Epilogo:

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Sei mesi erano passati da quel terribile e malaugurato avvenimento. Igor si era ripreso perfettamente anche se, senza il tempestivo intervento di Mikial il proiettile gli avrebbe perforato il cuore senza lasciargli alcuna possibilità di scampo. Una cicatrice circolare gli segnava la spalla e, oltre ad essere un segno distintivo diventava facilmente un nuovo argomento di discussione. Mikail ed Eriel erano tornati a casa e finalmente, erano potuti tornare alla loro tranquilla vita.

"Buongiorno" Lo salutò Mikail, lasciandogli un bacio sulla fronte. Eriel sorrise contro il morbido cuscino e gli baciò le labbra. "Buongiorno" Rispose il moro, sollevando una mano per potergli carezzare il viso barbuto.
La barba del biondo era cresciuta molto nell'ultimo periodo, raggiungendo quasi i cinque centimetri. 
"Oggi Hunt ed Eric tornando dalla luna di miele" Disse Eriel mettendosi a sedere e, sbirciando ciò che avveniva in fondo al letto.
Lapo e White erano diventati molto amici, più che amici tanto che, poche settimane dopo il loro ultimo incontro l'husky si era rivelata essere incinta. Ora cinque pelosi cagnolini giacevano dormienti ai piedi del letto.
"Oggi è il grande giorno" Commentò Mikail, ricordando al compagno che quello sarebbe stato il giorno in cui avrebbero portato i cuccioli al canile, dove i nuovi padroni sarebbero andati a prenderli.
"Ma sono ancora così piccoli" Disse il moro, osservando i cuccioli dormienti.
L'attore sorrise e scosse il capo. "Fidati, è il momento migliore" Lo consolò Mikial, baciandogli una spalla.
Eriel sospirò poco convinto e si lasciò andare contro il petto dell'altro uomo. "Ricapitoliamo. Mattina di coccole, al pomeriggio lasciamo i cuccioli e la sera andiamo a cena" Disse il moro, tenendo gli occhi verdi fissi sui batuffoli bianchi. 
"Esatto, torna qui. Ho voglia ti ricevere tante coccole" Commentò Mikail.
Gli passò un braccio attorno al petto e lo costrinse nuovamente a stendersi. Eriel scalciò, tentando di liberarsi dalla presa ferrea dell'uomo e, alla fine, tastando un particolare punto che si trovava sul fianco riuscì, scatenando del biondo una forte risata a liberarsi dalla sua presa.
"Uno a zero per me!" Esclamò Eriel, portandosi a cavalcioni di Mikail.
Il biondo attore lo guardò sollevando le sopracciglia, poi poggiò le mani sui suoi fianchi coperti da un semplice boxer bianco.
"Hey! No!" Lo rimproverò Eriel, scacciando le sue mani birichine. Mikail si mise a sedere, tenendo il compagno in grembo.
"Ci sono dei bambini qui" Continuò imperterrito il moro, alludendo ai cuccioli che dormivano pacifici. L'attore sollevò lo guardò accigliato. "Eriel, non si sveglieranno fino a quando non avranno fame e poi, non sentiranno nulla" Ribatté lui e, con un colpo di reni ribaltò le loro posizioni, bloccando il compagno sotto di sé.
"E, uno pari" Terminò il biondo, baciando le labbra del moro.
Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile.
Mikail si tenne sollevato sulle braccia e scese a baciargli il collo, lasciando un piccolo segno rossastro.
"Nooo, niente segni! Sai che poi Natasha non mi lascerà più in pace" Esclamò Eriel, portandosi le mani a coprire il collo.
Mikail ridacchiò divertito e scivolò a dedicarsi al petto del compagno, stuzzicando con le labbra uno dei capezzoli rosei.
Il moro sospirò e chiuse gli occhi, lasciando scivolare le braccia lungo i fianchi.
"Per quanto ami i preliminari è già molto tardi perciò, passiamo direttamente al sodo" Sussurrò il biondo con voce ammaliante, correndo verso il basso e liberando il membro del compagno, gettando i boxer a terra.
"Che ore sono?" Domandò Eriel, cercando con lo sguardo la sveglia. Mikail fu più rapido e la fece cadere dal comodino, impedendo al moro di guardare l'ora.
"Antipatico" Commentò Eriel con fintamente arrabbiato.
Il biondo sorrise e, con l'intento di farsi perdonare prese la virilità del compagno fra le labbra, facendogli mancare il respiro per qualche istante.
"D'accordo... forse potrei perdonarti..." Disse il moro, stringendo i capelli di Mikail fra le dita, strattonandoli leggermente.
Il biondo perse la presa su di lui e gli sorrise.
"Potresti?" Domandò lui, con tono che stava ad intendere molte cose. Eriel buttò gli occhi al cielo.
"Va bene! Ti perdono. Ora togliti quei maledetti boxer o lo farò io per te" Ordinò il moro.
Mikail ridacchiò e con un unico e fluido movimento si sfilò l'intimo, rimanendo completamente nudo.
Il moro annuì soddisfatto ed allargò le gambe, permettendo al compagno di insinuarsi fra di esse.
L'attore si portò due dita alle labbra e dopo averle inumidite le guidò verso l'entrata di Eriel, lasciandolo nuovamente senza respiro.
"Non mi servono! L'hai detto tu. Andiamo dritto al sodo" Disse il minore, riprendendo le parole del fidanzato.
Mikail buttò gli occhi al cielo ma annuì, accontentando la richiesta di Eriel e, con un unica stoccata scivolò dentro di lui.
Eriel si arpionò alle sue spalle, inarcò la schiena e lasciò cadere il capo all'indietro.
"Tutto bene?" Domandò il biondo, baciandogli le labbra.
Il minore annuì ed avvolse le braccia attorno al collo di Mikail e lo strinse contro il proprio corpo.
"Si. Continua a muoverti" Ordinò nuovamente Eriel e Mikail, non poté fare altro che ubbidire.

