Sì, di nuovo io

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Stavo pensando che questa piccola raccolta potrebbe anche resuscitare. Ringrazio formalmente quelli che se la sono letta in questo ultimo periodo perché mi hanno ricordato che esiste.

Anche se ormai su Wattpad ci sono giusto quattro gatti, io nel corso del tempo mi sono fatta una minuscola cella di alveare dove ci sono delle persone che mi ascoltano. E io, cavolo, ho tonnellate di cose da dire.

Davvero.  Basta che becchiate l'argomento giusto e vado avanti per ore, soprattutto perché tanti degli ambiti a cui mi interesso a chi mi circonda non potrebbero fregare di meno.

Quindi, non lo so, mi piacerebbe sfruttare un po' di più questo spazio qui su Wattpad. Interagire, anche se su questa raccolta è ancora più difficile e raro che nel resto dei miei libri. Ah, la magica combo di Wattpad, che a eccezione di pochi fandom sta diventando un mezzo deserto, e di me che non avevo voglia di scrivere/avevo bisogno di distanziarmi dai social per il bene della mia salute mentale.

Too much power to be kept alive.

Ma c'è un altro motivo per cui vorrei tornare a far vivere Unplanned, ed è questo: rileggendo i miei vecchi capitoli, mi sono trovata a pensare che "ehi, scrivere qui è una cosa divertente, perché hai smesso di farla?", subito seguita da "mh, qui avrei approfondito di più/scritto altro".

L'ultimo pensiero si spiega e si giustifica semplicemente perché sono cresciuta e, si spera, anche maturata. È normale cambiare idea, e io, come ho già scritto su Motivi di Odio, posso anche vergognarmi di quello che pensavo e scrivevo in passato, ma più di tutto posso e devo essere fiera di mostrare al mondo che sono cresciuta.

L'internet in generale non incoraggia la crescita personale, favorendo invece l'immagine idealizzata della persona perfetta che non ha mai fatto niente di problematico in vita sua. Idea ridicola, perché la massa di gente che ne giudica altra come succede nel fenomeno della cancel culture (dio, quanto la odio, non funziona quasi mai ed è tossica come la merda) finisce a credere di avere una morale intaccabile e inattaccabile quando non è così. Ognuno di noi, nella vita di tutti i giorni, avrà fatto almeno un discorso, una battuta o degli errori che su internet gli avrebbero meritato la "cancellazione". Ed è normale. È umano. Io mi rifiuto di prendere parte a una logica che favorisce la condanna, senza peraltro occuparsi di educare chi ha detto o fatto la cazzata, e che si oppone alla maturazione, la quale invece dovrebbe essere fonte di interesse per gli esseri umani dal giorno in cui nascono a quello in cui muoiono.

Ma mi fermo qui sennò viene fuori un discorso troppo lungo e complicato.

Tornando a noi. Dicevo che una delle mie reazioni nel leggere i vecchi capitoli è stata: "Perché non ne fai più?"

Domanda retorica, perché il motivo lo so e l'ho sempre saputo benissimo.

Qui su Wattpad, io non ho mai scritto per divertimento, o almeno, non ho mai scritto divertendomi.

Ho iniziato la mia prima raccolta e proseguito con le altre in un periodo in cui la mia vena creativa sembrava essersi prosciugata. Una tragedia nel vero senso del termine, per una che fino a quel giorno aveva sempre vissuto della propria fantasia (al punto da diventare un maladaptive daydreamer, ma questo è per un altro capitolo). Scrivevo su Wattpad nella speranza di "guarire" dal mio blocco, da tutto il mio malessere e da tutti i miei complessi di inferiorità.

Non è mai servito, anzi, ha accresciuto in me la sensazione di aver perso la capacità di scrivere. Non chiedetemi come la mia testolina sia arrivata a questa conclusione, ma era così. Non ne ho mai parlato con i miei lettori perché la creazione tramite la scrittura era una delle cose che più mi facevano stare male in assoluto, e allo stesso tempo era un qualcosa di strettamente legato alle mie attività su internet, quindi non mi sentivo libera di confessare il problema nemmeno lì.

Questo conflitto con la scrittura è iniziato quando avevo quattordici anni e si è praticamente risolto solo adesso che ne ho diciassette. Difficile e lungo spiegare tutti i motivi, sempre che esistano e siano quelli giusti. Fatto sta che il problema ha segnato la maggior parte della mia adolescenza e ha contribuito a rovinarla.

Sembrerò drammatica, ma è quello che sento. Forse dovrò aspettare un altro po' di tempo per ridimensionare la situazione.

Comunque in questi ultimi mesi mi sento come liberata da diverse cose, vincoli che prima mi tenevano a terra. Ancora, non so perché e probabilmente devo fare attenzione a uscirmene con delle spiegazioni. Mi sento in procinto di vivere davvero e questa volta non solo per un momento.

Voglio vivere ed espandermi anche qui. Sento di averne bisogno proprio come prima avevo bisogno di ritirarmi in me stessa. Sento anche di poter condividere tranquillamente quelli che sono i miei "nuovi" problemi (veramente è solo la mia ansia che si è evoluta tipo Pokémon) senza sentirmi male e cercando di confrontarmi, aiutare e forse pure essere aiutata dagli altri.

E questo discorso all'apparenza banale è il risultato di anni di riflessioni. O, molto più probabilmente, di una lenta guarigione sotto molti aspetti. Almeno nel mio caso, non è possibile aiutare gli altri quando si sta male a propria volta.

E niente, sono euforica e, per la prima volta da che ricordi, orgogliosa di me stessa. Posso migliorare e lo faccio, posso parlare e lo faccio (anzi, qui lo farò). Finalmente le mie capacità strutturali corrispondono a quelle effettive e non so neanche spiegarvi quanto io sia contenta.

Pubblicando nuova roba su Unplanned vorrei presentarvi la persona che sono diventata, la quale, credetemi, è drasticamente diversa rispetto a quella che avete conosciuto.

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⏰ Last updated: Mar 04, 2021 ⏰

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