Day 2

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Louis aveva capito tutta la questione dell'essere un buon testimone, dell'aiutare Liam anche se nessun impegno era segnato sulla tabella, giurava di aver afferrato pienamente il concetto. Solo, non si aspettava di doverne dare prova così in fretta.

Quel giorno cominciavano le prove per i genitori degli sposi e davvero, Louis voleva conoscere la Wedding Planner di Liam e Cheryl perché... Prove per i genitori?! Cosa avrebbero dovuto provare? Conoscendo Karen, la mamma di Liam, Louis era certo che avrebbe pianto come una fontana e di certo non aveva bisogno di prove per quello.

Comunque. Essendo i genitori e gli sposi off limits per mezza mattinata, Liam aveva avuto l'ardore di chiedere a Louis se potesse badare a Bear.
Louis non ricordava molto della sera precedente, ma era abbastanza convinto di aver alzato il gomito per sopportare la fastidiosa presenza di Harry Styles.

Quindi Liam aveva avuto una gran bella faccia tosta a chiedergli di tenere un marmocchio di quasi due anni, dopo una serata del genere. Già.
Louis si ricordava vagamente anche qualcos'altro. Harry che lo riaccompagnava in stanza e i toni diversi, più gentili. Ma non come quelli di un tempo, no. Erano modi intrisi di tristezza e dispiacere. Ricorda di aver detto qualcosa di carino, ma che gli aveva provocato parecchio dolore.

Scosse la testa e si sistemò i capelli con una manata gentile. Erano appena le nove. Già, esistevano anche di mattina, chi se lo sarebbe mai aspettato?
Dopo aver indossato una felpa le cui maniche arrivavano quasi a coprire la punta delle sue dita, Louis si diresse verso il primo piano, dove Liam e Cheryl alloggiavano.

Saggiamente, decise di prendere le scale. Insomma, erano solo due piani, per di più in discesa, e soprattutto doveva svegliarsi in qualche modo oppure non era certo che sarebbe riuscito a badare al poppante.
Non che importasse molto, comunque. Il suo piano consisteva principalmente nell'incatenare Bear alla televisione davanti ad uno di quei cartoni animati ipnotici e pieni di messaggi subliminali.

Louis aveva letto un articolo su quello, che poteva o non poteva essere scritto sul giornale per cui lavorava Harry. Oh, dannazione.
Quello stupido riccio continuava a rotolare tra i suoi pensieri da... "Sempre" sussurrò una vocina nella sua testa. E che quella fosse la sua coscienza, Louis non aveva dubbi. Era sempre stata una grande stronza.

Una volta arrivato davanti alla porta della camera di Liam, Louis trovò il futuro sposo già sulla soglia, con Bear in braccio, presumibilmente ad espettarlo.

"Eccolo!" fece con voce mielosa in direzione del bambino; "Zio Lou è arrivato".

Louis, suo malgrado, si ritrovò a sorridere. Bear era così piccolo tra le braccia del padre che pareva sparire. Senza considerare, poi, che era la versione in miniatura di Liam. Aveva i suoi stessi tratti del viso, il naso leggermente a patata e deliziosi capelli castano chiaro. Solo gli occhi, luminosi e grandi, erano di Cher.

"Cheryl è già andata via" cominciò a dire l'amico, mettendogli senza troppe cerimonie il bambino tra le braccia. "Bear deve mangiare tra uhm... Due ore circa. Il pannolino è pulito, non farlo dormire più di mezz'ora altrimenti ci terrà svegli tutta la notte e beh, nient'altro. Fai il bravo piccolino."

Liam posò un bacio sul capo di suo figlio. "Non fare arrabbiare lo zio" lo ammonì poi sollevando l'indice.

Bear lo strinse tra le sue dita e borbottò un "Papà." tentennante.

Il ragazzo si illuminò a quello, poi "Per qualsiasi cosa, Lou, siamo nella sala della cerimonia. Non esitare a chiamare." disse serio in direzione dell'amico.

Louis annuì, sollevò la manina di Bear con la sua e la scosse in segno di saluto "Staremo bene, vattene via papà." borbottò. Liam rise ancora per poi allontanarsi.

Two Ghosts |L.S.|Where stories live. Discover now