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Samantha lo osservò seria, nessuna espressione decorava il suo volto

Alcuni secondi dopo lei aprì la sua bocca però non uscì niente

La rossa guardò il suo grembo e poi a Louis

-Andiamo a casa, li parleremo

Louis annuì con una strana sensazione nel suo petto, non seppe decifrarla bene e tantomeno sapeva il perché. Chiamò il cameriere e chiede il conto, gli diede la carta e dieci minuti dopo stavano camminando verso la macchina

Tutto cambiò repentinamente, non c'era allegria da parte di nessuno. SI sentivano come sconosciuti

Quando andavano verso il viale il liscio parlò:

-S-Sam...i...io

-Ho detto che parliamo a casa

Louis strinse il volante, le sue nocche diventarono bianche dovuto alla pressione. Tardarono almeno 20 minuti all'arrivare, l'orologio segnava le 12 e mezza di notte

Samantha scese dalla macchina immediatamente, Louis la vide camminare fino alla casa. Chiuse gli occhi e appoggiò la testa al sedile, era tutto asfissiante. Gli risultava troppo strano, fino a 5 mesi fa loro stavano a meraviglia

Com'è che le cose cambiano rapidamente? Perché se ne va l'amore? Sarà così sempre?

Non aveva nessuna risposta per nessuna domanda e bene che le voleva. Sospirò e scese dalla macchina, quando entrò in casa sentì dei singhiozzi provenienti dalla sala, chiuse la porta con la chiave e andò fino a lì.

Samantha era rannicchiata sul divano, il suo si nascose fra le sue braccia. Si vedeva molto male, molto miserabile. La cosa peggiore è che Louis non sentiva nessun desiderio di andare e prenderla fra le sue braccia, tempo prima li avrebbe ucciso il molestatore di sua moglie.

Che ironico, la causa era lui stesso

-Siediti- disse Samantha pulendo il suo naso e le lacrime dalle sue guance, il liscio camminò fino al divano individuale e si sedette, le sue gambe sono aperte e i suoi gomiti sono appoggiati su di loro, le sue mani intrecciate all'aria.

-Perché?

-I-Io...-sospirò e mormorò -Non lo so

-Come no, Louis? – il grido di Samantha lo fece sobbalzare -Questo non è un gioco! Stai parlando di anni di relazione!

-Lo so Samantha...per quello stesso credo che la cosa più san sia darci un tempo

-E chi lo ha deciso quello?...per favore Louis. Tu non lo avresti pensato da solo...c'è qualcuno in più? È quello?

-Che?- gli occhi di Louis si spalancarono

Harry era sulle scale, quando si stava per addormentare le urla di Samantha lo fecero uscire dalla stanza. Era seduto ascoltando tutto.

-Se c'è qualcun altro...Chi è?! Merda Louis, dimmelo!

-Non c'è nessun altro, Samantha!...Smettila di gridare per favore che svegli a Harry

E beh, davanti alla menzione della rossa, non era necessario essere pronti. La domanda che ronzava nella sua mente era, da quando?

Lo sospettava però nuance credette che Harry fosse capace, era molto codardo, sempre è stato così

Si supponeva fosse il karma? Questo era un tipo di castigo per i suoi errori? DI nuovo Harry l'avrebbe separata dall'uomo che amava? Non era giusto, basta.

-Bene...voglio che tu te ne vada da casa mia, no ti voglio vedere per di qua per un mese, suppongo che quel tempo sarà più che sufficiente purché soluzioni la tua merda. Non ti voglio vedere nelle visite con l'ostetrica, Louis. Io baderò a Harry e...

¿Me prestas tu vientre? |Larry|/ Italian Traslation [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora