Capitolo 14

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È quasi il giorno del ringraziamento, io e Blake insieme a Sam e Jake, lo andiamo a passare da Amelia, la zia di Blake e madre di Jake. Devo ammettere che sono particolarmente nervosa all'idea di conoscere finalmente la famiglia di Blake. Spero di fare una buona impressione, non mi sono mai preoccupata di fare buona impressione con le mamme dei miei "amici", invece con Blake è diversa, forse perché con lui vedo un futuro insieme e non era mai successo con nessun altro.

"Carrie, stai tranquilla." Mi dice Blake per la millesima volta mentre cerco di mettere tutti i vestiti che ho in valigia, perché si, quando sono stressata non penso più e faccio cose a caso.

"Blake, voglio fare una buona impressione..." dico.

"Anche se ti presenti in pigiama, le farai una buona impressione... bimba sei fantastica." Mi dice sorridendomi cercando di farmi passare l'ansia. L'ansia non va via ma apprezzo ciò che mi dice.

Abbiamo il volo esattamente tra due ore: sono entusiasta all'idea di andare a New York. Io e Blake abbiamo deciso di partire una settimana prima per visitare la città e il giorno prima del Ringraziamento andiamo da sua zia. È la nostra prima vacanza insieme e non sto nella pelle. Non sono mai stata a New York... è sempre stato il mio sogno. Poi, avere lui al mio fianco rende ancora il tutto più perfetto!

Chiudo finalmente la valigia, prendo in mano il mio biglietto. Mi emoziona leggere DUB-JFK (il nome dell'aeroporto di Dublino e quello di NY), ho sempre sognato di leggere quelle lettere e finalmente il mio sogno si avvera.

"Che c'è bimba?" mi chiede Blake.

"Sai, ho sempre sognato di avere un biglietto aereo in mano con scritto "DUB-JFK", stavo pensando che per realizzare tutti i miei sogni sono dovuta scappare di casa!" dico in tono un po' sarcastico ridendo. Lui mi abbraccia. "E poi, ho te!" aggiungo dandogli un bacio.

"Dai bimba, andiamo che sennò perdiamo il volo!" esclama Blake. Prendiamo i bagagli e andiamo all'aeroporto.

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Siamo in volo da due ore, ne mancano molte altre... Blake mi ha detto che da ora in poi mi inizia a viziare, come se non lo stesse già facendo. Ha preso i biglietti in prima classe, abbiamo una nostra camera tutta per noi. Abbiamo appena finito di vedere un film, un horror, ne abbiamo visti di migliori ma non era male. Adesso siamo accoccolati sul letto.

"Amore, so che non te l'ho mai chiesto, ma perché ti sei innamorato di me?" gli chiedo mentre siamo immersi in un abbraccio interminabile ma bellissimo.

"Sai, il tuo modo di fare, mi sei sempre piaciuta perché non sei una che pensa solo a che vestito mettersi, hai le palle, poi quando mi hai baciato, si è subito acceso qualcosa in me. Non sei una di quelle ragazze viziate che pensa solo alle cose materiali, vuoi e sai essere forte, allo stesso tempo hai bisogno di molta protezione, perché il tuo essere forte finirebbe per distruggerti sempre di più ogni giorno che passa. Sei una ragazza semplice sotto alcuni punti di vista, non pretendi un viaggio in prima classe per essere felice, ho deciso di "iniziarti a viziare" perché caratterialmente sono così, pensa mi hai baciato e nemmeno sapevi che avevo tutte queste cose! Cosa che una ragazza qualunque mi bacerebbe solo perché le ho... poi siamo molto simili sotto certi punti di vista." Mi dice. Io lo bacio, ha detto tutte cose vere. Io non mi ero nemmeno accorta di tutto ciò che avesse perchè non guardo se un vestito è di marca, se una macchina è costosa, eccetera. Non mi piacciono le persone che vogliono dimostrare di avere i soldi a tutti i costi, le ritengo alquanto tristi. Poi ero impegnata con l'inizio della mia nuova vita e quello di trovarmi un ragazzo era l'ultimo dei miei problemi.

"E tu invece, perché ti sei innamorata di me?"

"Sai se devo essere sincera, la prima volta che ci siamo sentiti per telefono mi sono completamente innamorata della tua voce, ancora prima di vederti. Poi quando ti ho visto mi sei piaciuto fin da subito: simpatico e alla mano. Poi più tempo passavamo insieme, più volevo essere tua. Mi piace da morire quando mi corteggiavi e tuttora lo fai ancora! Non smettere mai, ti prego!" gli dico. Mi inizia a baciare e io ricambio. Inizia a toccarmi le tette, inizio a gemere tirandogli i capelli. Lo voglio, quando fa così è terribilmente frustrante ma mi fa impazzire. Si mette sopra di me, io muovo i miei fianchi verso di lui, voglio assolutamente sentire il suo cazzo dentro di me. Sono impaziente. "Sta ferma bimba..." mi dice bloccandomi i polsi con una mano mentre l'altra vaga sul mio corpo. So che gli piace avere molto controllo quando lo facciamo, anche a me piace molto. Lui ha il magico potere di rendermi vulnerabile e di farmi perdere il controllo di me stessa nel giro di un secondo. "Vieni con me!" mi dice a un certo punto prendendomi la mano. Ma io dico, lasci la tua ragazza lì arrapata senza farle niente? Bah. Usciamo dalla nostra piccola camera e mi porta in bagno, dato che è notte nessuno ci vede. Chiude la porta a chiave e mi dice: "Ho voglia di te bimba..." mi mette appoggiata al lavandino e mi toglie la maglietta e il reggiseno. Mi inizia a baciare le tette, mi fa spalancare le gambe e mi toglie lo slip, lascia invece la gonna. Non so, ma sta cosa mi eccita parecchio... mentre mi lecca il seno inizia a penetrarmi con un dito, gemo dal piacere, lui sa benissimo che un dito non mi basta. Faccio movimenti con i fianchi affinchè lui capisse che ne volevo un altro. "Cosa vuoi bimba?" mi chiede.

Play me.Where stories live. Discover now