Capitolo 13

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Tornare a Londra era stato faticoso ma la cosa che più odiavo in assoluto era dire addio a Niall. Le vacanze erano finite anche per quella testa bionda e solo il pensiero di non vederlo più in giro per casa mi faceva stare male.
Avevamo passato l'estate migliore della nostra vita, non avrei mai dimenticato nessun momento trascorso in quel posto, dai falò fuori casa, al bagno in piscina e alla carne che cucinava Liam con tanto impegno.

Pure Zayn si era rivelato un ragazzo molto simpatico e divertente, il suo essere introverso gli dava un aspetto da ragazzo misterio, serio e cupo ma in realtà non era tanto diverso da Louis. Stava per mettersi a piangere quando avevamo lasciato la casa ma sapevo che ci saremmo rivisti.

"Non puoi trasferiti pure tu a Londra?" lo pregai.
"Ama troppo l'Irlanda, come puoi chiedergli una cosa simile" mi rimproverò Louis.
Avevo preso le mani del biondo e le stringevo forte.
"Mi mancherete davvero tanto" i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, era così carino, il suo viso era subito diventato rosso.

"Chiamami quando arrivi va bene?" gli ordinai.
"Va bene" mi diede un bacio sulla guancia "Louis" si voltò verso il ragazzo accanto a me "tratta bene il tuo ragazzo"
Il tuo ragazzo? Louis il mio ragazzo? Io il ragazzo di Tommo? Non ne avevamo mai parlato, era vero che ci piacevamo ma addirittura considerlo il mio ragazzo.

Louis non disse nulla per qualche minuto, sembrava sorpreso tanto quanto me.
"Lo tratterò bene" mi strinse a se con il suo braccio.
"Ora vado.. Ci rivedremo presto" si asciugò gli occhi rossi. "Grazie per la bellissima vacanza" concluse prima di andare via.

***
Erano passati alcuni mesi, come aveva predetto Louis, Simon era molto felice di avere la mia famiglia a casa sua. Non lo avevo mai visto tanto contento come quando io e mia sorella accettammo di trasferirci lì, Gemma perché finalmente poteva studiare ciò che più amava e io perché potevo stare accanto al ragazzo che mi piaceva.
Mi mancavano un po' i miei amici e soprattutto Barbara, aveva pianto tantissimo e mi aveva stretto quando eravamo tornati a casa per il trasloco ma sapeva che a Londra potevo avere un futuro degno.
Avevo sistemato subito la mia roba nella mia stanza, Simon voleva darmi una stanza singola ma avevo rifiutato ovviamente, mi piaceva dividere il mio spazio con Louis.

Con Niall ero rimasto in contatto ovviamente, Liam e Zayn venivano spesso a trovarci e qualche sera uscivamo anche insieme. Liam credo si stesse sentendo con una ragazza, Zayn era invece alla ricerca di un lavoro, amava molto disegnare, un piccolo artista di strada e voleva continuare a farlo anche come lavoro, non solo come hobby.
Inutile dire che l'estate era davvero finita, aveva riempito una parte del mio cuore e l'aveva resa indimenticabile.
Il freddo di Londra era straziante, le giornate erano sempre grige ma Louis riusciva a rallegrarle nonostante il cielo grigio.

"Hai perso di nuovo!" grugnì Louis dopo aver concluso di nuovo la partita ad UNO.
"Ti ho solo voluto far vincere!" mentii. Ultimamente stavo dicendo fin troppe bugie, sicuramente era l'avvicinanza di quel ragazzo.
"Sono solo scuse Harold!"

"Secondo te dovremmo dirglielo?" chiesi un po' insicuro.
"Dire cosa?" domandò confuso.
"Di noi"
"A chi?"
"A mia madre e a tuo zio, dirgli che ci piacciamo" mi imbarazzai.
Il suo sguardo si fece serio alle mie parole.
"Vuoi rovinargli le vacanze invernali?" disse frustrato "Non la prenderebbero bene, non Simon"
"Non possiamo fare finta di nulla" non volevo di certo nascondermi, non a mia madre.

