Capitolo 1 - sequel

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"Perfetto, Blake puoi iniziarmi a dare i vestitini del bambino. Ci siamo!" Dice l'infermiera a Blake. Lui glieli passa molto velocemente con le lacrime agli occhi dall'emozione.

"Spingi Carrie, dai che ci sei quasi!" Mi dice Blake mentre mi tiene le mani.

"Ultima spinta Carrie! E' già fuori!" Mi dice la mia ostetrica. Faccio un respiro profondo e faccio sì che il mio corpo faccia nascere nostro figlio. Sento che il piccolo esce di me e inizia subito a piangere. L'ostetrica lo pulisce e me lo mette in braccio. E' veramente piccolo, anche se pesa quasi quattro chili! E' bellissimo, so che è presto per dirlo ma è la versione piccola di Blake, occhietti verdi e capelli biondo cenere. E' semplicemente perfetto.

"Oh piccola, cosa siamo riusciti a creare?!" Mi domanda Blake piangendo dalla felicità, è completamente ipnotizzato dal nostro piccolo Luke.

5 anni prima

Appena mi passa la mia tazza di tè vengo a contatto con la sua mano e mi passa una scarica elettrica che non avevo mai sentito prima d'ora. Appoggio la tazza sul tavolo, mi alzo con calma, mi avvicino verso di lui e lo abbraccio forte. Penso sia stato un momento che ho aspettato da tutta la vita, quello più atteso di sempre. Mi ha riconosciuta, mi abbraccia forte. Scoppio a piangere, quanto mi era mancato!

"Carrie!" Mi dice mentre mi abbraccia.

"L-i-a-m!" Dico singhiozzando. È come se avessi trovato il pezzo mancante del mio puzzle.

Passiamo svariati minuti abbracciati, senza dire una parola. Ci interrompe Anne facendo un colpo di tosse. E' come se tutto il mondo si fosse fermato appena mi ha abbracciata.

"Ah si, scusate ragazze. Lui è Liam." Dico presentandoglielo.

"Piacere di conoscerti!" Cinguettano tutte una a una.

"Ragazze posso rubarvela solo cinque minuti?" Chiede Liam.

"Certo, è tutta tua." Dice Sam.

Mi porta nel retro del bar: è un posto completamente buio e pieno di bottiglie di vario genere lasciate lì dalla sera prima.

"Come te la passi?" Gli chiedo.

"Non c'è male, finalmente ho terminato il programma, sai beh, dove mi avevano mandato. E nulla, ora mi sono trasferito qui in Germania per rifarmi una vita e ho lasciato tutto il passato in Italia. E tu?"

"Innanzitutto ci tenevo a scusarmi..." Mi scivola una lacrima sulla guancia e lui la raccoglie, proprio come quando eravamo bambini. "Sono stata una stronza, sarei dovuta venirti a trovare ma non ci sono mai riuscita..." Gli confesso.

"Sai, io avevo proprio la finestra sulla camera che dava sull'ingresso: ero al terzo piano. Ti ho sempre vista, ogni singola volta che volevi venirmi a trovare, ho visto anche tutte quelle volte che ti allontanavi per piangere. Ogni singolo mercoledì alle 16 ti sei presentata per due anni. Una volta era addirittura Natale! Tu per me ci sei sempre stata, sono io che non ci sono stato per te e questa cosa me la rimprovererò per sempre, è il mio più grande rimpianto."

Ho lo sguardo fisso sulle mie scarpe, sto cercando di non mettermi a piangere ma ci sono troppe emozioni dentro di me!

"Guardami Carrie." Mi dice con voce dolce. Non lo faccio. Mi prende il mento con la sua mano e mi alza la testa.

"Guardami Carrie!" Mi dice con voce ancora più dolce. I nostri visi si stanno quasi per sfiorare, uno strano brivido di desiderio di averlo mi passa in tutto il corpo ma mi stacco subito. "Scusami ehm..." Dico imbarazzata. Pensavo di averla superata già da qualche anno la cotta per lui ma evidentemente era solo nascosta sotto vari strati di auto convinzione di non piacermi più. Ottimo direi.

Play me.Where stories live. Discover now