Day 10

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Il grande giorno era finalmente arrivato. La tenuta era in assoluto fermento. I fiori decoravano gli ingressi e le navate, i parenti e gli amici riempivano il grande palazzo barocco con i loro smoking eleganti e i vestiti in chiffon, i fotografi erano già pronti per immortalare ogni momento di quella giornata.
Louis era stato svegliato dal rumore poco piacevole dei pulisci-strada che riecheggiava dalla sua finestra. E, sul serio, come diavolo aveva fatto Juliet a procurarsi dei pulisci-strada?!
Scosse la testa e richiuse la sua valigia. All'inizio di quei dieci giorni, lui nemmeno voleva partire. Eppure, adesso era così malinconico, quasi triste, nel dover lasciare quel posto. Forse non il posto in sé, ma quello che significava: una rinascita, una nuova chance. Per lui, per Harry, per loro.

Si rimirò davanti allo specchio. La camicia nera era avvolta da uno smoking del medesimo colore che lo fasciava perfettamente nelle sue forme. Louis soppesò per un attimo la giacca a doppio petto elegante, decidendo poi di chiudere uno solo dei due bottoni. Acconciò i capelli con del gel e si compiacque appena del risultato. I suoi occhi brillavano come fanali azzurri per contrasto col suo abbigliamento scuro. Si avvicinò al comodino e soppesò per un attimo la decorazione che aveva scelto per il suo occhiello. Poi sorrise scuotendo la testa e, riportandosi davanti allo specchio, sistemò la peonia rosa nel taschino della sua giacca. Indossò le sue scarpe eleganti, lucide e decise di avviarsi verso la cappella. Era piuttosto sicuro che a Juliet sarebbe venuto un infarto se solo avesse fatto tardi.
Scese la grande scalinata. Era molto emozionato per ciò che stava per fare. Era chiamato a testimoniare l'amore tra Liam e Cheryl. E tra tutti, Liam aveva scelto lui per quel ruolo. Si sentì ancor più felice ed elettrizzato a quella realizzazione.
Nella grande hall incontrò Niall. Gli dava le spalle e parlava fitto fitto con qualcuno che, da quella posizione, Louis non riusciva a vedere.

"Nialler!" lo salutò stringendogli una mano sulla spalla.

L'amico si voltò sorridendogli. Aveva un elegantissimo completo grigio a quadrettoni larghi e degli occhiali da vista posati sul naso. Sembrava un principe. Louis non sapeva chi fosse la sua accompagnatrice, ma la reputò davvero fortunata: Niall era talmente puro e genuino, che risultava davvero impossibile non amarlo.

"Lou!" lo salutò di rimando l'amico.

Tra le mani aveva un drink e adesso che poteva vederlo, Louis si accorse che stava parlottando con un ragazzo molto alto, dalla mascella scolpita e i capelli arricciati sulle punte.
Sotto il suo sguardo, il ragazzo in questione abbassò gli occhi e si sistemò imbarazzato la camicia eccentrica che indossava.

"Il tuo più uno non è ancora arrivato? Hai creato così tanto mistero attorno a questa ragazza che non vedo l'ora di incontrarla".

Louis non sapeva cosa avesse detto di male. Il suo commento era più che mai gioviale, eppure sentì un velo di tensione e di imbarazzo posarsi sulla conversazione.

Niall si schiarì la gola e con le guance più rosse di due mele matura disse: "Louis, lui è Shawn".
"Il mio più uno" chiarì quando vide lo sguardo interdetto del maggiore.

A quel punto, il viso del liscio si tinse di pura sorpresa. Si affrettò a mascherarla, comunque, e strinse la mano al ragazzo per presentarsi a sua volta.

Scambiò con il Shawn alcuni convenevoli, poi però, non riuscì più a trattenersi e "Ma allora tutte quelle damigelle bionde?" chiese.

Niall lo guardò con puro terrore negli occhi, gli fece cenno di no con il capo ma ormai le parole erano già fuori, tant'è che Shawn sembrava accigliato.
Louis si rese subito conto dell'errore e si morse la lingua, maledicendosi.

Stava per dire qualcosa, qualsiasi cosa per cercare di rimediare ma "Louis Tomlinson!" tuonò la voce di Juliet in quel momento.

"Devo andare" disse il maggiore allontanandosi all'improvviso e abbandonando Niall nella situazione che lui stesso aveva creato.

Two Ghosts |L.S.|Where stories live. Discover now