Louis si alzò dal letto posando subito le carte.
"Non ancora, non oggi almeno"
Sembrava agitato, non volevo di certo rovinargli la giornata, magari non voleva che si sapesse che era innamorato di un ragazzo.
Non avevo pensato alla società, l'essere discriminati, giudicati ed etichettati dalle persone. Il mondo era ancora così chiuso mentalmente e forse aveva ragione ad avere paura, forse dovevamo vivere nascondendoci a gli occhi degli altri.

"Credi sia sbagliato?" sussurrai "Credi che noi siamo sbagliati a sentire queste cose l'uno per l'altro?"
"Ma cosa dici?" mi prese subito le mani sedendosi accanto a me. "Non ho paura delle persone, posso anche urlarlo al mondo che tu sei mio" fece una pausa per inumidirsi le labbra asciutte "Voglio solo trovare le parole giuste da dire a Simon" mi rassicurò.

Neanche i nostri amici lo sapevano, solo Niall e lui non mi aveva giudicato, anzi non sembrava neanche meravigliato.
Avevo confessato del mio primo ragazzo a mia madre dopo qualche giorno che stavamo insieme, la relazione non era durata particolarmente tanto, entrambi eravamo insicuri di noi stessi. Lei mi aveva semplicemente sorriso e accarezzato i capelli dicendomi "Per me sarei sempre il mio bambino" per poi baciarmi sulla guancia.
A mia sorella non importa particolarmente se mi piacevano i ragazzi o le ragazze, secondo lei ognuno era libero di avere i propri gusti su tutto, anche se io e lei litigavamo spesso era comunque una brava sorella, quando voleva esserlo.

"Va bene" cercai di mandare via ogni pensiero negativo.
"Ti va di bere una cioccolata calda?" mi fece un sorriso "se vuoi stasera ti aiuto anche ad asciugare i ricci"
Come se non sapessi che lui adorava farlo, ci metteva sempre tanto dicendo 'Poi ti raffreddi' ma secondo me voleva solo giocarci con i miei ricci.
"So farlo anche da solo" dissi imbarazzato
"Allora potremo fare un bagno insieme" il suo tono era accattivante.
Le mie guance diventarono subito rosse, ci misi le mani per cercare di nascondere il rossore.
"Co-come?" borbottai.
"Volevi fare altre cose Harold e ti scandalizzi per un bagno?"
Stava parlando seriamente? Sarebbe stato abbastanza imbarazzante. Se qualcuno ci avesse visto? Che scusa avremmo usato?

"Stavo scherzando" sospirò e io mi sentii sollevato ma allo stesso tempo sentivo un po' di... delusione.
"Andiamo!"
Corsi fuori la mia stanza per poi recarmi verso il salotto dove trovai mia sorella con un enorme pacco di patatine.
"La sala è occupata" disse cacciando altre patatine dentro la sua bocca già piena.
"Ti sei lasciata col ragazzo?" scherzai dato che aveva un cattivo umore.
"Magari lo avessi il ragazzo" tolse il cuscino lasciandomi spazio sul divano accanto a lei.
"Stai bene?" chiesi preoccupato, solitamente sputava fuoco invece sembrava semplicemente triste, magari le mancava casa.
"Tu hai Louis e i suoi amici, io non ho nessuno e mi sento sola" spostò il pacco di patatine e mi sentii stringere.

Che sensazione strana, solitamente litigavamo.
"Puoi venire con noi qualche volta, ti facciamo conoscere Liam e Zayn" cercai di tirarla un po' su di morale.
"Preferivo il biondo, Zayn sembra un poco di buono e Liam è inquietante" confessò.
"Zayn è un ragazzo di cuore, non ti basare sulle apparenze" lo difesi, anche se su Liam un po' aveva ragione.

Vidi poco dopo entrare Louis e si venne subito a mettere accanto a me.
"Di che parlate?" disse il ragazzo rubando il pacco di patatine a mia sorella
"Ragazzi" risposi poggiandomi sulla spalla di Louis e lui ne approfittò per coccolarmi un po' mentre divorava le patatine.
Gemma ci guardò un po' confusa e guardava la mani di Louis che si muovevano sui miei capelli.
"Harry" mi richiamò "Voi due state insieme?" domandò.

They Don't Know About Us// Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora