𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund Pevensie

XVI

(per un'esperienza migliore nella lettura consiglio di ascoltare "Thus Always To Tyrants" di "The Oh Hellos".)

"Tutto finì.
Narnia tornò in pace e finalmente, i narniani poterono riprendersi i propri territori e vivere in tranquillità.
Ora entrambe le parti rimasero a leccarsi le ferite a vicenda preparando l'incoronazione del nuovo Re, Caspian X.
Il palazzo venne allestito dei migliori addobbi mai visti e, aiutati dalle due Regine la cerimonia sarebbe stata meravigliosa.
Vista l'assenza del precedente Re, Caspian sarebbe stato incoronato da Peter, Lucy, Susan e Edmund, in onore della pace fra Narnia e Telmar
Aslan avrebbe preso parte donando la sua benedizione a Caspian e il suo regno."

"Nonostante il clima tra i cinque sovrani fosse tranquillo e sereno, molti alla corte non vedevano di buon occhio i Re e le Regine di un tempo. Tra loro il Generale Glozelle che avrebbe ucciso volentieri Caspian per accaparrarsi il potere in chissà quale modo."

"Durante il loro periodo a Narnia, i quattro fratelli decisero di fare un viaggio fra i ricordi e finirono a Lanterna Perduta, dove tutto ebbe inizio.
Una volta raggiunta, Lucy quasi pianse ripensando al signor Thumnus.
Tra chi ricordava le bellezze di quella terra, c'era chi avrebbe desiderato cavarsi il cuore dal petto pur di dimenticare."

"Ma c'era una parte che lasciava del vuoto e che tutti tentavano di dimenticare nella speranza di un qualche miracolo.
Quella parte ancora non era tornata e colmava con tristezza i suoi vuoti.
Leysa riposava in una delle stanze più grandi del palazzo e non sembrava volersi svegliare."

"Una sera, poco prima del tramonto, Edmund andò a visitare Leysa, nella speranza che, sentendo la sua voce, si svegliasse.
Si sedette accanto al letto ma non pronunciò alcuna parola, rimase in silenzio mentre la colpevolezza lo divorava dall'interno.
Il solo pensare che una scelta diversa di parole le avrebbe evitato tanta sofferenza, lo bruciava con ferocia."

《scusa..》
"Mormorò guardandola riposare."

"Leysa portava degli occhi eleganti ma minacciosi, le occhiaie e il chiaro delle sue iridi li rendevano tali.
Le dolci sopracciglia contornavano quegli occhi forti.
Ora che dormiva, ogni aspetto minaccioso svaniva, lasciando spazio all'eleganza e la finezza dei suoi lineamenti.
Le sue labbra femminili e rudi ora eran dolci ed eleganti.
Il suo viso esprimeva serenità e calma mentre riposava abbandonando ogni difficoltà."

"Sfortunatamente quella sera, Leysa non si svegliò."

"Edmund lo comunicò ai fratelli e tutti sembravano aver perso la speranza."

"Passò del tempo e finalmente la cerimonia d'informazione del nuovo Re ebbe luogo.
Cerimonia ricca di colori e estremamente viva, colma di speranza per una nuova era.
Come da tradizione, il nuovo Re percorse le strade della cittadina per festeggiare insieme ai suoi sudditi.
Le nere pietre del lastricato diventarono un tripudio di colori, dalle finestre piovevano petali e foglie d'ulivo, la folla esultava nel vedere il nuovo Re e s'inchinavano al suo passaggio.
Caspian era felice, si sentiva amato e voluto, non pensava al dovere, pensava ad amare tale momento e a stamparselo sul cuore.
Tutti erano felici, anche se... mancava ancora un pezzo che avrebbe reso tutto perfetto e meraviglioso; Leysa."

"Fra gli abiti poveri degli abitanti di Telmar e di Narnia, spiccava un dolce abito di uno squisito color lavanda e crema.
Era così semplice eppure così elegante con dei semplici dettagli dorati.
Il vestito combaciava perfettamente con il trapezio ben evidente e rendendo la figura della donna lineare e bella.
Ella portava degli oscuri capelli lungo le spalle che incorniciavano un viso sereno e calmo, quasi sorridente.
La sua figura risultava quasi eterea e stranamente attraente agli occhi di chi la guardava. I suoi capelli cullati dalla brezza fresca di quella sera parevano fili argentati.
La carnagione chiara che contrastava lo scuro dei capelli contribuiva a rendere tale figura attraente e distante.