capitolo 7 - innamorarsi del Serpeverde

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La mattina seguente Harry entrò nella Sala Grande con un verde più splendente del solito che gli brillava negli occhi.
Non sapeva a dire il vero perché gli era piaciuta la compagnia di Draco la sera precedente; avevano solo conversato e poi erano andati a volare. Era stata una semplice uscita e poteva essere fatta con qualsiasi ragazza e probabilmente avere la stessa reazione da parte di Harry.
Harry si sedette al suo solito posto al tavolo di Grifondoro, accanto a Ron e Hermione. Grazie a Dio aveva fatto pace con Ron dopo la prima prova, quando Ron era tornato in sé.
Iniziò immediatamente a riempirsi il piatto con delle uova strapazzate, un pezzo di pancetta e una fetta di pane tostato.
Ron aveva già finito e stava bevendo il succo di zucca mentre Hermione masticava una salsiccia.
"Buon giorno, Harry!" Hermione disse, pulendosi la bocca dalle briciole. Ricevette un sorriso molto allegro in risposta, seguito da un: "Buon giorno."
"Hei compagno, cosa ti rende tutto sorridente stamattina?" Disse Ron.
"È l'appuntamento, ve-" Hermione venne interrotta.
"Shhhh!" La rimproverò Harry: non aveva una copertura per l'appuntamento con Draco.
"Che appuntamento!? Come mai non mi hai detto che aveva un appuntamento? Con chi?" Ron era inorridito.
"Non era un appuntamento, stavo vedendo se mi piaceva o no quella ragazza e in un certo senso mi è piaciuta."
"In un certo senso?" Domandò Ron.
"Beh, diciamo solo... Che mi ha sorpreso."
"Beh, chi è allora?" Hermione stava praticamente implorando.
"Ancora non ve lo dico." Harry sorrise a se stesso e continuò a mangiare.
Udí un gemito provenire dai suoi amici.
"E come sono state le vostre serate?"
"Beh, noi-" Ron fu interrotto da dei gufi che volarono attraverso la Sala Grande per consegnare la posta.
Ovunque si guardasse, gli occhi dei bambini si illuminavano, sia che fosse una copia della gazzetta del profeta, sia che fosse una lettera da un caro.
Ma successe qualcosa fuori dall'ordinario: un gufo rossiccio della scuola lasciò cadere un pezzo molto piccolo di pergamena in grembo a Harry, poi volò via, tanto veloce quanto era arrivato.
Harry esaminò il pezzo di carta e lo giudicò irriconoscibile, il colore era più scuro e sembrava estremamente duraturo.
Harry dispiegò il biglietto per vedere una calligrafia molto netta. Era firmato con inchiostro verde ed era scritto col corsivo più puro su cui Harry avesse mai posato gli occhi.
Diceva: stessa ora, stesso posto. Porta la scopa.
D.

Prima che chiunque potesse leggerlo, lo ficcò nella tasca della divisa. Fortunatamente tutti erano occupati con un ridicolissimo abito da cerimonia che Ron aveva ricevuto nella posta. Hermione ricevette la sua solita copia del profeta, gli articoli in bianco e nero riportavano gossip del torneo con in prima pagina un articolo su Harry.
La foto sopra la scritta era Hermione e lui che si abbracciavano e si separavano, appena prima della prima prova. Sapeva che non era un buon segno. La risposta di Hermione in riguardo fu solo: "Spazzatura." e continuò a scremare foto e articoli simili.
Harry non poteva trattenersi da guardare Draco, chiedendosi se aveva visto il Profeta.
Draco sembrava confuso e stava guardando l'articolo quando Harry gli lanciò un'occhiata, il biondo aveva un'aria di sgomento. Draco alzò lo sguardo con gli occhi pieni di lacrime e il Grifondoro si sentì il cuore ferito.
Harry mormorò: "stasera." e gli rivolse uno sguardo di scusa.
Draco si morse il labbro e infine concordò, tornando a guardare il suo cibo con aria mortificata, prima di allontanarlo e andarsene con Pansy.

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Draco si diresse a colazione di buon umore: il piano procedeva a gonfie vele e Harry si stava innamorando di lui.
Il Serpeverde prese posto accanto a Pansy e Blaise, come al solito, Tiger e Goyle erano dall'altra parte del tavolo.
"Come è andato l'appuntamento?" Chiese Tiger. Draco fece un sorrisetto e guardò Harry che stava leggendo il bigliettino che gli aveva mandato.
"Diciamo solo che è un pesce che ha visto l'esca e tra non molto abboccherà."
"Non pensi che le cose stiano andando un po' veloce?" Chiese Pansy. "Voglio dire, siete andati ad un solo appuntamento e, se dici che sta andando cosí bene, forse aveva una cotta per te."
"Dici?" Domandò Blaise.
"È possibile."
"No!" Disse Draco, "Penso solo che abbia cosí tanto amore dentro che ha solo bisogno di mostrarlo verso qualcosa... Beh qualcuno."
"È profondo. Non sapevo che tu fossi capace di elaborare pensieri cosí sentimentali." Lo stuzzicò Blaise.
"Oh zitto, Blaise." Ordinò Pansy, "Aspetta, ecco un'altra opportunità! Draco prendi il Profeta e comportati come se lo stessi leggendo."
"Cosa? Perché?" Disse, cercando il giornale tra una pila di fogli.
"Guarda la prima pagina." Gli disse mentre lui lo apriva.
In prima pagina c'era una foto della sporcosangue e di Potter che si abbracciavano e Draco comprese subito: sollevò un sopracciglio, fece un sorrisetto e poi mutò la sua espressione in una disperata.
Pensò a qualcosa per far sí che gli occhi gli lacrimassero e poi alzò lo sguardo verso Potter, fece finta di accettare la proposta del Grifondoro e poi si alzò per andarsene a braccetto con la sua migliore amica.
Pansy, per fortuna, era un'attrice eccellente e, appena girato l'angolo della Sala Grande, chiese a Draco se stava bene. I due Serpeverde risero e si incamminarono verso erbologia.
"Ci vediamo al lago, Potter."

Drarry - Era tutto solo un giocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora