Capitolo 14

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Tutti ormai sapevano del mio rapporto con mia sorella. Non ci odiavamo ma non andavamo neanche tanto d'accordo, semplicemente ognuno viveva la sua vita.
Mi conosceva molto bene, non avevo mai tenuto segreti né con lei né con mia madre. Primo bacio, primo appuntamento e anche la prima delusione, loro erano la mia famiglia e li rendevo partecipe di ogni mio successo o disavventura.

Guardai mia sorella scioccato, in realtà non sapevo neanche io se stavo con Louis, non avevo ben capito cosa eravamo, ci volevamo ma non avevamo ufficializzato la cosa neanche tra me e lui.
Mi voltai verso Louis in cerca di un aiuto, perché non sapevo cosa rispondere, non perché le volessi mentire ma perché non conoscevo neanche io la verità:
"Si capisce che c'è molta attrazione tra voi due" rispose lei al nostro posto "Non dirò nulla, quando vi sentirete pronti lo farete voi due" concluse mia sorella tornando a guardare lo schermo davanti a se.

Continuai a guardare il viso di Louis che era rimasto immobile e zitto. Io non sapevo ancora come rispondere.
"Quindi ora dovrò chiamarti cognata" scherzò Louis alzandosi dal divano.
"Cosa?" chiesi confuso "Co-cognata?" balbettai.
"Mi dispiace, Harry è un ragazzo davvero impegnativo" entrambi mi stavano ignorando.
"Lo so, infatti sto invecchiando prima del dovuto" scherzò Louis.
Quei due sembravano davvero andare d'accordo. Quello che era appena successo, le parole che aveva detto Louis dovevano farmi pensare che stavamo insieme? 

"Harry sei nel mondo dei sogni?" mi richiamò mia sorella.
"Gemma, ti chiedo di mantenere il segreto per ora" il tono che aveva appena usato Louis era serio. Aveva detto che voleva trovare le parole giuste da usare con Simon, quindi anche mia madre non doveva sapere nulla.
"Ti vergogni?" chiese mia sorella, come sempre era molto sincera e diretta.
"No, solo che mio zio non è molto aperto a queste cose" rispose.
Non voleva neanche che cantasse in una band, eppure la prima volta che lo avevo conosciuto non mi aveva dato quest'impressione. Era abbastanza gentile anche se non passavamo molto tempo insieme, stando sempre con Louis stavo poco a casa e soprattutto con lui.

"Non avrei detto nulla in ogni caso, è la vostra relazione, non è la mia" si concentrò nuovamente sul film.
Louis mi guardava. Quindi stavamo insieme?
"Noi avevamo intenzione di uscire" esordì Louis
"Davvero?" chiesi confuso.
"Dato che sei così giù di morale, vuoi venire con noi? Ci sono Zayn e Liam" continuò Louis.
"No, grazie" rispose secca, mi sa che non le andavano molto a genio i miei amici.

"Potremmo organizzare qualcosa a casa, mia madre e Simon volevano cenare al ristorante o sbaglio?" Mi voltai verso Louis.
"In realtà non hanno detto niente del genere" disse Louis.
Proprio d'aiuto Tommo.
"Prenota subito ad un ristorante e li costringiamo a lasciarci casa" grugnii verso il mio ragazzo, perché ora era il mio ragazzo, no?
Gemma non sembrava molto convinta, ma passare una serata tutti insieme non poteva essere tanto male. Doveva conoscere sia Liam che Zayn prima di poterli giudicare.

***
"Quindi hai mandato tua mamma fuori con il ragazzo per avere la casa libera? Tutto questo per invitare i tuoi amici e rendere felice tua sorella?" disse Niall attraverso lo schermo del mio pc.
Facevamo spesso le videochiamate per parlare della giornata e sembrava molto interessato alla mia relazione con Louis.
"Esattamente!" esclamai fiero di quello che avevo appena fatto.
"Che spreco! Potevate avere casa libera tu e Tomlinson" sbuffò sbattendo la schiena sulla testiera del letto.
"Niall!" lo rimproverai "Ah, quasi dimenticavo di dirti che Louis ha detto a mia sorella che stiamo insieme, Non lo sapevo neanche io" lo informai.
"E tu me lo dici dopo ore che siamo in chiamata?" sembrava sconvolto "ma non era ovvia la vostra relazione?"
"Credo" alzai le spalle.

Sentii la porta della mia stanza aprirsi e il mio sguardo si posò subito all'entrata.
"Potevi darmi una mano" era appena entrato Louis "Ci sono i ragazzi sotto"
Voltai il mio computer in modo da fargli vedere che ero in chiamata con Niall. Louis alzò subito la mano salutandolo.
"Il mio Irlandese preferito!" eclamò
"L'unico che conosci" rispose Niall.
Iniziai a ridere e Louis si venne a sedere sul letto vicino a me.
"Quando hai intenzione di venire e trasferiti qua?" chiese Louis

"Per il vostro matrimonio" scherzò il biondo "Quindi è una cosa ufficiale la vostra relazione?" domandò a Louis.
Fulminai subito con lo sguardo Niall, non doveva dire certe cose a Louis.
"Niall!" lo richiamai
"Cosa?" chiese confuso Louis, per fortuna non aveva sentito quello che Niall aveva detto.
"Niente, ha detto che deve andare via" feci un sorriso e prima che Niall potesse aggiungere altro chiusi la video chiamata mettendo da parte il computer.

"Hai raccontato a Niall di quello che ho detto a Gemma?" aveva sentito fin troppo bene.
"Ci sono Liam e Zayn che ci stanno aspettando" ignorai quello che mi aveva appena detto.
Mi alzai dal letto ma le sue mani mi strinsero subito e mi fecero tornare al mio posto.
"Harold non arrossire per una frase" mi stava prendendo in giro "Mi sembrava ovvia la nostra relazione" concluse alzandosi dal letto.
Cercai di trattenere il mio sorriso da sedicenne felice e lo seguì in salotto dove c'erano Zayn e Liam che stavano parlando tra di loro.
"Mia sorella?" domandai ma entrambi alzarono le spalle "Vado in camera sua"

Andai verso la porta della sua stanza e bussai.
"Gemma, né Liam né Zayn mangiano persone" a volte si comportava come una bambina "Sto entrando!" abbassai la maniglia della sua porta aprendola.
"Voglio stare sola Harry" era seduta sul letto con il cellulare in mano.

Non l'ascoltai e mi avvicinai.
"Vuoi parlarne?" cercai di usare un tono gentile.
"Sto cercando di adattarmi, per te e per la mamma. Ho solo bisogno di tempo" mise via il cellulare per poi prendersi il cuscino.
"Hai già fatto domanda in qualche università?" volevo distrarla.
"Sì, devo studiare per i test di ammissione" rispose.
Sapevo che per lei era molto difficile, io avevo Louis accanto ma se non ci fosse stato lui probabilmente mi sarei sentito allo stesso modo.

"Andrai bene" cercai di darle supporto.
La feci avvcinare a me e allungai il mio braccio in modo da tirarla sul mio petto e la strinsi facendola ridere.
"Sapevo che eri speciale Harry, ma non pensavo così tanto" disse quella frase con una tale dolcezza che il mio cuore si riscaldò per qualche secondo.
"Gemma..."
"Devo dirti la verità, non sarà facile ma hai il mio supporto. Tu lotta con tutte le tue forze" ora il tono che aveva usato era molto più dittatoriale.
"Va bene, te lo prometto" le diedi un bacio sulla fronte.

They Don't Know About Us// Larry Stylinsonحيث تعيش القصص. اكتشف الآن