Condom

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Tipo c'è un pezzo dove, mmm, si. Già.

Le lacrime colavano dagli occhi lateralmente e venivano assorbite dal cuscino su cui era appoggiato.
Mavis avrebbe voluto essere accanto a lui, avrebbe voluto sentire l'umido della federa contro il suo orecchio e magari ritrovarsi qualche lacrima tra i lunghi capelli biondi.
Invece era appoggiata sul suo stomaco, che si alzava e si abbassava velocemente come se preso da spasmi.
Lo guardò in silenzio per qualche minuto, cercando il meno possibile di assimilare le parole che aveva detto.
Sapeva che un pianto come quello non doveva essere disturbato, ma guardarlo con gli occhi stretti e le labbra serrate le faceva male al petto.

Aspettò ancora e, lentamente, iniziò a passare la mano sul suo stomaco, salì lungo la maglia arancione fino ad arrivare al collo.
In alcune parti era bagnato ma continuò fino ad arrivare al suo viso.
In quel momento pensò che fosse davvero bello, anche con indosso le lacrime. Come se fossero una brutta cravatta.
Gli accarezzò i capelli senza dire ancora niente, il respiro di Niall rallentò, la linea delle sue labbra si fece meno dura.
Dopo altri istanti aprì leggermente gli occhi, c'era solo una fonte di luce in quella stanza ed erano dei lampioni posti all'esterno della struttura che riuscivano ad attraversare la piccola finestra della 105.

La notte gli donava, penso Mavis, come se tirasse fuori il vero lui.

Niall passò la lingua sul labbro inferiore, tirando su con il naso.

-Dovresti starmi lontana Mavis.- sussurrò quasi senza voce.

Lo disse mentre le accarezzava lentamente i capelli lunghi. Quel gesto fu così contraddittorio con le sue parole.
Come se le stesse urlando di andarsene tirandola sempre più forte verso di se.

-Lo sai che non lo farò.- e lo pensava davvero.
Qualunque cosa avesse fatto in passato. Si ricordava ancora quando aveva rimesso dopo che Zayn le aveva detto di cosa erano accusati.
Adesso quel fastidio era quasi sopportabile, sapere tutta la storia l'aveva tranquillizzata in un certo modo.

-Lo so.- parlavano sempre di più a bassa voce.
Mavis si tirò su contro il suo corpo. Arrivò all'altezza del suo viso e gli diede un bacio lento e semplice.
In quel momento si rese conto anche quanto fosse belle baciarlo, e a quanto poco lo facesse.

Si sporse di nuovo verso di lui e, durante il secondo bacio, tirò leggermente i capelli corti di Niall.

-Lo so.- ripeté tra lo scontro di labbra -E so che, per quanto ti ami, sono contrario a questa di non poter star lontano da te. Dovrei lasciarti andare, per il tuo bene.-

Mavis riuscì a passare in mezzo alle sue labbra, facendo incontrare le loro lingue.

-Non lo farai.- commentò lei.

Niall appoggiò le mani sui suoi fianchi magri, si distanziò appena per guardarle il viso stanco, da sotto le ciglia lunghe la fissava come se la vedesse per la prima volta.

-Ho appena detto che ti amo.- le fece notare.

-Ho sentito. Ti amo anche io.-

Niall aggrottò le sopracciglia.
Mavis si sorprese del proprio tono, aveva ridacchiato alla fine della frase. Ed era uscita così, semplicemente.
Non aveva mai pensato così poco ad una cosa.

-Tu,- iniziò Niall confuso -tu non credi a queste cose.- era senza fiato, come se volesse darsi un motivo per cui Mavis non potesse averlo detto davvero.

Lei gli prese il viso tra le mani, strofinò con il pollice la sua guancia ispida per poi soffermarsi sulle sue labbra.
Erano lucide e gonfie, il fiato che passava attraverso ad esse le riscaldava il viso a pochi centimetri di distanza da quello di Niall.

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