: Voglio che tu sappia che per me è molto importante. È la mia casa.
Laura: La mia eri tu. Non è il luogo che fa la casa, ma le persone.
Castiel: Mi dispiace, davvero.
Laura: Anche a me.
La ragazza chiude la porta dietro di sé e con il viso rigato dalle lacrime si dirige verso casa. Attraversa le strisce, ad un certo punto sbuca un'auto da una via interna e ad alta velocità si scontra con la ragazza. Il conducente esce di scatto dalla macchina e si avvicina a Laura. Il guidatore chiama immediatamente il 911. Portano Laura in pronto soccorso. Gli infermieri contattano i genitori della ragazza. Si precipitano di corsa all'ospedale. È stata messa in osservazione in terapia intensiva. La madre piange a dirotto nel vedere la figlia ricoperta di tubi e macchine, mentre il padre cerca di consolarla. I medici dopo un accurato confronto riferiscono ai genitori che è stata molto fortunata, normalmente un incidente simile sarebbe stato mortale. I genitori si dirigono nella chiesa dell'ospedale a pregare. La castana è stabile, nessun segno di miglioramento da due giorni. Castiel, sente la preghiera e si precipita subito nella stanza della ragazza, senza mostrarsi. Nota ferite ovunque e le ali con delle parti spezzate. Accarezza delicatamente Laura e le da un bacio sulla guancia. La castana accenna un piccolo sorriso sulle labbra, mentre l'angelo le appoggia la mano sulla sua.
Castiel: Non avrei dovuto lasciarti da sola.
Laura attraverso la sua mente (alsm): Tranquillo Cas.
Castiel: È tutta colpa mia.
Laura (alsm): Non preoccuparti, davvero. Guarirò.
Castiel: Potresti metterci molto tempo. Le tue ali sono..
Laura (alsm): Distrutte. Lo so.
Castiel: Già.
Laura (alsm): Sei felice ora che sei tornato in Paradiso?
Castiel: In realtà, non lo so. Mi mancava tantissimo, ma la Terra non era poi così male.
Laura (alsm): Ti sei affezionato a questo posto?
Castiel: Non solo al posto. Un giorno una persona mi ha detto che il luogo non fa la casa e forse, aveva ragione.
Laura (alsm): Deve essere una persona molto dolce.
Castiel: Si lo è. Ho deciso che tornerò. Mi sono reso conto che alla fine, nonostante all'inizio mi fosse stato imposto, queste persone, questa vita, ora sono loro la mia casa.
Laura (alsm): Sapevo che un giorno lo avresti capito.
Castiel: Ora torno da Rowena e poi vengo da te fisicamente.
Il moro sparisce e la ragazza apre piano gli occhi. Sua mamma le da un abbraccio forte e suo papà la saluta. Arriva dopo circa 3 ore Castiel e saluta dolcemente la ragazza.
Castiel: Laura, sono qui.
Il moro si siede su una sedia accanto al letto della ragazza.
Laura: Sono felice che tu sia qui.
Castiel: A momenti arriverano anche Sam, Dean e Charlie.
Laura: Grazie Cas.
Castiel: È il minimo. Troverò il modo di curarti più velocemente.
Laura: Non c'è n'è bisogno.
Castiel: Non ti abbandonerò mai più. Promesso.
Laura: Vorrei pure io un giorno fare visita al Paradiso.
Castiel: Sai che i Nephilim non sono accetti. Mi dispiace Laura.
Laura: Già, però vorrei scoprire chi è il mio vero padre.
Castiel: Lo scopriremo. Ora riposati.
La castana si addormenta, mentre il moro resta immobile ad osservarla.

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