Gay humor e roba a caso

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Una cosa che mi sta abbastanza sul cavolo di gay, lesbiche, bisessuali e compagnia è questo loro prendersela per ogni battuta.

Cioè, a meno che non siano prese in giro, si tratta solo di battute.

Battute. Ridete.

Vabbè che tutti si offendono per tutto, ormai, però sono i non etero in particolare a darmi fastidio, perché sembra che vogliano ricoprire a tutti i costi il ruolo della vittima.

Sarà anche una brutta impressione che ho io, però alla fine basta fare il minimo umorismo sui gay che ti arrivano tremila insulti.

Io mi sarei anche stufata della gente che va in giro a scatenare polemiche su commenti che giudica omofobi, giusto per far vedere quanto è discriminata dalla società.

Ogni cosa (anche uno scherzo, appunto) si trasforma in un'occasione per lamentarsi e insultare gente a caso.

Io, ecco, preferirei fare a meno.

Prima che anche qui si inauguri una guerra con gente che mi dà dell'omofoba e diventa matta, vi tranquillizzo: io sono bisessuale.

Sono assolutamente contro la discriminazione nei confronti dei gay e di qualunque altro membro della comunità LGBT (insomma, dovrei volere la discriminazione contro me stessa?).

E vado matta per il gay humor.

Qualche volta lo faccio anch'io, perché penso sia divertente.

Ma trovo inutile comportarmi come una preziosa intoccabile, costantemente incazzata con questo e con quello.

Faccio già parte di una comunità che, pur avendo i suoi difetti, cerca di dare una mano a tutti. Una comunità che esiste perché le persone al suo interno sono tendenzialmente discriminate.

Direi che non ho bisogno di ulteriori melodrammi.

So di essere bisessuale, ma l'ultima cosa che voglio fare con questa consapevolezza è farmi la fama della diversa e dell'originale quando il mio scopo è quello di essere vista dalla gente come una persona qualunque (sessualmente parlando).

Se c'è una battuta io rido, e non vedo perché trasformarla nella fiera del "oh me misero, oh me tapino".

E detesto dal profondo del cuore l'abitudine che hanno certi di credere che tutto il genere umano si impegni solo per sputtanare loro. 

Citando Ron Weasley, tali inquieti individui avrebbero decisamente bisogno di rivedere le loro priorità.

Ora piazzo qui una challenge a caso dopo tremila anni gioviani dalla scadenza (perché io può):

1.

2

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2. Su, non si mette, il numero tredici. C'è gente che ha paura del tredici.

Vabbè, scriviamo tredici cose su di me:

1) Mi sono tagliata i capelli corti e la reputo una delle decisioni più sagge che abbia mai preso

2) In un mondo dove ogni battuta è potenzialmente offensiva, io sono nella setta dell'umorismo nero

3) Le Crocs mi mettono di buon umore e vorrei che la gente la piantasse di trattarle come si trattano i sandali con i calzini

4) Amo gli orecchini più di quanto ami me stessa, il problema è che quando li metto i lobi mi bruciano come se non ci fosse un domani.

E questo mi fa letteralmente impazzire.

5) Van Gogh non mi entusiasma. Di lui mi piace solo la "Notte Stellata", ma per il resto boh. Non mi dà assolutamente nulla

6) Soprattutto negli ultimi tempi non mi sento molto reattiva e mi dispiace. La gente finisce per chiedersi spesso se sono scontenta per qualcosa, quando l'unico problema è che non esterno alla perfezione i miei sentimenti.

In compenso canto molto e spesso senza accorgermene. Quello è il mio modo per sfogare qualunque emozione.

7) Il tedesco parlato mi piace molto più del francese parlato

8) Ho appena incontrato una tipa con l'immagine della testa mozzata di Medusa attaccata allo zaino. E niente. Ci stava.

9) Vado matta per cibi molto semplici: pane, latte, mele, gallette, pane cinese al vapore (che, per informazione, è solo una specie di pagnotta bianca e morbida fatta con il lievito e la farina). Adoro anche i cibi cotti a metà e la carne cruda. Sì, lo so, è abbastanza inquietante

10) Non so se si possa definire esattamente una malattia, ma soffro spesso di ipoglicemia. La maggior parte delle volte si tratta di attacchi leggeri, ma ci sono le giornate buone in cui i cali di zuccheri sono talmente forti da rendermi troppo debole e tremante persino per attaccare le cuffie al telefono.

Il mio "record", se così si può dire, è di tre volte in un giorno. Che felicità.

11) Piango molto difficilmente e la cosa non mi garba affatto, perché ho ragione di credere che sia una delle ragioni per cui vado sempre in ansia

12) Sopporto pochissimo il caldo, mentre con il freddo è un'altra storia. Posso campare giorni interi con mani e piedi congelati

13) Trovo che il marrone e il viola siano tra i colori più sottovalutati (il che mi sembra particolarmente ingiusto perché li adoro)

4. Io può

5. The Marvin non è un nome abbastanza stupido per te?

6. Ora stai muto

7. Non ne ho voglia

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