37. 𝐃𝐢 𝐯𝐞𝐥𝐞𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐭𝐮𝐬; 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐈 (Tina)

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«Che facciamo ora?» chiese Tina in un sussurro, guardando Newt al suo fianco e poi spostando nuovamente lo sguardo verso la tempesta. I fulmini blu ora si concentravano tutti intorno al grande monumento a braccia aperte, riempiendo l'atmosfera di terrore e fragorosi boati.

Attorno a loro i babbani ricominciarono a tremare e urlare spaventati. Alcuni sparirono tra i vicoli, altri si coprirono la bocca con le mani e altri ancora vennero aiutati a mettersi al sicuro da alcuni poliziotti. Ma ogni paio di occhi era inevitabilmente puntato verso il colle della statua.

«Le mie creature...devo salvarle...non posso lasciarle morire in questo modo, no...» le rispose Newt senza però voltarsi a guardarla.
«Quello ci vuole tutti morti...andare da lui significherebbe solamente consegnargli le nostre vite tra le mani!» esclamò Charlotte, che venne però interrotta da Theseus.
«Sapevamo di dover combattere prima o poi. E se Grindelwald vuole la guerra allora gli daremo la guerra. Ormai la partita è iniziata e se vogliamo farla finire stare al gioco è l'unica opzione che abbiamo».

Tina in cuor suo dovette ammettere che Theseus aveva ragione. Dovevano chiudere la paura in un cassetto e indossare il coraggio o non ce l'avrebbero fatta a salvare Rio e ad evitare l'ascesa di Grindelwald. La partita non sarebbe finita fino a che uno dei due schieramenti non avesse prevalso sull'altro. E l'unico modo per vincere era combattere.

Decisero di correre lontano dalla folla di babbani per smaterializzarsi fino alla statua. Jacob fece per seguirli, ma non appena Tina se ne accorse lo frenò costringendolo a fermarsi.
«È meglio se resti qui, Jacob. Lassù sarà pericoloso, molto più pericoloso di tutto ciò che abbiamo e hai affrontato fino ad ora. Non possiamo esporti ad un rischio più grande di te».
«No, non se ne parla, io vengo» l'uomo si oppose fermamente alla sua proposta.
«Jacob io non posso farti combattere, Queenie non lo vorrebbe e-»
«Ti sbagli. Lei vorrebbe che io non vi abbandonassi. Una volta tua sorella mi ha detto di non aver mai visto una persona più leale di me. Non sono un dizionario, ma so per certo che lealtà significa non abbandonare il fianco dei propri amici nei momenti difficili. Lealtà significa restare. E io resterò con voi fino alla fine di questa guerra».

Tina incrociò lo sguardo di Jacob. Un solo pensiero si fece strada nella sua mente: è nelle persone all'apparenza semplici che si nasconde un tesoro. Ora capiva quanto si fosse sbagliata su di lui, quanto stupida fosse stata a giudicarlo indegno di sua sorella solo perchè era un babbano.
«La sai una cosa? Queenie ha ragione».
E in un semplice sorriso, ricambiato dall'uomo, cercò di mettere tutto il suo desiderio di farsi perdonare.

Il No-Mag e l'auror vennero interrotti dalla pioggia, che si fece ancora più fitta di quanto non lo fosse prima. La sensazione di bagnato sulla pelle e sui vestiti ricordò a entrambi della battaglia e, senza perdere altro tempo, sia Tina che Jacob raggiunsero il resto della squadra. Si fermarono al fianco di Eulalie Hicks e Kama e Tina cercò di non far trasparire troppo il terrore che provava in quel momento.
«Pronti?» chiese Newt, con Nagini ai suoi piedi che strisciava avanti e indietro, ma senza attaccarli (e per fortuna).
Non ci furono risposte alla domanda del magizoologo. Solo veloci sguardi e piccoli cenni riempivano un'atmosfera che all'apparenza odorava di mare ma in realtà sapeva di pericolo.

Senza pronunciare una parola i nove sparirono tra le grida dei civili e i boati dei tuoni.

Vista da sotto al colle la statua le parve ancora più grande e imponente. Tina riuscì a distinguere alcuni dettagli del gigantesco colosso che fino a quel momento non aveva mai osservato così da vicino, come la tunica e le maniche che penzolavano verso il basso e che parevano muoversi insieme al forte vento che soffiava.

Mentre percorreva a grandi passi e col fiato corto i ripidi scalini che portavano verso la piazzola in cima alla collina, Tina pensò a Queenie. C'era sempre stata lei a farle forza nei momenti difficili come quello, a dirle di non smettere di combattere, a spronarla a non avere paura...e in quel momento sua sorella era ciò di cui aveva davvero bisogno.

Sotto la pioggia (a Fantastic Beasts Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora