Only mine|| R.T.

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Per ______gixweasleyx
Spero ti piaccia ❤️

"Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra,
varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni."
(Alda merini)

La campanella finalmente suonò, il ciò significava che la giornata per gli studenti era finalmente finita.
Tutti gli studenti si alzarono velocemente dal banco, infilando i libri nei propri zaini e uscendo dalla classe cercando di raggiungere ognuno di loro i propri amici.
T/n uscì dall'aula di scienze mentre camminava per i corridoi, cercando la sua migliore amica. Ma non la trovò.
Fece il giro della scuola, delle aule, degli armadietti, e degli sgabuzzini. Ma di lui, nessuna traccia. Si erano dati appuntamento alla fine della lezione davanti all'aula di inglese, ma nulla. Lei non c'era.
La C/C tornò vicino al proprio armadietto, sbloccando la combinazione e infilò i libri nel
suo armadietto, aspettando che la ragazza si facesse viva.

D'improvviso due mani si misero su gli occhi della ragazza che sobbalzò lievemente, spaventandosi.
<<Stronza ti avevo cercato dappertutto, dove eri!?>> T/n parlò in modo freddo. Ma quando sentì la risatina che proveniva dietro di lei, si girò e vide la persona che gli aveva coperto gli occhi. Era Richie Tozier, un suo compagno di classe. Si erano parlati varie volte anche se lui continuava a essere se stesso, a T/n stava simpatico perché la faceva ridere. Era un ragazzino con voti alti, pervertito, divertente. Esso aveva dei capelli ricci e di un nero molto scuro quasi come la liquirizia, gli occhi di un marrone scuro che da dietro gli occhiali di colore nero sembravano giganteschi, un naso ricoperto dalle sue lentiggini, le labbra carnose. Solitamente, come quel giorno, indossava sempre una camicia hawaiana, con sotto una maglietta semplice bianca, dei pantaloncini che arrivavano fin sopra le ginocchia e le scarpe da ginnastica ormai consumaste dopo molto tempo.
<<Sembri un po' arrabbiata, eh T/c?>> il ragazzo ridacchiò ancora di gusto, mentre le guance della ragazza si tingevano di rosso per l'imbarazzo.
Lei cercò di scusarsi, presa dal panico <<S-Scusami! Pensavo che fosse la mia migliore amica e...>> si mise le mani sul viso, cercando come di nascondersi o di sotterrarsi <<...mi dispiace...>>

Lui la guardò e la abbracciò, lei nascose il viso nel suo petto mentre lui le accarezzò i capelli lentamente come per dirle 'non preoccuparti'.
Si staccarono e T/n ridacchiò per il suo comportamento un po' da bambina <<Scusami pensavo fossi la mia migliore amica>>
Lui la guardò <<Non mi sembra che io sia munito di vagina, ma mi va bene così>> e questa frase fece ridere nuovamente la ragazza.
Lui continuò a parlare un po' più seriamente, o forse no <<Come va alla mia señorita?>> chiese pronunciando qualche parola in spagnolo per far colpo sulla ragazza difronte a lui. Le mise un braccio intorno alle spalle tirandola a se, mentre lei sorrise al quel gesto. Era come un gesto di affetto e di fratellanza.
Ma forse uno dei due non la pensava così, ma doveva fingere per non rovinare la loro amicizia e per non perdere l'altro.
La ragazza lo guardò <<Bene, più o meno>> sospirò in modo felice <<Finalmente oggi è venerdì, e potrò rilassarmi a casa.>>
Il ragazzo si aggiustò gli occhiali sul naso mentre la guardava maliziosamente <<Divertirti in che modo?>> ovviamente il ragazzo non si sarebbe mai trattenuto al fare domande sconce solo per il divertimento di infastidire gli altri, ma lei non lo fece. Anzi stette al gioco, per rendere le cose più interessanti <<Mmm perché dovrei dirtelo?>> la C/C alzò un sopracciglio mentre sulle sue labbra comparve un ghigno malizioso <<Ti fai i film mentali di cosa faccio a casa mia?>>
Il riccio fece il finto indifferente, anche se motiva dalla voglia di stuzzicarla <<Io? Pfff magari sarai tu>> poi cedette <<Magari puoi farmi vedere cosa fai a casa no?>>
La ragazza usò la scusa di aggiustargli il colletto della camicia per farlo avvicinare più a se <<Tipo invitarti a casa mia sabato?>>
<<Mmmh non sarebbe una cattiva idea>> il ragazzo sorrise ancora più maliziosamente mentre le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Capitava spesso che entrambi flirtassero, durante la lezione, quando si incontravano, quando andavano a mensa. E potevano continuare così per ore ed ore, osservando i comportamenti dell'altro. L'attrazione tra di loro era inspiegabilmente alta e a nessuno dei due dispiaceva, del resto. Erano entrambi carini, con un carattere simile, con lo stesso senso dell'umorismo.
Erano una coppia inseparabile.

