Capitolo 12

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Credo che fosse stata l'estate più bella della mia vita, avevo conosciuto nuove persone, mi ero fatto nuovi amici, c'eravamo divertiti e Louis... Quel ragazzo era qualcosa di spettacolare.
Il mio cuore batteva velocemente ogni volta che parlavo di lui, non volevo abbandonare quella casa ma comunque una volta tornati a Londra saremmo comunque rimasti insieme.

"Harry quanti ne hai bevuti?" mi chiese Niall sedendosi sul divano accanto a me.
"Non voglio tornare a casa" lo guardai con gli occhi di un cucciolo bastonato.
"Neanche io" bevve tutto d'un sorso quello che aveva dentro il bicchiere di vetro che teneva in mano.
"Niall posso confidarti qualcosa?" mi avvicinai al suo orecchio, la musica che aveva messo Zayn era abbastanza alta. Misi una mano sul suo collo per tenerlo fermo o forse per reggermi.
"Dimmi" rispose curioso.
"Credo di essere gay per Louis Tomlinson" iniziai a ridere allontanandomi

"Lo sapevo già" sbuffò alzandosi dal divano e io ne approfittai per stendermi un po' tenendo il cuscino sopra la mia pancia e stringendolo.
Erano così ovvi i miei sentimenti per lui?
"Chi ha fatto bere Harry?" sentii una voce assordante, era quella di Louis ovviamente.
Mi voltai verso di lui che stava guardando i ragazzi, uno ad uno, in cerca del colpevole.

Feci un sorriso, amavo quando si preoccupava in questo modo per me.
Mi misi seduto, presi la sua mano e lo feci cadere sul divano accanto a me.
"Harry, non dovevi bere" mise una mano sul mio viso, il suo sguardo mi faceva capire quanto fosse preoccupato per me.
"Sto bene" feci un sorriso
"Sei tutto rosso in volto, andiamo in bagno! Così potrai lavarti il viso"
Fece per alzarsi ma allungai il braccio in modo da fermarlo. Mise la sua mano su di esso per spostarlo ma poggiai subito la mano sul suo petto spingendolo in modo che la sua schiena aderiva con lo schienale del divano. Mi alzai mettendo le mani sulle sue spalle e mi sedetti a cavalcioni sopra le sue gambe.

"Cosa stai facendo?" disse meravigliato.
Mi guardai attorno, Zayn stava dormendo sul divano accanto, era sdraiato a pancia in su, la bocca era leggermente aperta, la mano destra pendeva dal divano mentre la sinistra era sopra il suo petto. Spostai lo sguardo su Niall che aveva in mano ancora una birra e stava cantando facendo uno strano balletto davanti la cucina e Liam non riuscivo a catturarlo con lo sguardo.

"Nulla" mentii mentre le mie mani si avvicinarono alla sua maglietta, le mie dita scivolarono sotto il tessuto e accarezzai i suoi fianchi.
"Non sono così ubriaco da lasciartelo fare" grugnì abbastanza infastidito dal mio comportamento "Harry hai solo sedici anni!" mi riproverò.

"Non mi importa" sbuffai prendendo il suo viso tra le mani "So cosa voglio Louis"
"No, Harry! Sei troppo piccolo" mi gettò accanto a lui.
Mi sentivo uno stupido al suo rifiuto, avevo sedicianni ma non ero così ingenuo da non sapere cosa volessi fare.
"Louis tu mi piaci!" pignucolai. Lui si avvicinò al mio viso dandomi un tenero bacio sulle labbra.
"Mi piaci anche tu Harry, per questo voglio che tu stia calmo"

Non ero per niente contento dal suo comportamento ma quel bacio mi aveva già fatto dimenticare tutto.
"A casa sarà difficile" spiegai e le sue guance diventarono rosse.
"Sei un piccolo pervertito" era sorpreso dalle mie parole e in realtà anche io lo ero.

Mi piaceva un ragazzo, mi ero di nuovo innamorato di un maschio ma Louis era diverso, so che è una frase che viene detta da tutte le persone innamorate ma quel ragazzo era davvero diverso, lui era speciale e non perché mi piaceva ma perché aveva gli occhi pieni di tristezza ma nonostante tutto il suo sorriso era il più bello di tutti, perché sapeva quello che voleva e lo otteneva a tutti i costi.

"Andiamo a dormire, domani puliamo" mi fece cenno di seguirlo.
Il mio volto si girò verso Niall che era in mutande e continuava a cantare, Liam si era finalmente fatto vivo e stava già iniziando a pulire.
"Credo che Niall abbia esagerato più di me" constatai.

"Hey Harry, secondo te non sono bravo?" si avvicinò a me alzando le braccia e cercando di imitare una piroetta ma cadde subito a terra.
"I vestiti?" chiesi aiutandolo a rialzarsi ma a malapena mi reggeva io all'impiedi. Per fortuna Louis era dietro di me che mi reggeva.
"Li ho venduti per prendere un'altra bottiglia di birra" Fino a poco fa sul divano faceva la predica a me sul bere e ora era ridotto proprio male. "Sto scherzando, ma fa caldo!" continuò il biondo.
Louis mise una mano sulla mia spalla.
"Andiamo, penso che Niall se la sappia cavare da solo" disse Louis e io annuii anche se non ero certo ma c'era Liam con lui.

Salimmo le scale raggiungendo la nostra camera.
"Non voglio tornare a casa, mi piace stare con i ragazzi" mi lamentai
"Sicuramente Zio Simon sarà felice" si mise seduto sul letto "Sono riuscito a convincerti a rimanere a Londra" aveva un tono duro.
"Non vuoi?"
"Voglio, certo che voglio che tu stia con me Harry... Ma dare soddisfazione a quell'uomo mi infastidisce"
"Non sembra una cattiva persona" confessai.
"Non la conosci, può essere il tuo più grande amico come il tuo più grande nemico, meglio fare quello che vuole lui se non vuoi finire nei guai. Io purtroppo sono costretto, per mia madre"

Sembrava agitato quando si parlava di Simon o della sua famiglia.
Mi misi accanto a lui e lo abbracciai.
"Non sei più solo Louis, ora ci sono io che posso aiutarti" passai la mia mano sulle sue spalle.
"Ti senti davvero pronto a rinunciare alla tua vita? I tuoi amici e la tua band..." Louis si preoccupava sempre per me, sembrava davvero un fratello premuroso.
"Non avremmo mai fatto successo, possono cavarsela anche senza di me. Per quanto riguarda il lavoro posso trovarne uno anche qua e inoltre mia sorella sarà tranquilla con l'università, potrà continuare gli studi a Londra" risposi con un sorriso sulle labbra.

Louis si stese sul letto, mi avvicinai al suo viso dandogli un bacio sulla guancia.
"Spero che questi momenti durino per sempre Harry... Spero di renderti sempre felice"

They Don't Know About Us// Larry StylinsonUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum