13. Sono cotta di te.

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Il viaggio non era andato cosi male.
La cena avrei dovuto farla in aereo ma la tensione e l'ansia dentro di me non lasciarono spazio al cibo.
Erano le 6:30 di mattino, o almeno in Grecia, mentre qui ad L.A. l'orologio segnava la mezzanotte passata.
All'uscita degli sbarchi trovai i miei due fratelloni che con gli occhi cercanti e una targhetta con su scritto "stronzetta" aspettavano il mio ritorno.
Corsi da loro stringendoli uno a uno in un abbraccio caloroso mentre gli chiesi se almeno loro stavano bene e per fortuna la risposta fu positiva.
Non stemmo molto in aeroporto, i bagagli arrivano in fretta, per fortuna, mentre riguardo la cena avrei aspettato di tonare a casa per farla.

St: <Com'è andato il viaggio?> mi chiese riempiendosi la tazza di cereali.
S: <Bene! Siamo andate a qualche festa e beh sapete di Ly e Derek...> feci un grosso sorriso ma notai sui loro voti un espressione confusa, sembrava non sapessero nulla.
S: <Ma come non lo sapete?! Ora stanno insieme.>
Si guardarono attentamente e poi scoppiarono a ridere. Ora ero io quella confusa.
D: <Prima che andasse in Grecia, Derek si vedeva con un'altra ragazza.> la mia bocca si aprí scioccata da ciò che aveva appena sentito.
D: <Non stavano insieme, si sono visti una notte ma lei era cotta di lui...e credo che lui non ricambiasse a quanto pare...>
S: <Ma?! E si che ha fatto pure la battutina sullo stare lontana da Isaac...> dissi tra me e me, ma vedendo la faccia dei miei fratelloni notai di averlo detto troppo forte.
St: <Che è successo con Isaac?!> chiese ridendo insieme a Damon.
S: <Mi ha baciata, una sera in discoteca...> dissi ridendo a fine frase per la sciocchezza che aveva fatto.
D: <Ma non era fidanzato?!> chiese Demon confuso.
S: <È fidanzato.> dissi alzando le spalle al cielo.
St: <Molto saggio!> esclamò facendoci ridere tutti e tre.
Continuammo la conversazione per un oretta all'incirca, raccontandoci i minimi dettagli delle nostre pazzie di queste settimane, poi andammo a letto siccome il volo mi aveva stancata molto.

12:00
Mi svegliai sovraffaticata dalle poche ore passate a dormire per il fusoriario.
Mi sentivo i polsi gonfi e la testa scoppiarmi ma decisi lo stesso di scendere per mangiare qualcosa data l'ora.
St: <Buongiorno principessa> mi disse non appena entrai a far parte del suo campo visivo.
S: <Mi mancava questo saluto la mattina> dissi sorridendogli.
D: <Hai programmi per oggi?> mi chiese uscendo dal ripostiglio.
S: <No, perche?> dissi addentando i deliziosi pancake che mi erano appena stati serviti da Stefan.
St: <Io e Damon dobbiamo andare a vedere la partita con i ragazzi ma non volevamo lasciarti sola.>
Non avrei voluto essere di intralcio nella loro giornata, quindi sicuramente non mai messa in mezzo alla scelta tra me e la partita.
S: <Se venissi con voi?> chiesi cercando di semplificare le cose.
D: <Ci sarà anche Isaac con la sua ragazza>
S: <Uuuu farà molto ridere la situazione.> dissi facendoci ridere tutti e tre in coro.
Finii di chaiccernare e salii velocemente in camera.

Mi preparai molto alla burlona. Indossai la maglia dei Mets di Stefan ripiegata all'interno dei miei shorts di jeans.

 Indossai la maglia dei Mets di Stefan ripiegata all'interno dei miei shorts di jeans

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Posso odiarti per un istante?Where stories live. Discover now