Capitolo 2 - Il piano

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*Ho tradotto questo capitolo (come tutti gli altri fino al decimo) prima che l'autrice apportasse alcune modifiche, dunque se trovate alcune incongruenze col testo di @Write_me227 è dovuto a questo fatto.*

"Lo faremo oggi, allora." Pansy affermò eccitata, ammucchiando del pollo e dei fagioli verdi nel piatto.
"Cosa faremo esattamente?" Draco chiese, aggiungendo una bistecca nel suo piatto di porcellana e facendosi riempire il calice di succo di zucca dagli elfi domestici nelle cucine.
"Inizieremo la fase uno: sedurre Potter." Con questo, Draco, che stava ingurgitando la sua bibita, sputò abbastanza succo da raggiungere quasi il tavolo di Corvonero, alla destra dei Serpeverde. La coppia di studenti si ritrovò con un paio di sguardi posati su di loro. Blaise lanciò uno sguardo malizioso e il tavolo blu si rigirò verso il cibo.
"Cosa! Che cavolo Pansy? È da un mese che non ne parliamo e ora manca solo una settimana alla prima prova, ce ne siamo tutti dimenticati, quindi perché te ne occupi ancora?" Draco provò a rimanere calmo, ma senza successo. "E perché dovevi dire sedurre? Farò solo in modo di piacergli cosicché sia troppo distratto per concentrarsi sul torneo. Voglio solo che perda. Ottiene sempre quello che vuole, ottiene sempre di essere quello famoso, ottiene sempre tutto! È tempo di mostrargli chi è il capo! Nessun Grifondoro mi spadroneggerà!"
Tutti erano in silenzio, beh al tavolo almeno, quando Pansy replicò improvvisamente: "Dunque metteremo in atto il piano stasera, Potter fa sempre una passeggiata durante la cena-"
"Cosa? Quando l'avremmo pianificato?" Draco chiese impazientemente.
"Stai attento ad incentesimi o no? Abbiamo organizzato tutto! Chiacchiereremo accanto all'entrata, non in vista di Potter. Non potrà vederci, ma ci sentirà." Pansy spiegò.
"E cosa diremo esattamente?" Draco domandò. Tutto ciò che ricevette fu un sorrisetto da Blaise, un sorriso da Pansy ed espressioni preoccupate da Tiger e Goyle, appena Pansy spiegò la missione. Entrambi sapevano che qualcosa sarebbe andato storto nel piano, ovvero Tiger e Goyle, come infatti sarebbe stato.

Punto di vista di Harry:

La serata era particolarmente intensa, con nuvole rosa e il cielo ramato. In cima alla Terra, le stelle iniziarono a comparire, appena cominciò a farsi buio. Erano circa le 7. L'erba danzava, mentre il vento soffiava attraverso il prato tra il castello e il campo di Quidditch.
Harry da sempre camminava verso un albero di quercia, circa mezzo miglio nella foresta proibita. Era il suo posto segreto e aveva una bella vista. Si poteva vedere il lago incontaminato e la meravigliosamente costruita Hogwarts - la sola casa di Harry.

Il Grifondoro era così frustrato per il torneo Tremaghi che pensava di esplodere. Non aveva messo il suo nome nel calice.

Harry iniziò a dirigersi fuori dalla foresta verso il castello, depresso. Non aveva mai voluto che queste cose accadessero a lui, nulla. Voleva solo essere un normale quattordicenne e avere una relazione.
Vedere coppiette tutto il tempo lo faceva impazzire. Nessuna ragazza lo aveva mai voluto per quello che era - volevano il ragazzo che era sopravvissuto, colui che aveva sconfitto il basilisco, quello che era sopravvissuto ad un attacco dei dissennatori, che aveva sconfitto il Signore Oscuro quando era un bebè.

Harry raggiunse il cortile e stava per aprire le colossali porte del castello quando improvvisamente udì due persone che chiacchieravano, ma conosceva quelle voci che venivano da dietro la sporgenza nel muro.
"Non so cosa fare, non riesco a togliermelo di testa e tutto mi ricorda i suoi occhi che sono perfettamente verde smeraldo." Disse la voce maschile.
'COSA? DRACO MALFOY AVEVA UNA COTTA PER UN RAGAZZO?' Harry pensò.
"Lo so, ma i suoi capelli sono stupidi e perfetti e li devo vedere a tutte le lezioni di pozioni! E i suoi occhiali! sono stupidamente perfetti per la sua stupida faccia!"
Gli occhi di Harry si spalancarono; Draco Malfoy, il suo acerrimo nemico, aveva una cotta per lui! Quindi ciò significava che Draco era gay? Era gay? Cosa!
Così tante domande attraversarono la mente di Harry, che correva così velocemente da non permettere al ragazzo di respirare.
Harry mise la mano sulla maniglia della porta e la aprì il più silenziosamente possibile, ma dopo un po' di pollici la porta gigantesca iniziò a scricchiolare.

