Capitolo 4

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Australia o polo nord?

Harry si stava chiedendo quale fosse lo stato migliore in cui rifugiarsi. In Australia faceva caldo, ma era forse troppo prevedibile, dall'altro canto in polo nord nessuno lo avrebbe seguito, ma lì il massimo che poteva ottenere era il culo ghiacciato e un pinguino come marito.

In ogni caso, non era sicuro che sarebbe riuscito neanche a raggiungere l'aeroporto figuriamoci programmare la sua futura vita amorosa con un animale.

Louis era ancora davanti a lui, gli occhi concentrati sulle sue iridi, le braccia lungo il corpo e le gambe leggermente aperte. Se Louis sembrava calmo, Harry era praticamente il contrario.

Il riccio aveva gli occhi spalancati, la bocca mezza aperta, le mani che si torturavano tra loro ed era rigido come una corda di violino.

Sapeva che il più grande stava aspettando una risposta, ma non riusciva a trovare una spiegazione plausibile. Cosa avrebbe mai potuto inventarsi? che aveva una malattia rarissima che lo faceva comportare come un idiota davanti a determinate persone?

E questo era solo il primo problema, il secondo era trovare l'aria e il coraggio di parlare dopo aver ricevuto il miracolo di una scusa.

Si rese conto che era passato troppo tempo, perciò cercò di temporeggiare.

- ehm...è che...- beh, come primo tentativo non era andato troppo male, ora doveva solo argomentare.

- il fatto è che...io...- avanti Harry, pensa a qualcosa, svelto!

- io credo di avere un problema.- Louis alzò le sopracciglia confuso. Ci credo che è confuso, hai detto una cazzata! si sgridò mentalmente.

- si, di questo non abbiamo nessun dubbio.- disse Louis con calma. Harry fece una risatina nervosa.

- quello che intendo è...- ma prima che riuscisse a dare una spiegazione accettabile, spiegazione che doveva ancora inventare, Louis lo precedette.

- so perfettamente qual è il tuo problema.- Harry si bloccò all'istante. Lo sapeva?

- ah sì?- chiese cauto mordendosi un labbro.

- certo che lo so, non sono stupido.- rispose scocciato. Al riccio stava girando la testa. Cercava di mantenere la calma e non dare di matto, ma con Louis che lo fissava in quel modo era difficile.

- l'ho capito subito, in realtà lo avrebbe notato anche un cieco.- Le gambe non reggevano più il suo peso ed Harry stava valutando l'idea di buttarsi per terra, ma cercò di sembrare tranquillo.

- e cos'è che avresti capito?- risultava convincente? si chiese, Louis non sembra molto convinto, forse avrei dovuto fare un sorrisetto? se lo faccio ora è uguale?

- è inutile che fai il finto tonto, lo so cos'hai, non cercare di sembrare innocente.- se prima aveva qualche dubbio, ora era sicuro che Louis aveva davvero capito che era innamorato di lui. Adesso tutto quella che gli rimaneva da capire era come l'aveva presa.

Non sembrava sul punto di schiaffeggiarlo, né di cacciarlo a calci, era una buona cosa, giusto? ma in fondo non sembrava neanche felice, era scocciato più che altro e quello, di certo non era un buon segno.

- smettila.- disse semplicemente Louis distogliendo lo sguardo.

- cosa?- chiese frastornato Harry.

- ti ho detto di smetterla, mi dà fastidio.- aveva capito bene? Louis gli stava chiedendo di smettere di essere innamorato di lui, credeva davvero che era così semplice? come avrebbe potuto cancellare in un secondo tutte le emozioni che aveva accumulato negli ultimi anni? non avrebbe potuto neanche in dieci anni!

Non Lo Dovevi Sapere / Larry Stylinson/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora