XXVII

89 7 2
                                    

《LEYSA!》
"Edmund corse per quel corridoio mentre la sua armatura tintinnava rumorosamente.
Intanto la ciurma rimase ferma all'ingresso sotto ordine di Caspian che seguì Edmund senza correre."

"Edmund si inginocchiò accanto a Leysa che continuava a piangere in preda al panico.
Troppe emozioni in così poco tempo."

《Leysa...》
"Mormorò posando la mano sulla sua."
《cos'è successo?》
《l-la sua testa... l-lei è morta! Per c-colpa MIA!》"L'ultima parola la pronunciò in un urlo strozzato.
Edmund la guardò boccheggiare per dell'aria, reggersi il petto che le esplodeva e piangere ogni liquido del suo corpo, volle parlarle, spiegarle che nulla del suo passato l'avrebbe potuta toccare ma non avrebbe compreso, non in quel momento.
La strinse in un abbraccio, accarezzandole la testa dolcemente mentre lei affondava il viso sul freddo metallo dell'armatura e versava amare calde lacrime.
La portò a sedersi su una massiccia sedia di legno finemente decorata, a cui Edmund non badò, piuttosto si inginocchiò ai piedi di Leysa e le strinse una mano.
Guardò il suo viso coperto di lacrime, il naso rosso e gli occhi gonfi, la smorfia del pianto lo fece quasi piangere.
Aveva dei capelli bagnati dalle lacrime, le guance rosse e le labbra leggermente gonfie."

"Una flebile nebbia svanì ancora una volta fra le fughe del legno.,,
《Leysa》

"La sua voce era calma e placida, dolce nei confronti di Leysa, lo era sempre, specialmente quando scoppiava in lunghi pianti. Quando la guardava, indipendentemente da come fosse il suo viso o cosa stesse facendo... pareva ammaliato, le pupille s'allargavano e finiva per dimenticare tutto ciò che aveva intorno. Non vi badava mai, gli sembrava naturale.
Se solo non fosse l'unico a guardarla in quel modo."

《chi è lei?》
《piacere di conoscervi Re Caspian X, io sono Coriakin, proprietario di quest'isola.》
《lei proviene dall'antica stirpe di Narnia》
"Il mago sembrò stupito da quelle parole."
《conoscete i primi Re e Regina di Narnia?》
《in tre anni ho studiato la storia di questo regno.》
《Frank e Helen furono i loro nomi... una lunga storia fu la loro, ma ora vi son cose più importanti di cui parlare, seguitemi.》
"Il mago diede uno sguardo a Edmund e Leysa prima di proseguire in un secondo corridoio sventolando la veste che portava indosso."

《Edmund, dobbiamo andare》"Intimò Caspian poco prima di entrare il lungo corridoio.
Edmund annuì."
《arriviamo tra un attimo.》
"Caspian abbandonò la sala, lasciando i due soli immersi in quella lussuosa biblioteca.
Nell'aria vi era un leggero odore di salvia bruciata misto a libri e legno."

《come ti senti?》"Mormorò Edmund appena smise di singhiozzare.
Leysa alzò il viso al soffitto e prese un respiro profondo e posò la mano libera su quelle di Edmund."
《stanca》"Sibilò per poi chinare il capo verso il suo Re visibilmente preoccupato."
《è quasi sparito...》"Mormorò accarezzando la guancia livida di Edmund."
《vuoi raccontarmi cos'è successo?》
《Tyra... quella povera fata》
《la tua amica?》
"Leysa annuì."
《dicono che il cervello cancelli i ricordi traumatici per evitare di autosabotarsi in futuro, l'avevano detto a scuola, me lo ricordo.》
《cosa c'entra questo?》
《ora ricordo, come è morta. La sua testa mozzata appesa davanti alla mia porta...》

"Leysa ne parlava con un tono di voce quasi sicuro, ma il solo pensare a quell'immagine la faceva soffrire."
《continuo a sentirmi in colpa per questo, per aver ucciso mia madre, l'intero re-》
《nulla di ciò che ricordi potrà toccarti ora, nulla. Sono stanco di vederti rimuginare sul tuo passato, tutti abbiamo commesso degli errori, io ho tradito i miei fratelli per dei dolci! Tu in confronto avevi tutto il diritto di distruggere quel maledetto regno, ti odiavano! So che non la dimenticherai mai, ma fingi, vivi la tua vita con me!》

"A quelle parole Leysa sorrise genuinamente, un sorriso che le addolcì il viso e irradiò gli occhi di Edmund già incantati da quella donna."

"Il mago Coriakin, raggiunta un'ampia sala, rovistò in un baule e sfoderò una pergamena che srotolò per aria, appena toccò il pavimento s'illuminò e mostrò l'isola insieme al palazzo e il veliero che in confronto all'isola pareva una mosca.
Caspian, Lucy e Eustace guardavano quella magica mappa contornata da numerosi eventi della storia di Narnia.
Persino l'incoronazione del primo Re e della prima Regina era rappresentata. Purtroppo, se non grazie a antichi testi nascosti sotto Chair Paravel, dei primi sovrani non si sa nulla, colpa della Strega Bianca.
Intanto il mago si schiarì la voce con qualche colpo di tosse e cominciò il suo racconto, ma Caspian lo interruppe."
《lei sa dove sono andati i Lord di Tellmar?》
《dove io li ho mandati, se volete recuperare loro, dovrete anche fermare ciò che li ha spinti fin oltre le Isole Solitarie.》
《distruggere la nebbia?》
《Dovrete raggiungere l'Isola delle Tenebre, colma del peggio trovabile in questo mondo e porvi fine, o arriverà a far sprofondare ogni lembo di terra nel terrore. Ne va dell'incolumità di Narnia.》
《Leysa non avrà altra scelta che aiutarci nella ricerca dei Lord.》"Boffonchiò Caspian fissando la mappa che intanto si era spostata verso un isola oscura, fatta di strane ramificazioni e scogli affilati, attorno ad essa l'acqua era nera e rifletteva il chiaro della nebbia che la circondava."
《come la distruggiamo?》"Domandò Leysa decisa."
《di quelle spade-》"Indicò la spada nel fodero di Edmund."
《ne esistono altre sei, in possesso dei Lord di Tellmar, sono spade magiche forgiate da Aslan stesso e donate al popolo di Narnia. Trovatele e riponetele sulla Tavola di Aslan, nell'isola di Ramandù. Seguite la Stella Azzurra, vi porterà diritti su quell'isola.》
《quindi gli uomini di Tellmar le hanno rubate a noi abitanti di Narnia.》"Rispose Leysa."
《non sottovalutate quella forza oscura... vi attende un viaggio difficile in cui le vostre menti verranno poste davanti alle vostre più grandi paure, fate attenzione e non lasciatevi prendere da quella nebbia.》
《per Narnia.》
"Leysa estrasse la sua lancia e la tese sopra la mappa, guardò Edmund e Lucy.
Lui non esitò e sfoderò la spada."《per Narnia.》
《per Narnia.》"Continuò Lucy, a seguito anche Caspian."

《Eustace?》"Domandò Lucy voltandosi a guardarlo, lui la guardò male e non rispose."

《e per Aslan》"Concluseo in coro."

[...]

《Edmund guarda qui, ci sei tu》"Esclamò Leysa mentre ispezionava un libro colmo di dipinti.
Edmund la raggiunse con un fazzoletto in testa a coprire i capelli appena lavati.
Si chinò a guardare il libro e sorrise."
《ricordo ancora quando Susan mi costrinse a fare quel ritratto》"Disse con il sorriso sulle labbra, gli mancava un po sua sorella, anche Peter, entrambi, non erano mai stati così distanti gli uni dagli altri."
《cosa c'è dopo, sfoglia sfoglia.》"Continuò sfogliando le pagine di quel libro."
《ma questa sei tu!》"Esclamò Edmund posando il dito sulla figura di Leysa.
In quel dipinto indossava l'armatura completa di Narnia e combatteva in mezzo alla folla, aveva ancora i lunghi capelli nei che tanto vantava e amava."
《questa...questa è la battaglia di Lanterna Perduta! Come può esser arrivato fino ai confini del mondo?!》

《quel libro è stato portato alle isole solitarie da un mezzo nano e successivamente comperato da mio nonno, è particolarmente antico, ma venite, ho alcuni originali di quei dipinti.》
"I due si alzarono e seguirono Coriakin per i vasti corridoi della villa."

"Intanto Eustace, dopo aver sentito suo cugino e Leysa parlare di battaglie e ritratti, si avvicinò a quel libro, fingendosi disinteressato ma in realtà, avrebbe voluto davvero vedere le prove di ciò che quei tre si raccontavano tutte quelle sere prima di andar a letto.
Ispezionò quel libro e s'imbatte in tantissimi dipinti di Susan, Edmund, Lucy e Peter, solo che eran più vecchi di dieci anni. Quando parlavano, pensava che avessero vissuto tutte quelle cose da giovani... non da adulti... erano vecchi in quei dipinti, persino Leysa dimostrava qualche anno in più.
Sfogliò altre pagine e osservò il dipinto di cui Leysa parlava, vi era lei che con la sua lancia guidava un esercito di animali contro uomini muniti di cavalleria e quant'altro.
Leysa era accanto a un palo della luce... conficcato nel terreno. Eustace storse il naso e chiuse il libro.
"baggianate,, pensava.
Osservò per poco la copertina del libro, era fatta in pelle rossa e portava inciso in pittura dorata, il volto di un leone. Lo guardava e più lo guardava, più gli pareva che quei due caldi occhi gialli lo stessero scrutando.
Dava quasi l'impressione di essere reale.
Stolto com'era in confronto alla magia, non comprendeva che, colui che gli sembrava lo stesse guardando da quel libro, era proprio Aslan, ma Eustace nemmeno aveva idea di chi fosse Aslan.
Per un attimo, volle gettar via quel libro ma quegli occhi lo ipnotizzavano; sotto sotto Eustace voleva continuar a legger quel libro: "Le Cronache di Narnia".
---------------
Lisa~

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora