Capitolo 2

1.6K 30 1
                                    

Sono a Dublino da esattamente un mesetto circa... ho iniziato la scuola e devo ammettere che mi piace molto, è un nuovo mondo, faccio parte della squadra di calcio gaelico della scuola e ho iniziato a conoscere alcune compagne. Qui mi trovo molto bene rispetto all'Italia, le persone sono molto più gentili e non pensano all'aspetto fisico o all'etichetta. Il tempo mi piace molto: non fa mai caldo ne freddo, piove abbastanza spesso ma al contempo c'è anche abbastanza sole. In questi giorni, dato che mi sono abbastanza ambientata, ho deciso di andare a cercare un lavoro: devo iniziare a guadagnare qualcosa per garantirmi un futuro più o meno sicuro. Ho sempre sognato di mollare tutto in Italia per partire per l'Irlanda, non ho rimpianti. Sto andando a casa a pranzare, subito dopo pranzo cerco su internet alcuni annunci di lavoro, dopodiché vado ad allenamento e poi vado a cercare fisicamente lavoro.

Scrollando una pagina web noto che molti posti stanno cercando delle persone e in base alle mie qualità ho abbastanza scelta; di certo non vado a fare un colloquio in un posto non adatto alle mie competenze, sarebbe uno spreco di tempo alquanto inutile. Ho diverse opzioni che mi interessano e che sono posti alla mia portata: alcuni cafè, Starbucks, alcuni studi di registrazione e alcuni negozi nel quartiere di The Temple Bar, cazzo amo quel posto.

L'allenamento di oggi è stato abbastanza faticoso però mi sono divertita molto: siamo una bella squadra e mi sono integrata bene. Le ragazze sono molto simpatiche e gentili, con molto spirito di squadra. Oggi mi hanno consegnato la mia maglietta ufficiale con scritto "CARRIE 8" sono molto contenta, sono ufficialmente in squadra! Fin da quando ero piccola il mio sogno era quello di giocare a calcio gaelico, di vivere qui e di essere ciò che sono ora. Adesso sono sull'autobus 14 Dundrum - City Centre, dato che il tragitto dura una quarantina di minuti ne approfitto per chiamare mia madre: "Ciao mamma! Tutto bene?"

"Sì" rispose in modo acido. Volevo renderla fiera di me almeno una volta in questo mese allora le ho detto alcune novità: "Beh, allora... oggi sono ufficialmente entrata in squadra e mi hanno consegnato la maglietta, ho nuove amiche e mi sto trovando molto bene. Adesso sto andando in centro a fare alcuni colloqui di lavoro perché penso sia giunta l'ora di iniziare questo nuovo capitolo e di prendermi le mie responsabilità."

"Dai sono contenta che ti stia piacendo la vita lì, non pretendere però, che sia tutto rose e fiori per sempre..." rispose in tono apatico e distaccato.

"Quello ovviamente lo so. Comunque non mi sono pentita della scelta che ho fatto, so che è la mia strada, come ben sai, io l'ho sempre saputo e voluto, vedrai che me la caverò! Mi mancate tutti..." rispondo con calma e tranquillità per non farla incazzare o agitare.

"Carrie, lo so che questa è la tua strada e fidati se ti dico che sono molto contenta per te, anche tu ci manchi, potevi dirci solo della tua partenza con un po' di preavviso così potevamo aiutarti in un qualche modo..." mi disse mia madre.

"Mamma, so che dovevo dirvelo però volevo fare questa cosa da sola, senza aiuto e soprattutto non volevo cambiare idea, parlandovene rischiavo di non partire più."

"Va bene Carrie, per qualsiasi cosa io e tuo padre ci siamo, basta che chiami..." rispose rassegnata mia madre, sapendo che non chiederò mai loro aiuto, sono una donna forte e indipendente ormai.

"Grazie mamma, ci sentiamo!" e chiudo la chiamata.

Sono arrivata in centro e inizio ad andare in alcuni cafè e negozi a lasciare i miei contatti e a spiegare chi sono. Devo ammettere che è andata molto bene ed è stato più facile del previsto, ho già ricevuto alcune mail di offerte di lavoro, ora devo solo scegliere quella che mi piace di più e rispecchia maggiormente i miei obbiettivi futuri. Senza ombra di dubbio scelgo un cafè nella zona di The Temple Bar, dove c'è anche un palco e fanno musica dal vivo. Io devo gestire la parte musicale del cafè ovvero devo contattare o essere contattata da band, loro vengono a fare una piccola prova di pomeriggio e se sono decenti li faccio suonare la sera seguente. Devo anche occuparmi di acquistare eventuali strumenti, della manutenzione e della pulizia della parte musicale. Il cafè si chiama "Superheroes Cafè ". Ha un che, mi piace. Il posto dentro mi piace molto, è molto accogliente, durante il giorno ci vanno persone di tutte le età a prendere un caffè o un tè in compagnia. Ci sono molti libri in giro e piante, è un luogo molto rilassante. Chiamo il direttore del locale per dirgli la mia scelta: "Salve... sono Carrie, oggi pomeriggio sono venuta a candidarmi per il posto della gestione musicale del suo locale. Volevo dirle che ho ricevuto la sua email e ho deciso di accettare il suo lavoro." Dissi con sicurezza.

"Ciao Carrie, io sono il signor Johnson, ma puoi chiamarmi semplicemente Blake. Sono il proprietario nonché direttore del locale, se ti va domani pomeriggio vieni che ti mostro un po' il locale e ti spiego cosa vorrei farti fare." Dice con un tono di voce caldo e terribilmente sexy.

"Certo va bene, a domani allora". Risposi un po' a caso perché ero ancora incredula di quanto cazzo potesse essere bella la sua voce.

"Ciao Carrie, a domani!" rispose gentilmente.

ODDIO. Ok, devo calmarmi all'istante. Devo essere professionale perché è il mio primo lavoro ed è la cosa più importante che ho per il momento, a pari merito con la mia squadra di calcio gaelico ovviamente.

Sono appena arrivata a casa e non sto nella pelle. Dico tutte le belle novità ad Anne e lei mi dice che dobbiamo andare al centro commerciale a festeggiare. Allora prendiamo lo stesso autobus che ho preso oggi pomeriggio e nel giro di dieci minuti arriviamo al centro commerciale.

"Beh, per prima cosa devi rifarti completamente l'armadio cara mia." Mi disse Anne.

"Ma daiii, i miei vestiti vanno bene e non posso permettermi di comprare tante cose..." risposi un po' rassegnata.

"Tranquilla Anne, oggi ci penso io. Voglio farti un bel regalo perché te lo meriti, sei forte e hai voglia di fare e di vivere, dai andiamo!" disse in tono felice.

Dopo un'ora ho quattro borse in mano e una Anne solo di vestiti. Decidiamo di fare una piccola pausa e di andare al penultimo piano a farci le unghie, io ovviamente le faccio bordeaux. Nelle due ore successive abbiamo preso un po' di cibo, un'agenda per organizzare i miei futuri impegni e una borsa.

Torniamo a casa completamente distrutte. Mi sono fatta una doccia e una maschera al viso per essere perfetta domani. Guardo un episodio di Grey's Anatomy prima di crollare sul letto. 

Play me.Where stories live. Discover now