Newt si svegliò nel letto di Thomas. Sentiva dal bagno l'acqua della doccia.
Si alzò e vide sul comodino un biglietto con scritto "Se ti svegli prima del mio arrivo, sono andato a correre. Thomas". Newt sorrise e mise il bigliettino in tasca. Si stava mettendo le scarpe quando uscì Thomas dal bagno.
-Buongiorno.
-Giorno.
Disse il ragazzo biondo con voce assonnata.
-Di sotto c'è la colazione. Hai fame?
-Si, grazie.
I ragazzi scesero in cucina.
-Hale è già uscito?
Chiese Thomas a sua madre.
-Puoi chiamarlo per nome, sai?
-Non hai risposto alla domanda.
-Doveva correggere un compito.
-Il mio. Quello che mi ha fatto fare come castigo.
Thomas si sedette vicino a Newt.
-Forse era meglio uscire.
Disse il ragazzo dai capelli scuri.
-Non ti preoccupare.
La madre li stava guardando.
-Non dire una parola.
Disse Thomas rivolto a sua madre.
-Sii più gentile con tua madre.
Newt aveva dato una gomitata scherzosa al compagno.
-Non la conosci.
Mangiarono e uscirono.

-Quindi il nostro prof di chimica, il vicepreside, ti odia. E sta con tua madre.
-Si. Ridotto molto in sintesi si.
-Ho capito perché tu lo odi, ma perché lui odia te?
-Sono di intralcio per lui. Sono figlio di mia madre e un altro uomo.
-Vuoi parlare di ieri sera?
-Ce n'è bisogno?
-Non credo.
Newt e Thomas stavano camminando verso scuola quando incontrarono Minho e Alby.
-Ciao ragazzi.
Disse Alby.
-Come va?
Chiese Minho.
-Bene.
Risposero i due ragazzi insieme. Si guardarono e sorrisero diventando rossi.
Minho e Alby si guardarono e si girarono verso i due ragazzi sorridendo

-Allora? Che è successo ieri?
Chiese Alby.
-Niente di che. Abbiamo mangiato una pizza e dormito insieme.
-Solo dormito?
-Si. Te l'ho detto. Non è successo niente.
-Neanche qualche bacetto?
-Un paio.
-Lo sapevo. Wuwuwuwu! Sangster ha colpito e centrato il bersaglio! La folla esulta.
Alby stava gesticolando per dare un'aria più teatrale.
-La droga fa male.
-Ma smettila cretino.
Il ragazzo gli diede una pacca sulla spalla. Alby notò che aveva attaccato un biglietto scritto da Thomas all'armadietto.
-Ti sei preso una bella cotta.
-Ma stai zitto.
Risero insieme i ragazzi.

-Minho piantala. Abbiamo fatto il progetto, abbiamo ordinato una pizza e abbiamo dormito. Solo dormito.
-C'era Hale a casa, non è vero?
-Si. E ci ha visti. Insieme. Coricati abbracciati nel letto.
I due rimasero un po' in silenzio.
-Sicuro che non sia successo proprio niente?
Disse Minho per sdrammatizzare.
-Qualche bacio. Nulla di impegnativo.
-Quindi la cosa è reciproca.
-Non lo so, Minho. Credo di sì. Non ne sono sicuro. È confuso. Ed è già un periodo di merda. Non ho tempo di pensare a Newt.
-Forse pensare a Newt potrebbe aiutarti.
-Senti, se volevo un consiglio andavo dalla psicologa.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Non ci stai più andando, vero?
Thomas chiuse i pugni più forte che poteva.
-Devo andare in bagno. Ci vediamo in classe.
-Thomas.
Il ragazzo si girò
-Non fare stronzate.
Minho andò in classe.

Runners (newtmas)Where stories live. Discover now