Capitolo 24

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Driiiin
Driiiin
Driiin
Apro gli occhi.
Ma è il mio telefono che suona? Ma che ore sono? Penso tra me e me.
"Amore, presumo ti stia chiamando qualcuno." mi dice Blake con voce assonnata con ancora gli occhi chiusi.
"Sì scusa, vado subito." Prendo il mio telefono dalla borsa che avevo ieri al matrimonio di Sky e rispondo.
"Sì, pronto?" dico con voce assonnata.
"Buongiorno signora Rose. Scusi se la chiamo nel bel mezzo del suo viaggio ma c'è una cosa che dovrebbe sapere." mi dice la mia assistente con un tono molto preoccupato.
"Prego, dimmi pure."
"C'è una persona di nome Liam che vuole vederti." mi dice la mia assistente.
Appena sento pronunciare queste parole il mio cuore perde dei battiti.
Come diavolo è possibile... penso tra me e me.
"Signora Rose tutto bene?" mi richiama all'attenzione la mia assistente.
"Sì, tutto bene. Riferiscigli che tra due giorni sono in ritorno a Dublino da New York." le rispondo titubante cercando di pensare alla mia prossima mossa.
"Perfetto, glielo riferisco." chiudo la chiamata e mi lascio scivolare per terra, con le spalle al muro mettendomi le mani tra i capelli. Non posso mai essere felice che c'è sempre qualcosa dietro l'angolo. Questa cosa mi suona veramente troppo strana. Sono incredula, non so come prenderla.
"Che cosa è successo?" mi chiede Blake sedendosi per terra di fianco a me.
"La mia assistente, mi ha detto che Liam si è presentato alla casa discografica." gli dico in tono impassibile, dal mio volto non trapela alcuna emozione...
"Ma non era all'ospedale?" mi chiede.
"Appunto." gli rispondo.
"Che strano... cosa hai intenzione di fare?" mi chiede.
"Non ne ho idea, Blake... forse sua madre gli ha detto dove lavoro, non so... a sto punto lo riceverò uno dei primi giorni in cui torniamo a Dublino."
"Devi partire subito per Dublino?"
"No, assolutamente, voglio che prima finiamo la nostra vacanza! Ieri mi hai chiesto di sposarti, oggi voglio godermi il primo giorno da fidanzati ufficialmente!" gli dico sorridendo prendendogli la mano.
"Hai ragione bimba!" mi dice ricambiando il sorriso stringendomi la mano e lasciandomi un bacio umido sulla bocca.
Passiamo tutta la mattinata in spiaggia facendo il bagno e mentre stiamo mangiando chi chiama Harry.
"Hey ciao, volevo dirvi che Margaret sta partorendo!"
"Nooo, davvero?" domando incredula.
"Sì, Carrie! Sta nascendo."
"Oh cazzo." dice Blake di fianco a me sentendo la chiamata.
"Presto, venite all'ospedale." dice Harry.
"Arriviamo!" rispondiamo io e Blake in coro.
Finiamo di pranzare velocemente e andiamo in casa a farci una doccia e a cambiarci. Mi metto una gonna lunga bianca, una camicetta nera, un paio di all star e mi faccio una mezza coda.
Appena arrivati all'ospedale, che sembra più una guardia medica che ospedale, vediamo Harry che ci corre incontro piangendo, dicendoci che è nata. Lo abbracciamo e la andiamo a vedere.
Entriamo in una stanza molto luminosa, con una bellissima vista, beh, a chi non piacerebbe partorire qui??? Vediamo Margaret distesa sul letto con in braccio la piccola arrivata. La stanza è piena di palloncini e fiori rosa. Tutto sembra così magico. Mi emoziono. In camera ci sono anche Amy, Jackson, Sam e Jake.
"Ciaooo piccola...?" chiedo.
"Si chiama Aurora." mi dice Margaret sorridendo.
"Siete bellissime" le dico.
"Vuoi prenderla in braccio?"
