Capitolo 7

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La luce del mattino non era mai stata tanto fastidiosa come quel giorno. I miei occhi non volevano aprirsi, qualcuno aveva spostato le tende dalla finestra e tutta la luce che non doveva entrare era proprio sul mio viso.
"Louis?" sibbillai, quasi come un sospiro.
"Forza Harry!" lo sentii avvicinarsi al mio letto. "Tua madre ti ha chiamato anche troppe volte per mangiare"
"Mi fa male la testa" confessai mettendo una mano sulla mia testa. Louis si mise seduto sul mio letto e io cercai di aprire gli occhi, volevo guardarlo ma la luce mi stava accecando.
"Eppure non è rotta" scherzò dopo aver preso il mio viso fra le sue mani. "Forza Harold, vai a mangiare, perché se scoprono che ti ho fatto bere mi uccidono"

Si alzò e io infilai subito la mia testa sotto il cuscino.
"Non voglio!" insistetti
"Vedi che ti trascino io in bagno" mi minacciò
"Ed io urlo!" lo avvertì ma in pochi secondi mise le sue braccia sulle mie spalle e con un gesto mi fece alzare dal letto.
"Louis!" urlai per poi iniziare a ridere. Mi aveva buttato giù dal letto, teneva le sue braccia attorno alle mie per poi trascinarmi fuori dalla stanza. Cercavo di porre resistenza ma mi aveva già fatto scivolare fino al bagno.

"Forza, entra ora e datti una pulita" borbottò.
Il mio sguardo si fermò sui suoi occhi, aveva messo una maglia bianca e un cappello strano in testa. Potevo trovarlo... attraente?
"Non ho nessuna intenzione di farlo" sbuffai.
"Sei un ragazzo molto sporco" mi rimproverò

Mi alzai da terra e davanti a lui mi tolsi la maglietta.
"Cosa fai?" mi chiese il ragazzo davanti a me.
"A casa andavo sempre in giro nudo" lo informai
"Non avrai intenzione di spogliarti qua, davanti a me con tua madre, tua sorella e Simon dentro casa" incrociò le braccia attorno al petto.
Sbottonai i pantaloni, dato che la sera prima non avevo avuto neanche la decenza di togliermi i vestiti e mettere qualcosa di comodo. Li tirai subito giù e iniziai a ridere divertito.
"Andiamo Harold, non è divertente, non dopo quello che mi hai confessato ieri sera" grugnì.
"Cosa ti ho confessato?" domandai confuso mentre le mie dita scivolavano nell'elastico dei mie boxer.

Gli occhi di Louis per qualche secondo scivolarono sulle mie mani per capire che cosa stessi facendo.
"HARRY!" mi sentii rimproverare da mi madre e Louis tirò subito un sospiro di sollievo. "Non siamo a casa, non puoi andare in giro nudo" la vidi sbucare.
"Mamma, Louis è un maschio e Simon pure, non credo che si impressionino a vedere un ragazzino che va in giro nudo" cercai di spiegarle.
"Dovresti fare bell'impressione" avevo i suoi occhi pieni di rimprovero contro.

"Stavo per andare a fare la doccia" precisai "Solo che avevo troppo caldo e non sono riuscito ad aspettare" mi abbassai raccogliendo i vestiti che avevo gettato a terra.
"Louis mi faresti compagnia in bagno?" cercai di fare uno sguardo angelico, alla fine volevo solo compagnia. "Per favore" aggiunsi.
"Vado a mangiare" rise per la mia proposta ma mi lasciò lì andandosene in cucina.
"Harry.." mi voltai verso mia madre "comportati bene" mi accarezzò i capelli allontanandosi anche lei.

***
Aveva passato tutta la giornata ad ignorarmi, provavo a parlare con lui ma preferiva conversare con mia sorella. A volte si girava e mi guardava ridendo, quindi aveva capito che mi stava infastidendo.
"Pensavo che sareste andati d'accordo" mi disse Simon riferendosi a me e a Louis ovviamente.
"Lo pensavo pure io" sussurrai tra me e me.
A quanto pare Louis odiava non essere ascoltato. Mi sarei davvero divertito con lui, mi serviva davvero un fratello maggiore con cui scherzare.

Louis si guardò e mi fece un sorriso, lo ricambiai subito cercando di non abbassare troppo lo sguardo ma i suoi occhi mi mandavano in confusione.
"Perché non ci lasci la casa che hai vicino al lago? Possiamo usare queste vacanze per conoscerci meglio" propose Louis a Simon.
Lui mi guardò attentamente e Simon si alzò dal divano.
"Solo voi due?" chiese a Louis.
"Volevo invitare un mio amico" disse
"Vorrebbe" mi corresse Louis uccidendomi con lo sguardo
"Vorrei?" dissi confuso.
Louis sbuffò subito e io lo guardai ancora più confuso.
"Il suo amico Irlandese, io, lui e un mio amico. Solo ragazzi" specificò Louis
"Va bene, vi accompagno io, tutti voi"

Volevo sperare che mi avesse evitato solo per far credere a Simon che non andavamo d'accordo e che dovevamo stare un po' insieme per poter instaurare un rapporto di amicizia o fraterno tra di noi solo per convincerlo a darci quella casa. Sapeva davvero essere tremendo quel ragazzo e mentire mi sa che era che era una delle sue doti.

"Possiamo parlare un attimo?" chiesi a Louis e lui si alzò annuendo.
Mi feci seguire e lo portai nella nostra stanza. Lui entrò chiudendo la porta e io portai le mie mani sui fianchi.
"Sei malvagio!" affermai "Hai mentito, hai creato un piano senza neanche rendermi partecipe" continuai.
"Non so quanto sei bravo a fingere" rispose con una calma assurda.
"Beh, sono abbastanza bravo anche io" mentii, in realtà non avevo mai avuto motivo di mentire, quindi non sapevo se fossi o meno bravo.

"L'importante è che quel vecchio ci porti via da questa casa" fece un sorriso verso di me "se vuoi, possiamo anche non invitare nessuno e rimanere da soli"
Scossi subito la testa, ero venuto in questo posto solo per vedere Niall, non potevo abbandonarlo.
"Niall deve venire con noi, è qua solo per me e io sono qua per lui" confessai.
"Va bene, allora chiamo qualche mio amico, sono molto bravi a portare l'alcol senza farsi vedere da Simon" disse a bassa voce, sicuramente non voleva che qualcuno potesse sentirlo.

Alcol? Avevo avuto una brutta esperienza, quel liquido dal sapore orribile che scendeva per tutta la mia gola. Inoltre mi ero addormentato e chi sa quali altre cose erano successe e io non ricordavo assolutamente nulla.

"Sono delle brave persone?" domandai un po' timoroso della sua risposta.
"Certo, non devi per forza fare quello che facciamo noi Harold, sei piccolo" rispose.
Sicuramente mi avrebbe preso in giro per molto tempo a causa di questa storia.

They Don't Know About Us// Larry StylinsonWhere stories live. Discover now