"Shh arriva qualcuno." Disse la ragazza in un bisbiglio mezzo urlato.
"Pansy, Pansy e se hanno sentito! Nessuno lo deve sapere! Soprattutto lu-"
"ZITTO!" E con ciò Harry se ne andò nella sala comune di Grifondoro, incapace di comprendere quello che aveva appena sentito.

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Harry percorse la strada per la sala comune, senza fermarsi per vomitare. Come poteva Draco Malfoy, erede di Lucius Malfoy, avere una cotta per Harry Potter? Non c'era verso! Ma doveva essere vero, perché Harry in persona l'aveva udito.
Camminò fino al ritratto della Signora Grassa. Ancora assolutamente scioccato da cosa aveva appena sentito.
"Parola d'ordine, caro?" Ella domandò.
"ummm... Otvoren sezama?" quasi. Il buco del ritratto si aprì, rivelando i giovani Grifondoro che tornavano dalla cena. Ron e Hermione stavano chiacchierando di un tema sul dittamo per pozioni lungo quattordici pollici.
"Harry, dove sei stato? Eravamo così preoccupati." Hermione disse automaticamente.
"Lo so che TU eri preoccupata." Harry replicò indicando Hermione con la testa e guardando poi male Ron, perché sapeva che non gli importava. "Sono solo andato a fare una passeggiata, stavo bene, vado a letto!"
"Sei sicuro? Non hai un bell'aspetto! Forse dovresti farti vedere da Madama Chips?" Hermione consigliò.
"Sto bene, sono solo stressato."
"Vero, perchè la tua vita è così terribile ad essere nel torneo Tremaghi e tutto." Ron farfugliò, a malapena udibile. Harry roteò gli occhi e andò a letto, chiudendo le tende scarlatte. Non dormì, non battè ciglio. Non osò.

Non aveva idea di come sarebbe andata a finire con Malfoy, ma un brutto presentimento nello stomaco gli diceva che non sarebbe finita bene.
Provò a pensare a lui che si teneva per mano con Malfoy, guardando nei suoi bel- freddi occhi argent... aveva appena quasi detto belli? No no no! Poi i pensieri di Harry si trasportarono più lontano. Non riusciva a immaginarsi di baciare le sue labbra rosee. BLEH!
Il Grifondoro non capiva: Draco odiava Harry e Harry odiava Draco, dal primo giorno. Primo giorno. Quando erano iniziati questi sentimenti in Draco? Perché dovrebbe piacergli qualcuno che odia? I sentimenti non potevano essere veri. Il Serpeverde consumò la mente di Harry per tutta la notte. Ogni minuto, ogni secondo... tutto era lui.
Anche se i sentimenti di Draco fossero stati veri, non avrebbero mai potuto mettersi insieme. Non riusciva a immaginare l'adolescente diventare per nulla romantico, sarebbe stato come baciare il cartone... eeeewww BLEAH baciare Malfoy, disgustoso! Non riusciva a immaginarsi di poter mai sviluppare dei sentimenti per il biondo. Mai!

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Dopo che la porta si fu chiusa, Draco e Pansy vennero fuori da dietro l'arco dove si stavano nascondendo e iniziarono a ridere istericamente.
"Hahahahahahahaha! O mio Merlino è  stato divertente! Hai visto l'espressione sulla sua faccia? Era orripilato! Anche se il piano non funziona, quello era hahhahahhahha valeva tutto!" Draco esclamò. Pansy non riusciva a smettere di ridere, quindi annuì in segno di approvazione e si piegò verso l'arco, per avere un sostegno.
Draco era per terra e rideva troppo per riuscire a rialzarsi, mentre Pansy cercava sostegno nell'arco. Rimasero così per dieci minuti di fila.
"Hohokay, " Pansy disse, asciugandosi una lacrima dagli occhi, "Non possiamo fermarci qui! Dobbiamo far sì che a Harry venga una cotta per te! Questo piano è troppo bello per non continuarlo!"
"Okay, ma dagli un po' di giorni così può comprendere; sono abbastanza sicuro che non riesce neanche a pensare così subito! Hahahaha !!!" Draco rise.
"Okay, okay! Ma devi fissarlo tutto il tempo e, quando ti vede, guardalo male o girati innocentemente. Giocatela. E poi quando mancano due giorni al torneo iniziamo il pezzo dell'ammiratore segreto! Fase uno: completata, fase due: far finta." Pansy disse con un sorrisetto.

E tornarono camminando nella sala comune, ridacchiando.

Drarry - Era tutto solo un giocoWhere stories live. Discover now