Il viso del moro poco a poco cambiò. Abbassò di poco la testa, guardando sempre davanti a se, mentre le sue sopracciglia si corrugavano e il ghigno scomparve.
La ragazza si spaventò a vedere l'espressione del ragazzo e balbettò un po' <<R-Richie...?>> poi deglutì a fatica <<Che succede?>>
Ma lui non guardava lei, guardava oltre di lei.
Dei ragazzi più grandi stavano squadrando la ragazza dall'alto in basso, ma in particolare su alcune parti del suo corpo ben precise. E questa cosa diede fastidio al ragazzo, molto.
<<Ti stanno guardando un po' troppo>> il ragazzo quasi ringhiò a dirlo. Ma la ragazza non era vestita così tanto scollata: aveva dei jeans blu, una felpa blu che le copriva abbastanza, delle scarpe chiuse. E anche se lei fosse vestita in modo più scoperta, nessuno doveva permettersi di guardarla in quel modo, che dava il rivolta stomaco.
<<Non preoccuparti... sai che solo dei malati mentali>> la ragazza cercò di calmarlo, mentre lei cercava di abbassarsi la felpa ancora di più. Ma il ragazzo strinse i pugni, così tanto da lasciarsi i segni nei palmi delle mani <<No non è un questo.>> Richie spiegò e T/n stette ad ascoltare curiosa <<Mi dà fastidio che altri ragazzi ti desiderino, quanto io faccia lo stesso .>>
Il cuore della ragazza iniziò a battere all'impazzata anche se non ne sapeva il motivo, poiché non aveva capito l'affermazione di Richie. Stava scherzando? Era serio? Provava qualcosa? O stava semplicemente flirtando come sempre, ma in modo più serio?
T/n non lo capì, ma si lasciò baciare dolcemente dal ragazzo mentre lei portava le braccia attorno al suo collo e lui poggiava le mani sui suoi fianchi, mostrando ai ragazzi che la ragazza stava con lui. Non ufficialmente, ma si capì ugualmente che era una dichiarazione e che lei aveva ricambiato.
Cavolo se a T/n piacevano quelle labbra, se gli piacevano quegli occhi che la guardavano in ogni momento, quelle mani che le cingevano i fianchi con possesso. Quel ragazzo era perfetto per lei, e lei lo amava con tutta se stessa.

T/n nascose il viso tra le mani quando si staccarono e il ragazzo ridacchiò divertito. Ecco a T/n cosa piaceva di più di lui: la sua risata.
<<Allora, l'appuntamento a sabato è puntato giusto?>> il ragazzo sorrise mentre la ragazza lo guardò sorpreso, pensando che stesse scherzando <<Beh allora vengo a prenderti io, alle 7.30! Fatti trovare pronta. Ci sarà un pacco pronto solo per te>> il ragazzo le fece l'occhiolino per il doppio senso che aveva inserito nella frase, mentre la ragazza non ci capiva più niente.
Il ragazzo la baciò sulle labbra e le sussurrò un <<Sei solo mia>> per poi andare via, e raggiungere il suo gruppo di amici che lo aspettava.

<<T/N TI PREGO NON MI UCCIDERE HO FATTO RITARDO E- eh? T/n?>> la migliore amica di T/n era arrivata e le stava scuotendo una mano davanti agli occhi, poiché la aveva trovata imbambolata a fissare un punto vuoto con un sorriso ad ebete sulle labbra <<T/N? Stai bene!?>>
Oh eccome se stava bene, si sentiva in paradiso a causa di quel ragazzo che le aveva rubato il cuore con un solo sguardo.

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