capitolo 9

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LOGAN 

Logan si era rigirato più volte nel letto quella sera. 

Era rimasto sveglio ben oltre la mezzanotte, stando accoccolato sul divano, in attesa dell'arrivo di Albert, ma il poliziotto non si era fatto vivo. 

Il pensiero che Albert potesse aver passato la notte con un altro lo faceva stare malissimo, ma Logan sapeva che, in tal caso, se l’era meritata, sapeva di essere asfissiante, di non essere perfetto come lo era Albert, la sua dannata gelosia stava pian piano allontanando tutti quelli che dicevano di tenere a lui. 

Alla fine aveva ceduto ed era andato a letto, senza chiudere occhio. 

Stava finalmente per cedere al sonno quando sentì la porta di casa aprirsi e a quel punto Logan si mise velocemente a sedere, le coperte attorno ai fianchi. 

Non appena il poliziotto entrò nella stanza e lo vide sveglio si bloccò fissandolo. 

Logan aprì la bocca per dire qualcosa, ma gli occhi lo tradirono perché si riempirono di lacrime e pianse per la prima volta davanti al compagno. 

Albert raggiunse Logan e gli strinse il viso con le mani, asciugandogli le lacrime con i pollici. 

"Non piangere" gli sussurrò contro le labbra, prima di baciarlo. 

"Ho pensato non tornassi più. Mi dispiace…" disse Logan stringendogli i polsi e guardandolo disperato in faccia. 

Non si era mai sentito così in vita sua, sentiva l'imbarazzo pervaderlo mentre fissava Albert davanti a lui che sorrise. 

"Come potrei non tornare a casa dal mio amore?" Disse Albert e il cuore di Logan perse un battito. 

"Come…?" Stava chiedendo il rosso, ma le labbra esigenti del poliziotto zittirono ogni sua domanda, facendolo sciogliere. 

Albert lo strinse con forza tra le braccia, mentre affondava la lingua nella bocca dell'artista che singhiozzò nel bacio. Logan graffiò le spalle e la schiena del compagno mentre ricambiava il bacio. Non voleva smettere di farlo. 

Sapeva di essere un coglione, che poteva fidarsi di Albert, gli aveva già dimostrato così tanto… 

Era Logan quello in difetto, che aveva paura di perdere sempre tutti e tutto. Di non essere mai abbastanza per nessuno. 

Lui era sempre quello strano, con la testa tra le nuvole, con l'amore per l'astrologia, per l'arte… 

Logan odiava tutto quello che era materiale, lui non sopportava il consumismo, a lui importava ricevere affetto, dare affetto e amore, per lui i sentimenti erano tutto. 

Ma aveva paura ad ammetterlo, temeva che aprirsi lo avrebbe portato alla distruzione. Lui si rifugiava nella fantasia e nei suoi disegni per evadere dal mondo reale, perché solo nella sua testa non avrebbe mai sofferto. Li, nella sua fantasia, tutto era bello e perfetto. 

Nessuno in famiglia aveva preso bene i suoi studi in Accademia, per suo padre fare degli scarabocchi su una tela non lo avrebbe portato da nessuna parte, per lui solo il medico o l'avvocato erano mestieri veri. Non l'arte che non lo avrebbe fatto vivere dignitosamente. 

"Smettila di piangere amore mio, sono qui, non ti lascerò mai, hai capito? Sei così importante per me. Sei tutta la mia vita…" disse Albert e Logan lo guardò scioccato. 

Non avevano mai parlato della loro relazione, Logan si era sempre rifiutato di farlo, ma quelle parole, Albert che gli aveva detto chiaramente che voleva diventare il suo compagno ufficiale, che voleva andare a convivere con lui… 

⁓Louis/Kayden⁓ Bingo Draco ExtraWhere stories live. Discover now