18.

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-Newt Sangster?
Disse Lydia Martin entrando in classe.
-Si, sono io.
-Può seguirmi?
Uscirono lasciando la porta socchiusa.
-Tuo padre ha avuto un infarto. Non sono riusciti a salvarlo.
Thomas aveva sentito tutto. Si coprì la bocca con la mano.
"Ti prego Newt, non fare cazzate"
-Non è possibile. Mio padre è un medico. Sa i sintomi di un infarto. Se ne sarebbe accorto. Non è possibile.
-È normale avere una fase iniziale di negazione.
-Io... devo andare. Scusi.
Disse Newt andandosene. Thomas uscì dall'aula e seguì il ragazzo che si era messo a correre.
"Non girare da quella parte, ti prego. Quel corridoio porta a un solo posto. Ti prego non lo fare Newtie. Merda. Ha girato li"
Erano sul tetto.
-Fermati Newt.
Era sul bordo del tetto.
-Vattene Thomas.
-Sai che non me ne andrò.
-Stai usando le mie parole contro di me?
-Cerco di aiutarti come hai fatto te con me.
-Non puoi salvarmi Thomas.
-Forse hai ragione. Ma se ti butti lo faccio anche io. Quindi a te la scelta.
-Bella tattica. Dare a me la colpa della tua morte. Non funziona.
-Quindi non ti dispiacerebbe vedermi morire?
-Non ho detto quello Thomas.
-Hai detto che sapere che morirò anche io non ti fa effetto. Vuoi che muoia?
-Voglio che tu non soffra.
-E pensi che non soffrirei per la tua morte? Newt, se non vuoi farlo per te, fallo per me. Torniamo dentro.
-Mi dispiace Thomas.
Disse Newt sbilanciandosi indietro.
-Newt! No!
Urlò Thomas precipitandosi verso la fine del tetto. Riuscì ad afferrargli un braccio.
-Newt, aggrappati a me. Ti prego. Non lasciarmi.
Sotto di loro tutta la scuola guardava a bocca aperta.
-Newt, avanti.
Il ragazzo a penzoloni giù dal tetto prese il braccio di Thomas, che riuscì a tirarlo in salvo.
Thomas lo accompagnò dentro la scuola. Entrambi avevano il viso rigato dalle lacrime. Minho si avvicinò a loro ancora sconvolto.
-Non vi azzardate a rifarlo.

Runners (newtmas)Where stories live. Discover now