"Molto volentieri!" merda, sono troppo emozionata. La prendo in braccio e mi siedo su una poltrona lì nella stanza. E' minuscola accidenti, è bellissima. Ha due occhietti furbetti, mora e occhi verdi scuri. Si vede che ha preso dalla mamma e dal papà. Con la sua piccola mano indifesa mi stringe il dito, soffermandosi sul mio anello. E' la prima persona della famiglia che lo vede e la trovo una cosa bellissima. Tutti nella stanza ci stanno silenziosamente guardando e appena si accorgono dell'anello si portano una mano alla bocca per non urlare dalla felicità. Mi piace da morire la sua famiglia, è sempre felice quando una persona raggiunge un traguardo o accade qualcosa di bello. Io continuo a fissare la piccola Aurora, lei è calma tra le mie braccia, si sente sicura. Mi sta trasmettendo troppe emozioni, piano piano, arriverà anche il mio momento.
Io e Blake rimaniamo lì per un altro po' poi ce ne andiamo.
"Amore ti va di andare in un posto speciale di cui ho sentito parlare?" mi chiede Blake.
"Assolutamente sì." Ci incamminiamo e dopo circa venti minuti di camminata seguendo un sentiero illuminato vicino alla foresta Blake mi dice che siamo arrivati. Ci troviamo in un posto magico: davanti a noi c'è una maestosa cascata, è bellissima; il sole sta tramontando ma è azzurra splendente. E' un posto molto romantico nel bel mezzo della natura.
"Woww!" non faccio in tempo a finirlo di dire che Blake mi abbraccia da dietro.
"Sai, pensavo di farti qui la proposta, però ieri sera, quando eravamo soli io e te, ho capito che lì era il momento giusto." mi dice emozionato lasciandomi un bacio sul collo.
"E' stato perfetto Blake, non avrei voluto che accadesse in un altro modo. Sai che mi piacciono le cose semplici, soprattutto questo genere di cose. Ieri sera è stato perfetto!" gli dico girandomi verso di lui e abbracciandolo.
"Bimba, oggi eri bellissima con la piccola Aurora in braccio." mi dice Blake.
"Wow, non pensavo ti piacesse questo genere di cose." dico in tono sarcastico. Ma perchè il mio sarcasmo deve uscire sempre in momenti come questo? Forse perchè io e lui non abbiamo mai parlato di "bambini" e mi dispiace, non so.
"Che 'genere di cose' intendi?" mi domanda.
"Beh, bambini, no?"
Brava Carrie, adesso proprio devi fare la stronza, quando finalmente parlate di una cosa di cui volevi parlare da tempo, devi fare la stronza. Penso tra me e me.
"Non è che a me piacciano i bambini" mi si spezza il cuore quando dice queste parole. "Però mi piace l'idea di te con i bambini, non so come spiegare, ma vedere te con Aurora mi ha fatto capire che saresti una madre fantastica, mi ha aperto gli occhi quella scena. Mi ha fatto capire che mi piacerebbe avere un figlio o una figlia insieme a te." Mi dice. Ah okay, allora dopo tutto questo giro di parole vuole avere un figlio. Io non so cosa rispondere e opto per il silenzio. E' ovvio che io sia felicissima, però non voglio darlo all'occhio, sarà che ho sempre detto come mi sentivo e cosa provavo che per una buona volta non volevo dirlo.
"Beh, ovviamente se vuoi, poi non c'è fretta, siamo ancora molto giovani." dice cercando di spezzare quel muro di silenzio che ci divideva. Per la prima volta, da quando stiamo insieme, è lui a spezzare il silenzio!
"Certo che voglio Blake, speravo ne parlassimo prima o poi. Io non sono assolutamente spaventata da tutto ciò. Solo che ho bisogno di sentirmi più pronta ecco." Gli dico titubante. Wait, wait, wait! Quindi, non mi sento pronta. Perchè nella mia mente mi sentivo così pronta e appena che questo "sogno" si stava realizzando, non me la sono più sentita? Forse ho bisogno di sentirmi completa io come Carrie, prima di dare alla luce un essere. Se faccio fatica a badare a me stessa, come cavolo faccio a badare un'altra persona?!
"Tranquilla bimba, sei ancora piccola. Lo faremo quando saremo pronti." mi dice dolce. Ecco che mi sciolgo...
"Ah sì, quindi sono ancora piccola io?" gli chiedo con tono seducente.
"Sì..." mi dice serio, quel serio che mi piace però.
"Beh, però non la pensi così quando mi scopi tre volte ogni notte."
"Hey, modera il linguaggio!" mi dice.
"Che c'è? Te lo faccio venire duro quando dico cosa mi fai ogni notte?" gli dico passandogli una mano sui pantaloni sentendo se è effettivamente come pensavo. Si, è come pensavo. 1-0 per Carrie.
"Eh si, non mi sbagliavo..." gli dico con aria di sfida.
"Tu domani!" trattiene un piccolo gemito.
"Tu domani cosa? Non riesci a parlare amore?" gli dico sempre con più aria di sfida. Lui è mezzo serio e mezzo eccitato, una combo perfetta.
"Tu domani, non riuscirai a camminare, te lo posso giurare!"
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Driiin
Driiiin
Driiiin
Suona la sveglia, stamattina dobbiamo andare all'aeroporto. E' prestissimo, saranno le 4. Blake non c'è. Dal buon profumino che sento mi sta preparando la colazione. Che cosa carina. Faccio per alzarmi e dico: "Ahia!" Cavolo, aveva ragione quando mi aveva detto di che non avrei camminato stamattina. "Stronz..."
"Prego amore?" mi domanda Blake entrando in camera.
"Nulla nulla, stavo solo cercando di alzarmi. Vado un attimo a rinfrescarmi e arrivo subito."
"Va bene... io continuo a preparare da mangiare." mi dice. Io corro subito in bagno e mi faccio una doccia gelida, ho bisogno di svegliarmi e di attutire la carne greve che mi ha fatto venire quello scemo. Mi trucco un po' e mi metto una tuta comoda e degli anfibi, pronta per tornare a Dublino. Vado in sala e vedo che Blake ha preparato la mia colazione preferita: uova, bacon e frutta. Mangiamo abbastanza velocemente perchè tra poco dobbiamo lasciare questo posto magico. Lascio qui un pezzo del mio cuore, spero possiamo tornarci presto.
Io e Blake non abbiamo dormito molto questa notte, per ovvi motivi, perciò passiamo tutto il viaggio a dormire. Dopo un volo infinito finalmente arriviamo a casa. Mi era mancata la nostra "piccola" casa. Scrivo un messaggio alla mia assistente dicendole che sono a Dublino e che domani mattina posso ricevere Liam. I miei impegni di lavoro sono sempre tanti il che mi piace moltissimo, l'unica pecca è che le persone per vedermi devono prendere appuntamento tramite la mia assistente. Solo Blake può vedermi quando vuole, perché lui ha comprato la casa discografica e io sono il capo di tutto. Pensando queste cose mi sento piena di potere e provo un senso di compiacimento nei miei confronti. Solo alcuni mesi fa non ero nessuno, andavo a scuola e basta, ora mi ritrovo qui, sono diventata una donna, ho il mio lavoro e una mia famiglia. Mi manca un po' la mia famiglia in Italia però è la vita, dovevo fuggire per realizzare i miei sogni e l'ho fatto. Chiamo Anne e le racconto un po' del viaggio: è da molto che non ci sentivamo ma lei era andata in Giappone con Trevor a fare una fuga d'amore, ho voluto lasciarli in pace. Ogni tanto serve essere con la propria persona senza che nessun altro rompa le scatole.
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Stamattina ho l'incontro con Liam, sono un po' agitata. Sono due anni che non ci vediamo, mi sembra una vita. Mi metto la prima cosa che trovo nel mio armadio: la mia classica gonna e camicetta. Prendo la borsa, do un bacio a Blake ed esco di casa. Oggi non c'è molto traffico, quindi il tragitto per andare a lavoro è abbastanza breve.
Alla reception mi comunicano che Liam mi sta attendendo al piano di sopra in sala meeting. Di solito non ricevo lì le persone, il che rende tutto più strano. Mi armo di coraggio ed entro nella stanza, davanti a me mi ritrovo di spalle un ragazzo: è cambiato così tanto? Mi ricordo che aveva un aspetto completamente diverso, ma devo ammettere che è passato tantissimo tempo dall'ultima volta che l'ho visto e devo ammettere che non aveva affatto un bell'aspetto. Questo non è lui, lo riuscirei a conoscere a chilometri di distanza. Non è Liam. Boh, forse ho solo sbagliato la sala, ce ne sono così tante... ma sono assolutamente sicura che mi abbiano detto questa alla reception.
"Liam...?" provo a chiedere per vedere se sono entrata nella sala giusta.
"Ciao piccola Carrie" mi dice. Si gira verso di me. Vedendolo, mi passa un brivido gelido per tutto il corpo, mi sento svenire, sono completamente disorientata.
"Zack...?" dico e perdo la conoscenza.

Play me.Where stories live. Discover now