Passarono il pomeriggio con i cuccioli nel grande canile e, aspettarono che tutti avessero trovato una casa.
Eriel si dedicò anche alla cura di alcuni dei cani che erano lì da più tempo, regalando a tutti coccole a volontà e, con l'aiuto dell'affascinante Mikail riuscì a trovare casa anche ad alcuni di loro.
"Hai visto che musetti che avevano?" Domandò Eriel una volta che ebbero lasciato il canile.
Il biondo rise ed annuì. Il compagno avrebbe tanto voluto poter portare tutti quegli animali a casa con loro ma, la voce della ragione lo aveva intimato a trattenersi.
"Dici che i cuccioli staranno bene?" Domandò ancor Eriel. Mikail annuì. "Sono sicuro che i loro nuovi padroni li tratteranno perfettamente" Rispose il biondo.
Il più giovane annuì e stringendo la mano di Mikail riprese ad avanzare. Lungo il tragitto a piedi parlarono del più e del meno, anche se l'argomento ricorrente rimase ugualmente quello dei cani.
"Eccoci arrivati" Disse il biondo, fermandosi innanzi ad un alto palazzo dove, all'interno, più precisamente all'ultimo piano c'era il ristorante in cui avrebbero cenato. "Non male" Commentò Eriel, lasciando che Mikail lo guidasse all'interno dell'edificio e poi verso l'ascensore che li avrebbe condotti a destinazione.
Impiegarono pochi istanti per raggiungere l'ultimo piano.
Vennero immediatamente accolti dal maître che li guidò al loro tavolo che, si trovava molto distanziato dagli altri ed aveva una perfetta vista della città. "Bellissimi" Disse Eriel dopo essersi seduto.
Mikail sorrise, felice che quella vista piacesse al suo compagno.
"È stato Eric ha svelarmi dell'esistenza di questo posto" Rivelò il biondo, ricordando che anni prima avevano avuto una piccola cena in quello stesso luogo.
Era stato molto divertente, avevano bevuto fino a quando le gambe non lo avevano più retto.
"Sono sicuro che ci avrà portato Hunt" Commentò Eriel e Mikail annuì, anche lui aveva avuto quella convinzione.
"I signori sono pronti per ordinare?" Domandò una voce maschile.

Al termine della cena entrambi ordinarono il dolce e per finire il caffè. Mikail si alzò in piedi, guardando all'esterno, osservando la città che lentamente si spegneva e dava vita alle feste più disparate.
Eriel lo guardò interrogativo.
"Tutto bene?" Domandò il minore, guardando a propria volta fuori dalle spesse finestre.
Mikail abbassò lo sguardo e sorrise intenerito.
"Non potrebbe andare meglio" Rispose il biondo. Poi, chiuse gli occhi e sorrise divertito.
"O forse si" Continuò l'attore, poggiando un ginocchio a terra.
"Cosa stai facendo?" Domandò Eriel con un filo di voce.
Mikail ridacchiò e infilò una mano nella tasca della giacca, estraendone un cofanetto blu.
"Non lo immagini?" Domandò il biondo, aprendo la scatoletta e rivelando un semplice anello in oro bianco.
Eriel si coprì gli occhi con una mano. "Eriel Mclean, vorresti sposarmi?" Domandò Mikail, sorridendo ammaliatore.
Il moro sbuffò e buttò gli occhi al cielo.
"D
Sai che questa è la classica chiusura di ogni film romantico?" Domandò Eriel in risposta.
Il biondo ridacchiò divertito.
"E, solitamente cosa si risponde?" Borbottò Mikail.
"Si" L'attore scattò in piedi e prese il viso dell'amato fra le mani, togliendogli il fiato.  

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