Capitolo 10

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La signora Klonsvy era lì in piedi davanti a Louis e lo guardava con fare insistente. Il ragazzo, molto in imbarazzo, era rimasto fermo sul posto come congelato a farsi ventimila domande diverse alle quali risposte non era sicuro di voler sentire. Quel diavolo era arrivata senza preavviso in casa loro con la scusa dell'ispezione, ma Louis credeva che lei provasse un piacere sadico a metterli in difficoltà. E poi come diavolo aveva fatto ad entrare in casa loro senza le chiavi? due erano le soluzioni: era entrata dalla finestra o aveva una copia delle chiavi. Si girò a controllare le finestre della sala giusto per essere sicuro, ma erano tutte chiuse. Aveva le chiavi d casa loro e la cosa gli metteva un certa ansia conoscendo il soggetto.

La donna aveva iniziato a battere il tacco a terra impaziente per attirare la sua attenzione, ma Louis non aveva intenzione di sollevare lo sguardo dal pavimento, quella con un solo sguardo avrebbe potuto incenerirlo.

- Signor Tomlinson, sto aspettando.- Disse severa incrociando le braccia al petto.

- Vado a chiamare gli altri.- Rispose solo girandosi e andando verso le scale. Sentì un "idiota" sussurrato ma fece finta di non aver sentito. Si toccò la tasca del pigiama per cercare in telefono ma a quanto pareva lo aveva lasciato da qualche parte. Andò diretto in camera sua dove trovò i suoi compagni ancora a addormentati. Harry russava leggermente mentre si stringeva le coperte addosso come se fossero un orsacchiotto, Zayn si era tolto Niall di dosso e si era messo più comodo accanto al letto per coprirsi con il lenzuolo che Harry aveva buttato giù la notte precedente. Niall tremava leggermente ed aveva la fronte aggrottata, invece Liam non si era mosso di una virgola con ancora il collo piegato. Prima di svegliarli decise di trovare il suo telefono.

Si guardò intorno ed era tutti così tanto in ordine che non sapeva da dove iniziare, non ci era abituato. Sul comodino non c'era e neanche sul pavimento dove la notte aveva dormito. Trovò però quello di Liam accanto al suo corpo accasciato contro il muro, lo prese ed imprecò quando vide la tastiera ovviamente bloccata. Non aveva idea di qual password potesse avere Liam e non aveva tempo per scoprirla. Si girò di nuovo verso la stanza e vide sul materasso, sotto il fianco destro di Harry un parte del suo telefono. Decise di non pensare al modo in cui fosse finito proprio lì e girò dall'altra parte del letto per recuperarlo.

Harry era coperto solo per metà corpo, l'altra aveva come unica difesa contro il freddo il pigiama di cotone leggero verdino che gli scopriva anche metà addome. Avvicinò la mano al corpo dell'addormentato, ma in quel momento Harry si girò dalla sua parte e sommerse il suo povero telefono. Avrebbe potuto semplicemente svegliarlo e farla finita, ma sarebbe stato imbarazzante ed Harry il giorno prima lo aveva ignorato per gran parte del tempo, perciò decise di complicarsi la vita e di lasciarlo dormire. Posò piano una mano sulla spalla di Harry, sopra a ricci che ricadevano morbidi, e fece un po' di pressione per spostarlo, ma il ragazzo era più pesante di quello che sembrava. Con un sospiro frustrato infilò una mano direttamente sotto la pancia schiacciata dal materasso. Sentì sul dorso della mano la pelle calda e liscia di Harry ed l cuore gli fece male. Quando sentì la superficie fredda del telefono lo prese e tolse la mano il più velocemente possibile, ma questo infastidì l'addormentato che schiuse gli occhi. Con un balzo Louis si allontanò e si diresse verso la porta mentre sentiva Harry fare smorfie assonnolate.

Harry lo stava guardando curioso quando Louis si girò per guardarlo di nuovo, ma non disse niente.

- La signora Klonsvy è di sotto, è venuta per l'ispezione.- A quell'affermazione, il riccio perse ogni traccia di sonno e spalancò gli occhi.

- COSA?- Urlò sconvolto.

- Sta zitto, idiota, ma sei sordo? è di sotto.- Disse Louis non riuscendo a trattenersi dall'insultarlo, ne aveva bisogno. Harry arrossì e distolse lo sguardo verso le coperte e, se possibile, divenne ancora più rosso.

Non Lo Dovevi Sapere / Larry Stylinson/Where stories live. Discover now