Day 3/4

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Like our first kiss, it was perfect
We were nervous on the surface


Harry e Louis si stavano frequentando, adesso il riccio non aveva più dubbi. Insomma, si incontravano tutti i pomeriggi al parco, e se ne stavano lì a chiacchierare e a ridere.
Louis era un vero spasso, faceva un sacco di battute divertenti e ogni volta che Harry sorrideva, posava la punta delle dita nelle sue fossette. Il riccio arrossiva sempre a quel punto.

Passeggiavano anche, lungo tutto il parco. Una volta Louis aveva fatto casualmente scontrare le loro mani. Harry, allora, aveva sorriso e le aveva allacciate tra loro.
Era bello come tutto quello stesse avvenendo in modo assolutamente naturale. Harry e Louis si erano semplicemente trovati. Si erano scoperti pian piano, toccando anche argomenti più spinosi. Ma si piacevano, questo era lampante.

Perfino Gemma si era accorta che suo fratello avesse una cotta e non faceva che punzecchiarlo chiedendogli di rivelarle il nome dell'interessato.
Quel pomeriggio, come tutti gli altri d'altronde, erano seduti su quella che ormai Harry aveva cominciato a considerare come la loro panchina e non più la sua soltanto.

Louis stava parlando della sua famiglia. Gli aveva raccontato di avere una sorella più piccola, Lottie, che aveva una passione per le barbie e dei lunghi capelli biondi. Gli disse di come i suoi capelli fossero sempre intrecciati perché loro madre, Claire, era brava con le trecce. Fu a quel punto che Harry capì da dove veniva il nome francese di Louis.

"Mia madre è francese di origine." fece lui orgoglioso, gli occhi gli si illuminavano ogni volta che parlava di lei ed Harry lo trovò un dettaglio adorabile.

"Te la farò conoscere, un giorno." disse prendendo la mano del più piccolo ed intrecciando le loro dita, in un gesto che ormai era diventato quasi abituale.

Harry lo osservò con gli occhioni spalancati a causa delle implicazioni di quella frase. Poi sorrise ed annuì col capo.

"Ti piacerà. Lei è bellissima ed è bravissima, con tutti. Anche con mio padre, nonostante lui non se lo meriti affatto." commentò Louis, arricciando il naso.

Era la prima volta che il liscio menzionava suo padre, non lo aveva mai fatto prima, e Harry dovette mordersi il labbro per chiedergli cosa fosse successo e perché sembrava così risentito mentre parlava di lui.

Ma Louis continuò, in modo tale che il più piccolo non fosse costretto a chiedere. "Sai, lui... Se n'è andato." rivelò abbassando il capo.

Harry gli strinse più forte la mano, come a fargli sentire la sua presenza, a dirgli che c'era lui e che Louis non era solo.

Il maggiore sollevò il capo e gli sorrise. "Ha trovato un'altra donna con cui ha avuto un'altra famiglia e, bè penso sia impegnato con le sue nuove figlie per badare a me e Lottie" disse scrollando le spalle e fingendo disinteresse.

Harry lo vedeva che era ancora ferito, ma si limitò a farsi più vicino a lui e schioccargli un bacio sulla guancia.

"Ha avuto due gemelle, sai?" gli disse.

Il più piccolo annuì e basta. Non aveva detto una sola parola in quel monologo, ma non voleva interrompere le confidenze di Louis.

"Immagino che lo tengano molto impegnato e che quindi proprio non abbia tempo anche per noi" sussurrò.

Il cuore di Harry si strinse appena. Chi potrebbe mai abbandonare i suoi figli? Soprattutto un ragazzo dolce, ed intelligente e così dannatamente bello come Louis. E forse lui era un tantino di parte, grazie tante, ma suo padre rimaneva una brutta persona.

Two Ghosts |L.S.|حيث تعيش القصص. اكتشف الآن