15.

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Thomas stava andando nella sala d'attesa quando sentì sua madre parlare.
-Si, sono la madre di Thomas O'Brien. Lei è il neurologo?
-No, sono uno psichiatra. Mi hanno chiesto un consulto. La situazione di suo figlio è difficile e confusa.
Thomas si appoggiò al muro e ascoltò la conversazione.
-Dovrei continuare a vederlo per capire cos'ha. Intanto consiglierei un calmante per i suoi attacchi d'ira.
-Non ne ha bisogno. Mio figlio fa solo i capricci. Lo fa per farsi vedere, non ha niente.
-Signora, si fidi di me. Sono uno psichiatra con anni di esperienza. Non mi farei ingannare da un ragazzino.
-Si fidi di me, lo conosco da anni mio figlio. È un bravissimo attore. Sa ingannare anche il più bravo osservatore. Ha inventato tutta questa storia per attirare l'attenzione. Vuole solo essere diverso degli altri.
-Signora O'Brien, io non la posso obbligare a fare niente, ma posso chiamare i servizi sociali se mi rendo conto che suo figlio non viene seguito come dovrebbe.
-È una minaccia?
-È un avvertimento. Se lo trovo di nuovo in ospedale a seguito di una perdita di controllo senza che sia venuto prima a farsi vedere, chiamerò i servizi sociali.
Disse il medico andandosene. Thomas si avvicinò alla madre.
-Andiamo a casa.
Erano nel parcheggio. La madre gli diede una botta sulla nuca. Thomas sentì un dolore lancinante e cercò di non piangere davanti a sua madre.
-Cosa diavolo ti salta in mente. Portare avanti questa pagliacciata davanti a uno psichiatra. Adesso chiamerà i servizi sociali perché crede che non mi occupo di te.
Disse urlando.
-Scusa mamma.
Disse Thomas cercando di controllare la voce.
-Stai piangendo? Te l'ho detto mille volte. Questa recita con me non attacca. Sii uomo.
-Alissa, devi andare a lavoro. Lo accompagno io a scuola, non ti preoccupare.
Disse Derek Hale avvicinandosi.
-Nessuno ti ha chiesto niente Hale.
Disse Thomas quando sua madre se ne era andata.
-Per l'amor del cielo Thomas, lascia che ti aiuti.
-Non ti ho mai chiesto di farlo. Ci vado da solo a scuola.
-Thomas. Torna qui. Sai che ti posso aiutare. Accetta il mio aiuto.
-Vaffanculo Derek.
Disse ad alta voce Thomas mentre si incamminava verso scuola.

-Thomas sicuro di essere pronto a tornare a scuola? Sono passati solo due giorni.
-Ce la faccio Minho. Fatti i cazzi tuoi.
Disse andando in classe.

-Thomas non sta decisamente bene.
Disse Newt rivolto a Minho e Alby.
-Cosa hai intenzione di fare? Non si fa aiutare da nessuno.
Disse Alby.
-Perché?
-Per colpa di sua madre. Gli ha sempre detto che sta solo recitando e che fa finta di stare male per attirare l'attenzione. Gliel'ha detto talmente tante volte che ci crede pure lui.
Disse Minho.
Silenzio.
-Cosa facciamo?
-Non lo so. Possiamo chiedere alla signorina Martin.

Runners (newtmas)Where stories live. Discover now