Capitolo 14 - La prova finale

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Harry evitò Draco per tutto il tempo da quando era accaduto l'incidente in biblioteca e,sebbene avesse trascorso le due settimane seguenti nel dolore, Harry non attenuò in minima parte il proprio rimorso. Non è che Draco non avesse provato a farsi perdonare da Harry, oh no, aveva ancora i crampi alle mani per le lettere scrittegli, ma Harry le gettava via prima ancora di leggerle.

Non sapeva che cosa stesse pensando o dicendo, era solo diventato geloso e forse era perché non aveva avuto niente di cui essere geloso prima o forse non sapeva come fosse perdere qualcosa a cui tenesse. Ma adesso lo sapeva.
Draco trovò che il vuoto che gli era stato procurato nel petto si era adesso colmato di autodisprezzo. Perché non aveva semplicemente chiuso la bocca come un essere umano per parlarne con Harry più tardi?
E certamente non era tanto arrabbiato per aver perso Harry (era determinato a riprenderselo contro tutte le avversità, solo per togliersi dal petto quel sentimento ancora 'più' peggiore) ma quanto più per il tempismo. Il terribile, terribile tempismo. Era proprio prima dell'ultima prova e Harry gliene aveva parlato in precedenza, prima che si lasciassero. Draco sapeva che l'altro ragazzo era assolutamente pietrificato dal terrore.

E glielo poteva vedere stampato in faccia a cena e durante le lezioni e tutto il resto del tempo. Tuttavia poteva anche vedere che nessuno lo stava aiutando e avrebbe ucciso per poter parlare a Harry anche solo per un momento e risistemare le cose. O almeno per augurargli buona fortuna e rassicurarlo che sarebbe andato bene.

Come aveva potuto essere così stupido? Harry sarebbe potuto morire stasera. Il pensiero gli fece venire voglia di vomitare.

Il vento fece scorrere un brivido lungo la schiena di Draco -o forse non era il vento- quando i campioni fecero il loro ingresso nell'arena. Afferrò la ringhiera quando vide il Grifondoro e un nodo gli crebbe in gola.

Silente spiegò come avrebbe funzionato il labirinto, ma Draco non riusciva a sentire, non riusciva a pensare. Fissava solamente Harry che scavava tra i suoi pensieri.
Diggory era accanto a lui, si preparava perché sarebbero entrati per primi, eppure il Tassorosso non fu notato da Draco: vedeva solo Harry.

Non ci volle molto tempo prima che il ragazzo si voltasse e vedesse Draco e questo colse l'opportunità per mormorargli in labiale: "Andrai bene." Ma Harry gli rivolse un'occhiataccia e ruotò gli occhi in risposta, prima di fronteggiare il labirinto.

Prima che se ne rendesse conto, il cannone sparò e Harry se ne era andato troppo presto, senza un altro sguardo.

A Draco bruciava la gola e la testa gli doleva dietro agli occhi. Non notò Pansy prendergli la mano, non notò Pansy massaggiargli piccoli cerchi sulle nocche, non notò Blaise dargli una pacca sulla spalla per consolarlo. Pensava solo a Harry.

Un po' di tempo più tardi Pansy parlò: "Starà bene, è Harry Potter. Sta sempre bene."

Le sue parole non lo consolarono. Deglutì e tremò nel farlo. 
Tutti intorno chiacchieravano, ridevano e aspettavano nello stesso momento il campione del torneo. Era nauseante.

Fleur era già stata messa KO e il suo avvento non calmò minimamente Draco. Sembrava che fosse stata in battaglia, lividi e sporco le coprivano il volto, del sangue si era raggruppato attorno ad un taglio sul suo viso e piangeva.

Improvvisamente delle scintille rosse comparvero in aria e gli occhi di Draco si spalancarono:
"Pansy! Cosa significa! Cosa significa il rosso?" La sua voce si spezzò presa dal panico e le strinse più saldamente la mano: "Il rosso è cattivo segno, vero?"
Pansy non aveva una risposta positiva da dargli, quindi rimase in silenzio, e lo tenne ancora più stretto, sapendo che se non l'avesse fatto, Draco sarebbe corso nel labirinto a cercare Harry lui stesso.
Quindi questo è il dolore. Questo è ciò che si prova quando hai il cuore spezzato, non sapere dove si trovi la persona a te più cara. Draco lo odiava. Con questo nuovo sentimento di vuoto che gli prendeva tutto il corpo, sapeva che voleva cambiare ,per Harry. Sapeva che le sue maniere e le sue credenze erano sbagliate, e avrebbe fatto tutto il necessario per riprenderselo.
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per scacciare il dolore. 
Abbastanza presto Victor uscì dal labirinto; aveva un aspetto persino peggiore di Fleur, ma fu portato via prima che si potesse giungere a qualsiasi conclusione: Draco avrebbe potuto giurare di aver visto degli occhi demoniaci.
Ma prima che potesse pensarci-FLASH!
Il silenzio pervase lo stadio, i cuori battevano aspettando che il campione tornasse nell'arena, ma né Cedric, né Harry comparvero. La bocca di Draco si prosciugò e il sangue che pompava nelle sue vene si fermò. Dov'è Harry?
Di sicuro era passato abbastanza tempo. Di sicuro avrebbe dovuto esserci un campione a questo punto. Di sicuro Harry stava bene. Rivoleva il suo fidanzato anche se stavano litigando. Insieme o no, non gli importava. Avrebbero stabilito i dettagli più tardi.

Drarry - Era tutto solo un giocoWhere stories live. Discover now