Day 6

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I'll use you as a focal point,
So I don't lose sight of what I want

Louis stava dondolando sui suoi piedi da circa mezz'ora. Osservava la gomma consumata delle sue vans nere piegarsi e poi tornare rigida.
Era il secondo ed ultimo giorno di prove per i testimoni, l'indomani sarebbero cominciate quelle per le damigelle. Louis era davvero sollevato di non dover più vedere il cipiglio di disapprovazione dipinto sul viso della Wedding Planner Juliet ogni volta che lei rivolgeva uno sguardo verso di lui. La donna era nervosa quel giorno. Aveva permesso loro di svolgere le prove nella cappella dove si sarebbe tenuto il matrimonio, e malgrado quella grande concessione, Cheryl non era con loro. La sposa non era lì con loro.

"Se neanche la sposa vuole subirsi tutto questo, perché devo farlo io?" fece Louis col tono lamentoso degno di un bambino.

Liam lo fulminò con lo sguardo, ma era ormai troppo tardi perché: "Anche per me è un piacere trascorrere del tempo con lei, signor Tomlinson" commentò velenosa Juliet.

In quel momento la cappella era sommersa dal disordine. I fiorai si stavano affaccendando a disporre i fiori "In rigoroso ordine cromatico" come richiesto dalla donna, i membri dello staff della tenuta erano o inginocchiati sul pavimento a fissare il tappeto rosso, oppure in equilibrio sommario su lunghe scale per spolverare i lampadari di cristallo. Erano gli ultimi giorni a disposizione per rendere tutto perfetto per il grande giorno ed ogni operaio si stava impegnando nello svolgere bene il suo lavoro. Juliet si spostava da un punto all'altro della grande navata dando indicazioni più o meno gentili a tutti coloro che stavano lavorando. A scatti regolari, sollevava la testa verso la porta, quasi si aspettasse di veder comparire Cheryl da un momento all'altro, e quando questo non accadeva, tornava sbuffando da Liam ripetendogli quanto fossero importanti le prove per un matrimonio perfetto.

Louis, onestamente, faticava a capire come insegnare ai bambini a spargere petali con un'angolazione precisa di trenta gradi potesse rendere un matrimonio perfetto, ma forse lui era di parte.

"Non importa" esordì Juliet, "Bisogna sempre accontentare i capricci della sposa".

La sua finta calma era talmente palese, che perfino la sua palpebra la tradì, prendendo a tremolare in chiaro segno di nervosismo.

"Aspetteremo tutto il giorno se necessario" concluse infine.

E a Louis, quella frase, suonò più che mai come una condanna tant'è che emise un lamento di pura sofferenza. Juliet non lo degnò di una seconda occhiata, si allontanò e continuò la sua crociata sulla scala cromatica dei fiori contro il povero fioraio.
Harry ridacchiò e solo in quel momento Louis lasciò cadere gli occhi su di lui. Gli stava di fronte, occupava la sua stessa posizione ma dal lato diametralmente opposto, quello della sposa.
Non appena i loro sguardi si incrociarono, il riccio cercò di sorridergli rassicurante, come a dirgli che tutto quello sarebbe finito presto. Allora Louis sbuffò ancora perché aveva chiaramente cinque anni, grazie tante. Harry ridacchiò di nuovo e poi gli sorrise con le fossette.

Louis non sapeva bene cosa fosse tutto quello. Tutto quel sorridere, tutte quelle fossette, tutte quelle meravigliose iridi verdi. Aveva avuto paura, però. Sì, il giorno precedente aveva davvero temuto che quello di Harry fosse stato una sorta di discorso d'addio. Ma adesso eccolo lì, sorridente e bellissimo al punto che Louis non poté trattenersi dal domandarsi come avesse fatto, in quei lunghi cinque anni, a vivere, anche solo a respirare senza quegli occhi vivaci puntati su di lui. Forse Liam aveva ragione, Harry era il suo unico. E per quanto Louis considerasse sbagliata quella verità, per quanto cercasse di negarlo a tutti, in primis a se stesso, Harry riusciva ancora a fargli tremare il cuore. E lo faceva inconsapevolmente, come se gli venisse assolutamente naturale farlo. Louis ci aveva provato a trovare negli altri quello che in passato gli aveva dato Harry, ma non ci era mai riuscito. Non sorridevano come lui, non lo guardavano come lui e non lo facevano nemmeno lontanamente sentire, come lo faceva sentire lui.

Two Ghosts |L.S.|Where stories live. Discover now